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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7862 del 4 agosto 1990
«La disposizione dell'art. 784 c.p.c., secondo cui la divisione ereditaria deve essere proposta in confronto di tutti gli eredi, va coordinata all'altra previsione, contenuta nello stesso articolo, secondo cui, nell'ipotesi di comunione ordinaria,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5531 del 15 ottobre 1980
«La domanda proposta al fine di ottenere la declaratoria di nullità di una divisione ereditaria giudiziale, mirando a conseguire una pronunzia incidente sull'intero rapporto plurisoggettivo già oggetto del giudizio divisorio, dà vita ad una causa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 242 del 11 gennaio 2010
«Nel procedimento per lo scioglimento di una comunione, non occorre una formale osservanza delle disposizioni previste dall'art. 789 c.p.c. - ovvero la predisposizione di un progetto di divisione da parte del giudice istruttore, il suo deposito in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11523 del 4 novembre 1995
«La domanda di vendita all'incanto deve ritenersi contenuta in quella di scioglimento della comunione, che implica la richiesta di attuazione dei mezzi previsti dalla legge per realizzare lo scopo, tra i quali vi è la vendita del bene, se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3636 del 16 febbraio 2007
«Qualora, a seguito di domanda di scioglimento di comunione immobiliare, sia stata emessa sentenza non definitiva dichiarativa dell'invocato scioglimento e della comoda divisibilità del bene immobile, con la conseguente proposizione di appello...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 1064 del 20 gennaio 2014
«In tema di prescrizione estintiva, l'elemento costitutivo della relativa eccezione è l'inerzia del titolare del diritto fatto valere in giudizio e la manifestazione della volontà di profittare dell'effetto ad essa ricollegato dall'ordinamento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 196 del 9 gennaio 2014
«La necessità che la querela di falso sia confermata nella prima udienza, prevista dall'art. 99 disp. att. cod. proc. civ., sussiste soltanto nel caso di querela proposta in via principale, mentre non è necessaria ove la stessa sia stata proposta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13647 del 13 ottobre 2000
«L'esercizio del potere di disporre la rinnovazione dell'esame dei testimoni involge un giudizio di mera opportunità che non può formare oggetto di censura in sede di legittimità in relazione ad un'asserita violazione del diritto di difesa previsto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2051 del 30 gennaio 2014
«Qualora l'appellato miri all'accoglimento della propria domanda nei confronti del chiamato in garanzia, per l'ipotesi in cui venga accolta la domanda principale proposta nei suoi confronti dall'attore rimasto soccombente in primo grado, non è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2886 del 10 febbraio 2014
«È inammissibile il ricorso per cassazione ove la parte lamenti l'insufficiente motivazione della sentenza gravata per avere il giudice di merito rigettato la domanda anziché dichiarare la nullità del ricorso introduttivo (dalla stessa redatto),...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10259 del 12 novembre 1993
«Ciò che rileva ai fini della configurabilità del reato di truffa, dell'individuazione dell'interesse tutelato e conseguentemente del titolare di detto interesse, è la diminuzione patrimoniale, cui corrisponde il conseguimento dell'ingiusto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2397 del 4 febbraio 2014
«Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario e costituisce controversia individuale di lavoro, ex art. 409 cod. proc. civ., la domanda proposta da un dipendente pubblico - il cui rapporto risulti, "ratione temporis", contrattualizzato -...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8898 del 16 aprile 2014
«In tema di infortuni sul lavoro, va qualificata come domanda di garanzia propria quella proposta dal datore di lavoro, convenuto in sede di regresso dall'INAIL, per essere garantito dal proprio assicuratore o dall'impresa committente i lavori, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4127 del 21 febbraio 2014
«In tema di domande nuove in fase di appello, nel rito del lavoro, l'erronea interpretazione di norme giuridiche può essere prospettata per la prima volta in fase d'impugnazione, non trattandosi di eccezione in senso proprio preclusa dall'art. 437...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 2685 del 6 febbraio 2014
«La domanda di risoluzione contratto di locazione per inadempimento del conduttore, ai sensi dell'art. 1453 c.c., può essere proposta tanto con ricorso per convalida di sfratto, quanto nelle forme del giudizio ordinario di cognizione, e non muta...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3870 del 19 febbraio 2014
