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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1963 del 16 febbraio 1999
«In tema di revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena, il termine quinquennale previsto dall'art. 168 c.p. deve calcolarsi partendo non dalla prima applicazione del precedente beneficio ma dal passaggio in giudicato della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5910 del 23 febbraio 1998
«In materia di esecuzione, la procedura di cui all'art. 674 c.p.p. consente la revoca della sospensione condizionale, da parte del giudice dell'esecuzione, solo nelle ipotesi previste dall'art. 168 primo comma n. 1 e n. 2 c.p. e non anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4510 del 23 novembre 1995
«Ai fini della revoca della sospensione condizionale della pena conseguente a ulteriore condanna a pena che, cumulata con quella precedentemente sospesa, superi i limiti stabiliti dall'art. 163 c.p., deve tenersi conto anche della parte di pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1705 del 13 maggio 1986
«Nell'espressione «delitto ovvero contravvenzione della stessa indole» contenuta nel primo comma dell'art. 168 c.p. la cui commissione da parte di condannato a pena in precedenza condizionalmente sospesa provoca la revoca del beneficio, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40522 del 30 ottobre 2008
«In caso di revoca ai sensi dell'art. 168, comma primo, n. 1, c.p. della sospensione condizionale della pena concessa con una prima sentenza per reati unificati dalla continuazione con quelli oggetto di una successiva sentenza di condanna che abbia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21867 del 22 giugno 2006
«Ai fini del computo del tempo necessario al verificarsi dell'estinzione della pena per prescrizione ai sensi dell'art. 172 c.p., deve intendersi per «pena inflitta» quella irrogata dal giudice di cognizione, inclusa la parte di essa eventualmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18990 del 22 aprile 2004
«All'estinzione della pena per decorso del tempo a norma dell'art. 172, ultimo comma, ultima parte, c.p., non è di ostacolo la condanna che abbia ad oggetto delitti commessi prima dell'inizio del termine prescrizionale, ancorché intervenuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20011 del 9 maggio 2013
«In tema di indulto, in caso di reati uniti nel vincolo della continuazione, solo una parte dei quali commessi entro il termine fissato per la fruizione del beneficio, se la sentenza non ha fornito specifica indicazione in proposito, spetta al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12709 del 25 marzo 2008
«In tema di indulto, la regola stabilita nell'art. 174, comma secondo, c.p., secondo la quale, nel concorso di reati, l'indulto si applica una volta sola, dopo cumulate le pene, secondo le norme concernenti il concorso di reati, opera solo alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6622 del 12 febbraio 2008
«Nell'applicazione dell'indulto (nella specie, di quello elargito con legge 31 luglio 2006 n. 241), è illegittimo il frazionamento, all'interno dello stesso reato aggravato, della pena complessivamente inflitta per esso, al fine di scorporarne la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19339 del 5 giugno 2006
«La regola di cui all'art. 174, comma terzo c.p. — che stabilisce che in caso di concorso di reati l'indulto si applica una sola volta dopo aver cumulato le pene — opera solo alla condizione che tutte le pene siano condonabili, giacchè nessuna...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13376 del 18 marzo 2004
«L'applicazione parziale dell'indulto ad una condanna, in riferimento ad uno soltanto dei reati uniti dal vincolo della continuazione, rende condonabili, per intero, le pene accessorie temporanee, anche se le stesse siano relative a reati esclusi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35718 del 17 settembre 2003
«In base agli artt. 9 del D.P.R. n. 865 del 1986 e 2 del D.P.R. n. 394 del 1990, l'indulto sulle pene accessorie temporanee è concesso, per intero, quando il beneficio «è applicato», anche solo in parte, alle pene principali per cui è stata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1532 del 15 maggio 1992
«Mentre per quel che riguarda l'applicazione dell'indulto la necessità che si addivenga prima al cumulo delle pene discende dal disposto dell'art. 174, secondo comma, c.p., analogo principio deve peraltro valere anche quando si debba applicare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3247 del 8 ottobre 1991
«In tema di applicazione dell'indulto, non può essere eseguito un cumulo unitario e globale, soggetto al limite dell'art. 7 della L. 18 febbraio 1987, n. 34 ed alle successive unitarie detrazioni di pene per gli indulti di cui ai decreti del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1834 del 18 luglio 1990
