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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5394 del 10 maggio 1994
«In caso di applicazione della pena su richiesta delle parti per una pluralità di reati, per uno dei quali, nel giudizio di legittimità, viene dichiarato che l'azione penale non poteva essere iniziata per mancanza di una condizione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5734 del 16 maggio 1994
«Nel giudizio di appello celebrato con il rito di cui all'art. 599 c.p.p., una volta espletate le rituali comunicazioni e notifiche, per i principi di speditezza e di concentrazione, che impongono la sua definizione in un'unica udienza in camera di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 592 del 21 gennaio 1994
«Il provvedimento che ammette la costituzione di parte civile è inoppugnabile e preclude ogni contestazione in ordine alla legitimatio ad processum, restando solo la possibilità di esaminare la legitimatio ad causam e, in particolare, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6202 del 27 maggio 1994
«Prova decisiva, la cui mancata assunzione può costituire il motivo di ricorso di cui all'art. 606, lett. d), c.p.p. secondo il tenore dell'art. 495 c.p.p. è quella che con giudizio ex ante appaia idonea a contrastare circostanze altrimenti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6718 del 10 giugno 1994
«Allorquando il P.M. eserciti l'azione penale formulando l'imputazione, ancorché sulla falsariga di quanto disposto dal Gip, con richiesta di rinvio a giudizio, è esclusa la violazione dell'art. 178, lett. b), c.p.p. per l'inosservanza delle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6904 del 15 giugno 1994
«Poiché il contratto assicurativo, volto a coprire i rischi connessi all'attività imprenditoriale del datore di lavoro ed a risarcire i danni che da essa eventualmente conseguano, ha effetti vincolanti tra i soli contraenti con esclusione del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7072 del 16 giugno 1994
«Natura e carattere del tutto peculiari ha la decisione adottata con il rito abbreviato, che è assoggettato ad una disciplina autonoma rispetto al giudizio ordinario, in quanto va svolto «allo stato degli atti». L'imputato, nell'accettare questo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8470 del 29 luglio 1994
«L'estinzione del reato per prescrizione deve essere dichiarata anche nell'ipotesi in cui il relativo termine sia maturato nel periodo intercorrente tra l'emissione del decreto di citazione e la notifica all'imputato: il decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 897 del 26 gennaio 1994
«Presupposto indefettibile per la concessione dell'attenuante del risarcimento del danno (art. 62 n. 6 c.p.) è che tale risarcimento avvenga «prima del giudizio», cioè in una fase antecedente alle formalità di apertura del dibattimento di primo grado.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 995 del 26 agosto 1994
«Il giudice d'appello, se l'impugnazione è stata proposta dal solo imputato, può procedere alla revoca della sospensione condizionale della pena inflitta per altro reato in altro giudizio, a norma del primo comma dell'art. 168 c.p., mentre non può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11653 del 30 novembre 1995
«In sede di giudizio di rinvio la determinazione della pena, sia per il reato ritenuto più grave (e diverso da quello ritenuto tale nella sentenza annullata), sia per la continuazione, non è vincolata dalle valutazioni del giudice della pronuncia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 118 del 10 gennaio 1995
«Gli indizi, per assurgere a valenza probatoria dell'esito del procedimento accertativo della loro sussistenza, debbono possedere i requisiti legislativamente precisati dall'art. 192 comma 2 c.p.p., cioè devono essere gravi, precisi e concordanti....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11981 del 5 dicembre 1995
«La mancata applicazione dell'indulto, quando in sede di giudizio non sia negato al prevenuto il diritto a goderne e non ci sia omissione dell'interessato, non determina alcuna nullità né alcuna conseguenza negativa per il condannato, in quanto il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2239 del 22 maggio 1995
«In tema di illeciti penali concernenti gli stupefacenti, ai fini della determinazione, ex art. 278 c.p.p., della pena stabilita dalla legge per il reato contestato, quando questo sia stato commesso sotto la vigenza della L. 22 dicembre 1975 n....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2389 del 11 marzo 1995
«Il reato di disturbo della quiete pubblica mediante l'esercizio di professioni o mestieri rumorosi previsto dal comma 2 dell'art. 659 c.p. è di natura permanente, per cui la condanna inflitta per tale reato limita la sua efficacia ai fatti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2518 del 13 dicembre 1995