«In tema di procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo dinanzi al giudice di pace, poiché la competenza, attribuita dall'articolo 645 cod. proc. civ. all'ufficio giudiziario cui appartiene il giudice che ha emesso il decreto, ha carattere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41405 del 23 novembre 2010
«Integra il delitto di tentata truffa la condotta posta in essere dal soggetto che abbia formulato sotto falso nome una proposta contrattuale di acquisto di un bene, accompagnandola con una conferma scritta dell'ordinativo trasmessa via fax al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2952 del 22 gennaio 2014
«Gli autonomi diritti all'impugnazione, attribuiti all'imputato e al difensore, trovano precisi limiti, al loro collegato esercizio, da una parte nell'attualità di decorrenza del termine, dall'altra nell'intervento del provvedimento sollecitato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 266 del 17 gennaio 1997
«Ad integrare la condotta costitutiva del delitto di circonvenzione di incapace è sufficiente che il colpevole si giovi, con qualsiasi mezzo idoneo, delle condizioni del soggetto passivo per ottenere un consenso che questi non avrebbe dato se le...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4387 del 10 maggio 1984
«Per integrare la condotta costitutiva del reato di circonvenzione di incapace, consistente nell'induzione a compiere un atto che implichi un qualsiasi effetto giuridico potenzialmente dannoso, è sufficiente che il colpevole si giovi, con qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1824 del 12 febbraio 1998
«Il delitto di appropriazione indebita si consuma nel momento in cui insieme all'elemento soggettivo concorre obiettivamente un atto di disposizione del bene, non essendo sufficiente per la configurabilità del reato la sola intenzione di convertire...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 770 del 23 gennaio 2002
«Allorché il giudice previamente adito, difettando di competenza per valore in ordine alla domanda principale, si ritenga incompetente per valore relativamente all'intero giudizio, pur essendo competente per materia in ordine alla domanda...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8384 del 30 luglio 1991
«Allorquando la non punibilità o la punibilità «a querela» (art. 649 c.p.) del reato presupposto si riferisce alla particolare qualità (coniuge, ascendente, discendente, affine, fratello, sorella...) della persona offesa, sussiste ugualmente il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 92 del 3 gennaio 2014
«Il giudice del riesame cautelare, pur avendo il potere di dare una diversa qualificazione giuridica al fatto, non può ampliare l'oggetto del proprio giudizio sino a ricomprendere la contestazione alternativa inizialmente prospettata dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2662 del 21 gennaio 2014
«Nei procedimenti con udienza preliminare, la questione dell'incompetenza derivante da connessione, anche quando la connessione incida sulla competenza per materia affidando tutti i procedimenti connessi alla cognizione del giudice superiore, può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1415 del 15 gennaio 2014
«L'eccezione di incompetenza territoriale, ritualmente prospettata nel termine di cui all'art. 491 cod. proc. pen. e respinta dal giudice, può essere riproposta con i motivi di impugnazione senza, però, poter introdurre argomentazioni ulteriori...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1848 del 17 gennaio 2014
«Qualora l'impugnazione proposta sia non quella ordinaria ma quella eccezionale del ricorso "per saltum", la Corte di cassazione deve interpretare la volontà della parte, per stabilire di quale mezzo abbia realmente inteso avvalersi ed, in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3318 del 14 marzo 1988
«In tema di materiale esplodente la operatività dell'art. 678 c.p. residua per la categoria di quei prodotti relativamente ai quali debbono escludersi potenzialità e destinazione e finalità lesive, comprendendosi anche i giocattoli pirici, la cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2152 del 26 marzo 1986
«Non è configurabile un conflitto (negativo) di competenza nei confronti di domanda proposta dalla parte dopo la riassunzione davanti al giudice ad quem ed in ordine alla quale, pertanto, non si è attuata una translatio iudicii.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 896 del 2 febbraio 1996
«La sentenza con la quale il giudice della opposizione a decreto ingiuntivo dichiara la propria incompetenza perché la domanda proposta con il ricorso eccede il limite per valore della sua competenza, rimettendo la causa al giudice ritenuto...»