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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 236 del 18 gennaio 1978
«L'art. 2434 c.c. dettato per le società per azioni ma applicabile per analogia anche alle associazioni non riconosciute stabilisce che la responsabilità dei direttori generali per irregolarità nella gestione sociale non è esclusa dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8221 del 2 aprile 2007
«In tema di società, le regole dettate dagli artt. 2446 e 2447 c.c., prevedenti, ai fini della riduzione del capitale sociale, le modalità con cui le disponibilità della società possono essere intaccate e la necessità del previo deposito della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 543 del 13 gennaio 2006
«La riduzione facoltativa del capitale sociale per perdite inferiori al terzo è un'operazione destinata per sua stessa natura ad incidere sull'assetto sociale, e quindi ad interferire nella sfera soggettiva dei soci, in particolare sul loro diritto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23262 del 17 novembre 2005
«Nell'ipotesi, prevista dall'art. 2447 c.c., di ricostituzione del capitale sociale ridottosi, per la perdita di oltre un terzo dello stesso, al di sotto del minimo legale, non è imposta l'immediata in considerazione dell'urgenza connessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5740 del 23 marzo 2004
«Ai fini dell'adozione dei provvedimenti richiesti dall'art. 2447 c.c. in presenza di perdita di oltre un terzo del capitale sociale e di conseguente riduzione di detto capitale al di sotto del minimo legale, deve tenersi conto dei risultati, anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16999 del 26 agosto 2004
«L'esercizio dell'azione sociale di responsabilità va deliberato, anche nelle società a responsabilità limitata, ai sensi dell'art. 2487 in relazione art. 2393, primo comma, c.c. nel testo antecedente l'entrata in vigore del D.L.vo 17 gennaio 2003,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6018 del 9 novembre 1988
«Durante il periodo della liquidazione di una società di capitali, cioè dal verificarsi di una causa di scioglimento (quale essa sia, inclusa l'ipotesi della scadenza del termine contemplato nell'atto costitutivo) fino all'estinzione, deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19847 del 20 settembre 2010
«La fusione per incorporazione nella disciplina previgente alla riforma del diritto societario di cui al d.l.vo n. 6 del 2003, applicabile "ratione temporis" comporta l'estinzione automatica delle società fuse od incorporate, con confusione dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10804 del 29 settembre 1999
«L'oggetto e gli effetti dell'impugnazione di delibera assembleare (nella specie, di delibera di approvazione del bilancio) e del procedimento di cui all'articolo 2409 c.c. sono differenti e solo parzialmente coincidenti; infatti, nella prima si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10602 del 25 settembre 1999
«Detto scopo nel caso di una cooperativa edilizia, non tollera la cessione a terzi degli alloggi edificati, ove la cessione medesima non sia mero strumento per il conseguimento dei fini istituzionali ed miglior soddisfacimento delle posizioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14791 del 26 giugno 2007
«Benché lo statuto delle società di capitali rechi le norme relative al funzionamento della società e formi parte integrante dell'atto costitutivo (art. 2518 c.c. nel testo anteriore alla riforma introdotta con il D.L.vo n. 6 del 2003), non per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7808 del 3 agosto 1990
«L'atto costitutivo di una cooperativa, ancorché possa prevedere, ai sensi dell'art. 2518, n. 10, c.c., una forma di convocazione dell'assemblea che, per specifiche esigenze, deroghi alle disposizioni di legge in materia (dettate per le società per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10135 del 2 maggio 2006
«In tema di società cooperative, il recesso convenzionale, contemplato dagli ant. 2518 e 2526 c.c. (nel testo anteriore alle modifiche introdotte dall'ari. 8 del D.L.vo 17 gennaio 2006, n. 6), in quanto previsto dall'atto costitutivo, costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5126 del 6 aprile 2001
«...o condizionano. Ne consegue che è legittima la disciplina convenzionale che subordina il recesso a determinati presupposti o condizioni, tra i quali l'autorizzazione o l'approvazione del consiglio d'amministrazione o dell'assemblea dei soci.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14655 del 15 ottobre 2002
«In tema di espulsione del socio dalla cooperativa, l'apprezzamento della sussistenza dei gravi motivi non è rimesso alla esclusiva discrezionalità degli organi associativi, giacché rientra tra i compiti del giudice del merito, adito in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9565 del 21 luglio 2000
