-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«...evidenti ragioni di economia processuale, emettere sentenza di proscioglimento, e non restituire gli atti al pubblico ministero, il quale, peraltro, ha la possibilità di ottenere una nuova riflessione sul tema proponendo ricorso per cassazione.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47515 del 11 dicembre 2003
«Il disposto di cui all'art. 459, terzo comma, c.p.p., secondo cui, in caso di mancato accoglimento della richiesta di decreto penale, il giudice, salvo che non debba pronunciare sentenza di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24705 del 16 giugno 2001
«...ultimo adempimento è previsto solo per la richiesta di decreto di citazione a giudizio o per il decreto di citazione a giudizio e, pertanto, la restituzione degli atti al pubblico ministero costituisce una illegittima regressione del procedimento.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16446 del 21 aprile 2001
«Il mancato rispetto del termine di sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale il reato è attribuito è iscritto nel registro delle notizie di reato, entro il quale il pubblico ministero deve chiedere al giudice per le indagini...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11358 del 14 marzo 2008
«Il decreto penale di condanna è assimilato alla sentenza di condanna ed è pertanto ammissibile avverso lo stesso il ricorso per cassazione del pubblico ministero, purché al momento della presentazione dell'impugnazione il suddetto decreto non sia...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23717 del 8 giugno 2009
«È abnorme il provvedimento con cui il giudice delle indagini preliminari, emesso un decreto penale di condanna per imputazioni plurime e accolta l'istanza di oblazione avanzata dall'imputato in riferimento ad una di esse, senza la contestuale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1740 del 6 luglio 1999
«...dell'art. 461, comma quinto, c.p.p., fuori dei casi previsti. Al contrario, in tale ipotesi, nella mancanza del consenso del pubblico ministero, il giudice deve emettere decreto di giudizio immediato ai sensi dell'art. 464, comma primo, c.p.p.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1395 del 14 giugno 1994
«Nel caso in cui l'imputato proponga opposizione a decreto penale di condanna, chiedendo contestualmente di essere ammesso all'oblazione di cui all'art. 162 bis c.p. il processo — che con l'emissione del decreto penale e l'opposizione avverso di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35372 del 24 settembre 2007
«Gli atti contenuti nel fascicolo del Pubblico Ministero ed acquisiti, sull'accordo delle parti, al fascicolo per il dibattimento, possono essere legittimamente utilizzati ai fini della decisione, non ostandovi neppure i divieti di lettura di cui...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3482 del 15 dicembre 1999
«È legittimo il provvedimento con il quale il presidente o il pretore, nel rinviare a udienza successiva il dibattimento, disponga che i testimoni assenti vengano ricitati a cura del pubblico ministero. Non può in contrario valere, infatti, la...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27821 del 11 luglio 2001
«È affetta da nullità assoluta ed insanabile la sentenza predibattimentale, pronunciata de plano in camera di consiglio, senza previo avviso al pubblico ministero, all'imputato ed al suo difensore, con la quale la corte d'appello, investita di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 6828 del 24 gennaio 1999
«La sentenza di proscioglimento predibattimentale di cui all'art. 469 c.p.p. è inappellabile, non per la fase in cui viene pronunciata, ma perché essa presuppone il consenso del pubblico ministero e dell'imputato. Ove tale consenso non risulti...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5779 del 17 giugno 1997
«Ai fini del proscioglimento prima del dibattimento l'art. 469 c.p.p. prescrive che il pubblico ministero e l'imputato vengano previamente sentiti e non si oppongano: perché l'audizione sia effettiva occorre perciò che essi vengano avvisati della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2255 del 11 settembre 1991
«Ne consegue che, se nel corso di uno di tali processi, venga commesso in udienza un reato diverso dalla falsa testimonianza, competente a disporre l'arresto è il pubblico ministero a norma dell'art. 476, primo comma, c.p.p. e competente per la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22687 del 16 giugno 2005
«...escluso che fosse ravvisabile il reato di falsità materiale in certificati o autorizzazioni amministrative di cui all'art. 477 c.p., non essendo la dichiarazione in questione espressione di un pubblico potere di certificazione o autorizzazione).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7785 del 8 agosto 1996
