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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12400 del 17 settembre 1990
«Ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 570, comma secondo, n. 2 c.p. lo stato di bisogno del figlio minore ricorre anche quando alla somministrazione dei mezzi di sussistenza provveda la madre o altri congiunti in mancanza di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12670 del 20 settembre 1989
«Ai fini della configurabilità del delitto di omessa prestazione di mezzi di sussistenza, ai sensi dell'art. 570, secondo comma, n. 2, c.p., in favore dei figli minori affidati alla moglie separata, il provvedimento del giudice civile con cui è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5431 del 28 maggio 1985
«Il dolo del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, nell'ipotesi di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza, non richiede la qualificazione specifica espressa dal preciso fine di far mancare quei mezzi all'avente diritto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35520 del 29 settembre 2011
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare nella forma dell'omessa prestazione dei mezzi di sussistenza, non è possibile invocare l'errore di fatto, né l'ignoranza della legge penale sotto il profilo della sua inevitabilità,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9750 del 21 ottobre 1982
«In tema di mancata prestazione dei mezzi di sussistenza, sussiste il dolo quando l'imputato, pur conoscendo lo stato di bisogno, ometta di dare il dovuto solo per costringere ad un comportamento diverso il beneficiario, adoperando l'odioso ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12579 del 16 marzo 2004
«In tema di reati contro la famiglia, il delitto previsto dall'art. 12 sexies legge 1 dicembre 1970, n. 898 si configura per la semplice mancata corresponsione dell'assegno. Ne consegue che il luogo di consumazione è quello in cui avrebbe dovuto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12989 del 19 novembre 1986
«Il disporre della casa coniugale (nella specie mediante vendita) affidata alla moglie separata, senza resistere all'azione di rilascio, determinando così lo sfratto della moglie e dei figli minori, integra il reato di violazione degli obblighi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2822 del 7 febbraio 2014
«L'obbligazione è indivisibile ai sensi dell'art. 1316 cod. civ. solo quando la prestazione abbia per oggetto una cosa o un atto che non è suscettibile di divisione per sua natura (oggettivamente indivisibile) o per il modo in cui è stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7405 del 28 marzo 2014
«Il Comune che, per la progettazione della propria rete fognaria, abbia agito "iure privatorum" (anziché avvalersi dei suoi poteri autoritativi), stipulando un contratto di prestazione d'opera professionale e subordinando il pagamento del compenso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6747 del 21 marzo 2014
«Il presupposto dell'integrazione di cui all'art. 1374 cod. civ. è l'incompleta o ambigua espressione della volontà dei contraenti. Ne consegue che in caso di completa ed inequivoca espressione di tale volontà non può farsi questione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8272 del 9 aprile 2014
«Nel contratto a favore di terzo, in difetto di espresse previsioni convenzionali, il terzo è l'unico legittimato ad agire - con l'azione di risoluzione del contratto e di risarcimento danni - per ottenere, a fronte dell'inadempimento del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5605 del 11 marzo 2014
«Al fine di stabilire se un contratto traslativo della proprietà di un bene, per il quale la controprestazione sia costituita, in parte, da una cosa in natura e, in parte, da una somma di denaro, costituisca una compravendita o una permuta, una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15158 del 3 maggio 2006
«Le prestazioni sessuali eseguite in videoconferenza via web-chat, in modo da consentire al fruitore delle stesse di interagire in via diretta ed immediata con chi esegue la prestazione, con la possibilità di richiedere il compimento di determinati...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5397 del 7 marzo 2014
«In tema di azione per indebito arricchimento nei confronti della P.A., il riconoscimento dell'utilità dell'opera e la configurabilità stessa di un arricchimento restano affidati a una valutazione discrezionale della sola P.A. beneficiaria, unica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 759 del 16 gennaio 2014
«Ai fini della liquidazione del danno patrimoniale futuro, patito dai genitori per la morte del figlio in conseguenza del fatto illecito altrui, è necessaria la prova, sulla base di circostanze attuali e secondo criteri non ipotetici ma...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 2769 del 6 febbraio 2014