«In tema di associazione per delinquere di stampo mafioso, la condotta criminosa addebitata al singolo imputato, è quella cristallizzata nel decreto che impone il rinvio a giudizio, che ne interrompe la permanenza. Pertanto, la successiva condotta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2624 del 21 settembre 1995
«Il giudice per le indagini preliminari, richiesto del rinvio a giudizio, anche senza procedere all'udienza preliminare può pronunciare sentenza di non luogo a procedere ai sensi dell'art. 129 c.p.p., ma ciò mai in base ad una modifica della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3354 del 28 marzo 1995
«Sussiste ipotesi di concorso formale, ex art. 81, comma 1, c.p., fra il reato di resistenza a P.U., di cui all'art. 337 c.p. ed il reato di tentato omicidio, stante la diversità dei beni giuridici tutelati da tali norme, e le differenze...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3541 del 4 aprile 1995
«In tema di sospensione condizionale della pena la mera considerazione di incensuratezza nei confronti di uno straniero che non risulti avere stabile dimora in Italia, e per di più non compiutamente identificato, non può consentire la formulazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4725 del 13 ottobre 1995
«Il problema relativo all'utilizzabilità delle dichiarazioni rese dall'indagato ai carabinieri nell'immediatezza del suo arresto senza l'assistenza del difensore può legittimamente porsi solo nella fase del giudizio e con riferimento alla loro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4726 del 16 novembre 1995
«L'annullamento, a seguito di ricorso per cassazione, di un'ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di determinati soggetti non può giustificare la richiesta di estensione degli effetti di detta pronuncia ad altro soggetto, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 6022 del 27 febbraio 1995
«Allorché la pronuncia del giudice di legittimità sia inficiata da una svista materiale, incidente direttamente sul giudizio, non ci si trova in presenza di un errore materiale e non è di conseguenza ammissibile il ricorso alla relativa procedura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7962 del 18 luglio 1995
«La fattispecie penale prevista dall'art. 630, comma 2, c.p. nel testo modificato dall'art. 5 della L. 14 ottobre 1974, n. 497, delinea un reato complesso, integrato dal delitto di sequestro di persona, quale elemento costitutivo, e dal delitto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8058 del 19 luglio 1995
«Nel giudizio di appello, quando le parti rinunciano ad ogni altro motivo, ad eccezione di quelli relativi alla pena, che indicano concordemente al giudice (art. 599, comma 4, c.p.p.), se questi consente alla richiesta, è sufficiente che nella...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 23 giugno 1995
«Poiché, nel processo plurisoggettivo, la valida impugnazione proposta dal coimputato — ancorché sostenuta da motivo non esclusivamente personale — non impedisce che diventi irrevocabile la sentenza relativamente al rapporto concernente l'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11019 del 20 dicembre 1996
«L'istituto della rinnovazione del dibattimento in appello, anche nell'ipotesi della richiesta di parte oltre che in quella d'ufficio, costituisce un'eccezione rispetto alla presunzione di completezza dell'istruzione dibattimentale di primo grado...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 120 del 18 marzo 1996
«Nel procedimento di prevenzione (come del resto in quello di sorveglianza) non è riconosciuto all'interessato il diritto ad intervenire all'udienza, ma soltanto il diritto ad essere sentito qualora ne faccia richiesta; conseguentemente in tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2012 del 23 febbraio 1996
«La rinnovazione della istruttoria dibattimentale in appello è istituto di carattere eccezionale perché in tale grado di giudizio deve presumersi che la indagine istruttoria sia ormai completa. Non basta, pertanto, la presumibile attitudine dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2049 del 28 maggio 1996
«In tema di composizione dei collegi giudicanti nell'ambito della giurisdizione militare, il criterio al quale si è ispirato il legislatore è quello di impedire che l'imputato abbia un grado superiore a quello del giudice, prescrivendo che, nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2901 del 25 luglio 1996
«La disposizione secondo la quale il militare componente il tribunale militare deve necessariamente rivestire la qualità di ufficiale e deve avere grado pari a quello dell'imputato concerne i soli procedimenti in cui anche l'imputato sia ufficiale,...»