«Il verbale di udienza fa piena prova fino a querela di falso, in quanto il nuovo codice di procedura penale, pur non prevedendo più l'istituto dell'incidente di falso, non ha innovato riguardo al regime di efficacia dell'atto pubblico qual è...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 123 del 28 marzo 1994
«Il nuovo codice di procedura non contempla l'istituto dell'incidente di falso, che disciplinava l'impugnazione di un atto o di un documento del processo denunziato di falsità, né riproduce l'art. 158 del codice abrogato, che attribuiva al processo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11077 del 2 dicembre 1993
«... Sono, pertanto, affetti da nullità relativa ai sensi dell'art. 142 c.p.p. i verbali di udienza privi della sottoscrizione del pubblico ufficiale redigente. Tale nullità è suscettibile di sanatoria per accettazione degli effetti dell'atto ex...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1470 del 12 febbraio 1992
«...precisato che essendo il verbale atto del pubblico ufficiale che lo ha redatto — il quale attraverso la sottoscrizione attribuisce ad esso autenticità e pubblica fede — solo la mancanza di sottoscrizione da parte di costui può produrre nullità).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4420 del 30 aprile 1996
«...il suddetto procedimento è disciplinato, per espresso richiamo, dall'art. 127 c.p.p. il quale prevede, al comma 3, che il pubblico ministero ed i difensori «sono sentiti se compaiono», escludendo che la presenza del difensore sia obbligatoria.»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4708 del 24 aprile 1992
«Il giudice del processo di cui si chiede il rinvio deve effettuare il bilanciamento tra l'interesse difensivo e l'interesse pubblico all'immediata trattazione del procedimento (presenza di imminenti cause estintive, esaurimento dei termini di fase...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7061 del 11 febbraio 2010
«Il consenso all'acquisizione al fascicolo del dibattimento di atti contenuti in quello del pubblico ministero può essere validamente prestato anche dal difensore dell'imputato, sia esso di fiducia o d'ufficio, in quanto estrinsecazione del...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17048 del 27 aprile 2001
«...qualificato. (Fattispecie in cui la sentenza di secondo grado ha accolto l'appello del pubblico ministero il quale, a fronte di assoluzione per il reato di riciclaggio, aveva lamentato la mancata qualificazione del fatto come ricettazione).»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11264 del 29 settembre 1999
«...il ricorso con il quale si deduceva la violazione del diritto alla prova per avere il giudice di merito omesso — senza il consenso della difesa — di assumere la prova testimoniale alla quale il pubblico ministero aveva rinunciato in dibattimento).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9901 del 17 settembre 1998
«In tema di ordine di assunzione delle prove, non essendo espressamente contemplata dalla legge la ipotesi della richiesta concorrente delle parti (nella specie, pubblico ministero e imputato) di esaminare un testimone sulle stesse circostanze,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1177 del 1 febbraio 2000
«...corso del quale difensore e pubblico ministero possono porre le domande in riferimento alla intera materia dedotta in giudizio. (Fattispecie in cui l'imputato si doleva di non essere stato sottoposto ad esame su uno specifico capo di imputazione).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23436 del 8 giugno 2001
«Il potere del giudice di disporre anche d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova, previsto dall'art. 507 c.p.p., deve essere esercitato, a pena di nullità della sentenza, anche con riferimento ai testimoni del pubblico ministero,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5747 del 17 giugno 1997
«...potere di integrazione per verificare, ai fini della valutazione dell'utilizzabilità della prova, se erano stati rispettati i diritti di difesa, avendo il pubblico ministero omesso di produrre di propria iniziativa la prova dell'avvenuto avviso).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3428 del 29 marzo 1995
«La norma di cui all'art. 507 c.p.p. costituisce lo strumento di controllo da parte del giudice rispetto all'inerzia, agli errori o alla rinuncia del pubblico ministero. In proposito la legge delega 16 febbraio 1987, n. 81, al punto 73, ultima...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4616 del 21 aprile 1994
«La disposizione di cui all'art. 197, primo comma, lett. d), c.p.p. che sancisce, tra l'altro l'incompatibilità a testimoniare per coloro che nel medesimo procedimento svolgono o hanno svolto la funzione di ausiliario del giudice o del pubblico...»