«Le disposizioni degli artt. 2229 e seguenti cod. civ., che disciplinano il contratto d'opera intellettuale, non escludono la legittimità di accordi di prestazione gratuita, né determinano una presunzione di onerosità, nemmeno "iuris tantum".»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6886 del 24 marzo 2014
«Nel contratto d'opera intellettuale, qualora il committente non abbia chiesto la risoluzione per inadempimento, ma solo il risarcimento dei danni, il professionista mantiene il diritto al corrispettivo della prestazione eseguita, in quanto la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 1740 del 28 gennaio 2014
«In tema di privilegio generale sui beni mobili dovuto sui compensi per le prestazioni professionali rese dall'avvocato, in caso di plurimi incarichi svolti dal professionista il termine temporale degli "ultimi due anni di prestazione" previsto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4769 del 27 febbraio 2014
«Il credito costituito dal compenso in favore dell'amministratore di società, anche se di nomina giudiziaria, non è assistito dal privilegio generale di cui all'art. 2751 bis, n. 2, cod. civ., atteso che egli non fornisce una prestazione d'opera...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6762 del 21 marzo 2014
«Nell'ipotesi di richiesta di risarcimento del danno da inadempimento contrattuale, per la determinazione del foro competente deve farsi riferimento non già al luogo ove si è verificato l'inadempimento, ma a quello in cui avrebbe dovuto essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14789 del 26 marzo 2004
«Il reato di violenza sessuale è configurabile anche all'interno del rapporto di coppia, coniugale o paraconiugale che sia, ogni qual volta vi sia un costringimento fisico-psichico idoneo ad incidere sulla libertà di autodeterminazione del partner,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25464 del 8 giugno 2004
«Le prestazioni sessuali eseguite in videoconferenza in modo da consentire al fruitore delle stesse di interagire in via diretta ed immediata con chi esegue la prestazione, con la possibilità di richiedere il compimento di atti sessuali...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32440 del 31 luglio 2003
«Integra il reato previsto dall'art. 12 D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito nella L. 5 luglio 1991, n. 197, in tema di uso illecito di carte di credito o di pagamento, la condotta di chi procede a ricaricare il cellulare utilizzando...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3869 del 30 giugno 1997
«Il momento consumativo del delitto di truffa, anche agli effetti della competenza territoriale, è quello dell'effettivo conseguimento dell'ingiusto profitto, con correlativo danno alla persona offesa, e tale momento si verifica all'atto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5801 del 6 febbraio 2014
«Il principio di autonomia e di separazione del giudizio civile da quello penale, posto dall'art. 75 cod. proc. pen., comporta che, qualora un medesimo fatto illecito produca diversi tipi di danno, il danneggiato possa pretendere il risarcimento di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35352 del 30 settembre 2010
«In tema di truffa, la natura illecita del patto intercorso con la vittima non impedisce la condanna dell'imputato alla restituzione della somma di denaro versatagli dalla vittima, poiché unica eccezione alla ripetibilità dell'indebito è data dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30216 del 17 luglio 2003
«L'unilaterale modificazione, da parte di uno dei contraenti, in corso di esecuzione dell'accordo contrattuale, delle modalità esecutive di esso rispetto a quelle previste nel progetto inizialmente concordato tra le parti, non è idonea a integrare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2041 del 17 febbraio 1987
«È configurabile il reato di truffa, nella specie contrattuale, quando il dolus in contrahendo si manifesta attraverso artifici o raggiri che, intervenendo nella formazione del negozio, inducono la controparte a prestare il proprio consenso e cioè,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20313 del 4 ottobre 2011
«Le massime o nozioni di comune esperienza costituiscono regole di giudizio di carattere generale, derivanti dall'osservazione reiterata di fenomeni naturali e socioeconomici di cui il giudice è tenuto ad avvalersi, in base all'art. 115 c.p.c.,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44125 del 14 novembre 2012
«Integra il reato di truffa, e non quello di gestione infedele, il fatto di chi, nella prestazione del servizio di gestione di portafogli di investimento su base individuale, o del servizio di gestione collettiva del risparmio, in violazione delle...»