«Qualora lo statuto di una cooperativa preveda il deferimento delle controversie tra società e soci ad un collegio di probiviri, affinché sia assicurato il requisito di ordine pubblico della imparzialità della decisione, è necessario che la nomina...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 403 del 14 gennaio 1993
«La delibera assembleare, non totalitaria, di una società (nella specie, cooperativa), che venga adottata in luogo diverso da quello indicato nell'avviso di convocazione, di modo che non vi sia certezza che tutti i soci siano stati messi in grado...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15302 del 29 novembre 2000
«Per l'elezione e la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione di una società cooperativa, è legittimo avvalersi, in sede di votazione, di schede prestampate contenenti i nomi dei candidati proposti dal consiglio uscente a condizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 122 del 4 gennaio 2005
«Nelle società consortili costituite a norma dell'art. 2615 ter, pur quando si tratti di società a responsabilità limitata, è sempre consentito, in ragione della causa mutualistica, prevedere statutariamente l'obbligo dei soci di versare contributi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2758 del 23 febbraio 2012
«L'erogazione di somme, che a vario titolo i soci effettuano alle società da loro partecipate, può avvenire a titolo di mutuo, con il conseguente obbligo per la società di restituire la somma ricevuta ad una determinata scadenza, oppure di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4143 del 15 marzo 2012
«In tema di società di capitali, non rientra nel divieto di nuove operazioni, né costituisce atto di straordinaria amministrazione, il conferimento da parte dei liquidatori di mandato alle liti per la proposizione di azione giudiziale volta ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22763 del 12 dicembre 2012
«Nella società per azioni quotata in borsa, i cui titoli azionari siano stati immessi nel sistema di deposito accentrato, il diritto del socio di intervenire e votare in assemblea non presuppone in via assoluta il deposito presso la sede sociale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 259 del 12 gennaio 2010
«La deliberazione dell'assemblea di una società di capitali, convocata su deliberazione del consiglio di amministrazione assunta all'esito di una riunione cui un suo componente non sia stato convocato, non è inesistente, nulla od annullabile,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14554 del 30 maggio 2008
«In materia di assemblee societarie, è annullabile la delibera con la quale si sia deciso di dar corso alle operazioni di voto, in pendenza della discussione, a nulla rilevando che l'intervento dei soci che non si erano ancora espressi prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9353 del 11 giugno 2003
«Il vizio di una deliberazione assembleare (nella specie, di una Spa ) costituito dal cosiddetto eccesso di potere si verifica tutte le volte in cui la delibera stessa sia stata adottata ad esclusivo beneficio dei soci di maggioranza in danno di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9364 del 11 giugno 2003
«In tema di validità delle deliberazioni assembleari delle società di capitali, la omessa convocazione (di tutti o di alcuni) dei soci, comportando la mancanza, in concreto, dì un elemento essenziale dello schema legale della deliberazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21816 del 11 ottobre 2006
«In tema di delibere assembleari delle società di capitali, la legittimazione ad impugnare le deliberazioni che non siano prese in conformità della legge o dell'atto costitutivo spetta oltre che agli amministratori e ai sindaci, anche ai soci...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15592 del 11 dicembre 2000
«Non abusa del diritto di impugnativa il socio (nella specie, di una cooperativa a rl) che impugni la delibera assembleare di approvazione del bilancio dopo aver in precedenza approvato il progetto di bilancio in qualità di componente del consiglio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3351 del 18 aprile 1997
«...rappresenta l'unico strumento a tutela dei diritti dell'attore, detta sospensione si applica anche con riferimento al termine di tre mesi previsto dall'art. 2377 c.c. per l'impugnazione della delibera dell'assemblea di una società per azioni.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22762 del 12 dicembre 2012
«In tema di società a responsabilità limitata, l'assemblea, nella sua autonomia, può revocare una deliberazione - ove non siano coinvolti diritti dei terzi o diritti acquisiti dei soci - e, così rimossa la prima, può adottarne una nuova, non...»