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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8009 del 24 agosto 1993
«Il peculato d'uso può configurarsi solo in relazione a cose di specie e non a cose di quantità, poiché con riferimento a queste ultime non sarebbe possibile la restituzione della eadem res ma solo del tantundem, che è irrilevante ai fini...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38691 del 6 ottobre 2009
«Il peculato si consuma nel momento in cui ha luogo l'appropriazione della "res" o del danaro da parte dell'agente, la quale, anche quando non arreca, per qualsiasi motivo, danno patrimoniale alla P.A., è comunque lesiva dell'ulteriore interesse...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15108 del 31 marzo 2003
«Il peculato è un reato istantaneo che si consuma nel momento in cui l'agente si appropria del danaro o della cosa mobile della pubblica amministrazione di cui ha il possesso per ragione del suo ufficio, o dà ad essi una diversa destinazione. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7481 del 10 giugno 1999
«Commette il reato di peculato consumato il dipendente di un Comune che si appropria di un «buono economato», trattandosi di bene appartenente alla pubblica amministrazione di cui l'agente aveva il possesso per ragioni di servizio, a nulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7492 del 15 febbraio 2013
«In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi come comprensiva non solo della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica, nel senso che il soggetto agente deve essere in grado, mediante un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7177 del 24 febbraio 2011
«Non è configurabile il reato di peculato nell'uso episodico ed occasionale di un'autovettura di servizio, quando la condotta abusiva non abbia leso la funzionalità della P.A. e non abbia causato un danno patrimoniale apprezzabile, in relazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25541 del 18 giugno 2009
«Integra il delitto di peculato l'uso, sia pure temporalmente limitato, di un'autovettura di servizio per fini personali estranei agli interessi dell'amministrazione. (Fattispecie relativa all'utilizzo dell'autovettura di un comune, in giorno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11633 del 20 marzo 2007
«In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi non solo come comprensiva della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica, nel senso che il soggetto agente deve essere in grado, mediante un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11095 del 28 settembre 1999
«In tema di peculato, la nozione di disponibilità del denaro pubblico da parte del pubblico ufficiale non può essere ristretta al caso della detenzione materiale della «cassa». Invero, l'uscita del denaro dalla «cassa» è il momento terminale di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4129 del 28 aprile 1993
«In tema di peculato, il concetto di disponibilità si riferisce a quei soli poteri giuridici che consentono all'agente, che sia privo del corpus del possesso, di esplicare sulla cosa quegli stessi comportamenti, uti dominus, che vengono a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9732 del 13 ottobre 1992
«In tema di peculato (o malversazione) il possesso di danaro o di altra cosa mobile da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio, per acquistare rilevanza ai fini dell'incriminazione, non deve necessariamente rientrare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 396 del 16 gennaio 1991
«Il nuovo testo dell'art. 358 c.p., siccome sostituito dall'art. 18 L. 26 aprile 1990, n. 86, non dà del pubblico servizio una nozione sostanzialmente diversa da quella accolta con riguardo al testo previgente, secondo la quale esso va definito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11417 del 11 marzo 2003
«Al fine di individuare se l'attività svolta da un soggetto possa essere qualificata come pubblica, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 357 e 358 c.p., è necessario verificare se essa sia o meno disciplinata da norme di diritto pubblico o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25273 del 20 luglio 2006
«L'indebito uso, per scopi personali, dell'utenza telefonica di cui il pubblico ufficiale abbia la disponibilità per ragioni d'ufficio, comportando l'appropriazione, da parte dell'agente, senza possibilità di immediata restituzione, di energie...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1745 del 18 febbraio 1992