«In tema di indulto, non si può eseguire un cumulo unitario e globale, soggetto ai limiti dell'art. 78 c.p. e alla successiva unitaria detrazione dell'indulto, allorché questo beneficio non sia applicabile a tutte le pene concorrenti. In tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28696 del 18 luglio 2007
«Qualora il condannato abbia fatto esplicita istanza di revoca della parte di condono applicata alla pena già sofferta a titolo di custodia cautelare, è illegittimo il provvedimento di rigetto dell'istanza, in quanto l'indulto non si applica —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3258 del 17 gennaio 1995
«La pena dell'ergastolo, in quanto pena detentiva perpetua, non è condonabile «in parte», ma soltanto, per eventuale volontà del legislatore, in toto, ovvero, sempre per la medesima volontà, convertibile in pena di altra specie; né il condono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4659 del 27 gennaio 1992
«In tema di revoca della liberazione condizionale, la declaratoria di incostituzionalità (parziale) dell'art. 177, primo comma, c.p. — nella parte in cui, nel caso di revoca della liberazione condizionale, non consente al tribunale di sorveglianza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11771 del 29 febbraio 2012
«L'estinzione della pena, in esito a positiva esecuzione della liberazione condizionale ai sensi del comma secondo dell'art. 177 c.p., non fa venir meno gli altri effetti penali della condanna, non potendo accedersi ad un'interpretazione analogica,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47347 del 20 dicembre 2011
«In tema di condizioni per la riabilitazione, sono ininfluenti, ai fini della valutazione dell'impossibilità di adempiere le obbligazioni civili derivanti dal reato, sia la circostanza che le persone offese non si siano costituite parte civile nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6617 del 21 gennaio 2000
«L'istituto della riabilitazione, avuto riguardo alla sua funzione che è al tempo stesso premiale e social-preventiva, può trovare applicazione con riguardo a tutte le condanne, ivi comprese quelle a pena condizionalmente sospesa, come è dato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3081 del 25 luglio 1991
«La funzione della riabilitazione prevista dall'art. 178 c.p. è quella di estinguere «le pene accessorie ed ogni altro effetto penale della condanna, salvo che la legge disponga altrimenti»; l'eccezione alla regola suddetta è rappresentata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47889 del 2 dicembre 2013
«La dimostrazione di fatti o circostanze favorevoli alla parte privata dichiarante non può essere fornita in sede processuale mediante autocertificazione. (Fattispecie in materia di prova della sussistenza delle condizioni per la riabilitazione).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43433 del 8 novembre 2005
«In tema di riabilitazione è meramente apparente la motivazione del provvedimento concessivo, consistente nell'impiego in un modulo prestampato, recante la mera pedissequa riproduzione della formulazione della norma di cui all'art. 179 c.p., nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 80 del 10 marzo 1992
«In tema di riabilitazione, è priva di motivazione l'ordinanza del tribunale di sorveglianza che rigetta la richiesta dell'interessato indicando riassuntivamente le cause ritenute ostative alla concessione della riabilitazione, senza l'indicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35714 del 10 ottobre 2006
«Ai fini della riabilitazione del condannato, non ha efficacia liberatoria in ordine all'adempimento delle obbligazioni civili nascenti dal reato la mancata richiesta di risarcimento del danno da parte della persona offesa che non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 665 del 10 gennaio 2002
«In tema di riabilitazione, non è ostativo alla concessione del beneficio il mancato adempimento delle obbligazioni civili nascenti da condanna relativa alla violazione della normativa in materia di stupefacenti, sotto il profilo del ristoro delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5048 del 15 novembre 1999
«In tema di riabilitazione, qualora sia certa ed incontestata la percezione di un reddito da parte dell'interessato, quest'ultimo deve dimostrare quantomeno un suo intento risarcitorio in misura compatibile con le proprie entrate e per l'ipotesi in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6400 del 23 dicembre 1996
«La dimostrazione, da parte del condannato, di non aver potuto adempiere le obbligazioni civili nascenti dal reato, idonea a prevalere sull'onere all'adempimento indicato dall'art. 179, ultimo comma, n. 2, c.p., come presupposto necessario per la...»