«L'uso prolungato non integra il peculato di uso improprio, di cui al secondo comma dell'art. 314 c.p. (nuovo testo), poiché non tutti gli «usi impropri» di un bene mobile altrui, da parte di un pubblico ufficiale o di un incaricato di pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18161 del 14 maggio 2012
«Integra il delitto di peculato la condotta del pubblico ufficiale che, dopo aver riscosso danaro per conto di un ente pubblico ed averlo versato su dei libretti bancari, se ne appropri temporaneamente, prelevando delle somme dai suddetti libretti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25695 del 28 giugno 2011
«Integra il delitto di peculato la guardia giurata di un aeroporto che, avendone la disponibilità per ragioni di servizio, si appropri degli oggetti volontariamente lasciati dai passeggeri ai filtri di sicurezza predisposti per i controlli delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40182 del 30 ottobre 2007
«L'esecuzione, in regime di attività libero-professionale, sia intramuraria che esterna, resta assorbita nell'alveo del servizio sanitario pubblico, con la conseguente configurabilità nei suoi confronti del reato di peculato. (Nel caso di specie,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31425 del 1 agosto 2007
«Ha natura di funzione pubblica la riscossione delle tasse automobilistiche da parte di una delegazione dell'ACI.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30541 del 26 luglio 2007
«Commette il reato di peculato il raccoglitore del gioco del lotto che ometta il versamento all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato delle somme riscosse per le giocate.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27570 del 12 luglio 2007
«Integra il delitto di peculato la condotta del tutore di un interdetto che si appropri di somme di denaro appartenenti a quest'ultimo e ricevute, in ragione dell'ufficio rivestito, quale provento della vendita di un bene immobile ereditato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10233 del 9 marzo 2007
«Non è configurabile il reato di peculato nell'uso momentaneo di un'autovettura di ufficio, quando la condotta abusiva non abbia leso la funzionalità della P.A. e non abbia arrecato un danno patrimoniale apprezzabile. (In applicazione di tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5453 del 12 febbraio 2005
«Il danaro versato dal contribuente in adempimento di una obbligazione tributaria verso lo Stato o altro ente pubblico — alla quale va senza dubbio equiparato, come nel caso di specie, il contributo versato dall'utente di prestazioni sanitarie...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47193 del 6 dicembre 2004
«Non integra il reato di peculato di cui all'art. 314 c.p. la utilizzazione da parte del pubblico ufficiale, per scopi personali, ancorché non leciti, di beni appartenenti alla P.A. di valore estremamente esiguo. (In applicazione di tale principio,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36306 del 2 novembre 2006
«Integra gli estremi del peculato la appropriazione da parte dell'ufficiale giudiziario (o del messo di conciliazione, incaricato della notificazione di atti) delle somme relative alla tassa del 10% dovuta dai privati, ai sensi dell'art. 154, comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26081 del 9 giugno 2004
«Integra il delitto di peculato la condotta del soggetto investito di pubbliche funzioni che omette di versare il denaro ricevuto nell'interesse della P.A. per la quale agisce, in quanto il denaro entra nella disponibilità della pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7772 del 17 febbraio 2003
«L'indebito uso, da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, dell'utenza telefonica intestata alla pubblica amministrazione, di cui egli abbia la disponibilità, costituisce peculato, comportando la suddetta condotta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13275 del 20 dicembre 2000
«Non risponde del delitto di peculato (difettando nel compenso percepito il carattere di appartenenza alla P.A.) il sanitario dell'ufficio igiene pubblica di una ASL, competente per il rilascio delle certificazioni mediche ai fini del conseguimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1113 del 6 febbraio 1997
«In tema di peculato il limite dell'uso legittimo dell'autovettura di Stato (con autista) da parte di qualche funzionario per compiere itinerari cittadini, ivi compreso l'accompagnamento casa-ufficio, consiste nel divieto assoluto dell'uso per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 650 del 17 maggio 1993
«Alla guardia giurata va riconosciuta la qualità di pubblico ufficiale ai sensi dell'art. 357 c.p. La guardia giurata è chiamata dall'ordinamento, a seguito di specifica investitura amministrativa, ad esercitare poteri che attengono alla potestà...»