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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 4260 del 3 marzo 2015
«Né assume rilievo che la notifica sia indirizzata ad una P.A. presso l'Avvocatura dello Stato in quanto la funzione di rappresentanza e domiciliazione legale delle Amministrazioni dello Stato da parte dell'Avvocatura è circoscritta alla sola...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 13928 del 6 luglio 2015
«Nel vigore del nuovo testo dell'art. 360, primo comma, n. 5), cod. proc. civ., introdotto dal d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modifiche nella legge 7 agosto 2012, n. 134, non è più configurabile il vizio di contraddittoria motivazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4682 del 9 marzo 2015
«In tema di ricorso per cassazione per motivi di giurisdizione, la prospettata violazione da parte del Consiglio di Stato di una norma procedimentale incidente sul rilievo di giurisdizione (nella specie, con affermazione del giudicato interno...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17660 del 19 luglio 2013
«Il sindacato delle Sezioni Unite della Corte di cassazione sulle decisioni della Corte dei conti in sede giurisdizionale non investe un eventuale "error in iudicando", essendo circoscritto al controllo dell'eventuale violazione dei limiti esterni...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 19226 del 11 settembre 2014
«Ne consegue che il ricorso é inammissibile qualora la procura sia conferita a margine dell'atto introduttivo di primo grado, ancorché per tutti i gradi di giudizio, senza che assuma rilievo che la sentenza sia divenuta direttamente impugnabile per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22516 del 21 maggio 2003
«L'obbligo di non ingerenza dello Stato nelle attività degli “enti centrali della Chiesa”, sancito dall'art. 11 del Trattato fra l'Italia e la Santa Sede stipulato l'11 febbraio 1929 e reso esecutivo in Italia con legge 27 maggio 1929, n. 810, non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19177 del 3 maggio 2013
«In tema di reati associativi, la competenza per territorio si determina in relazione al luogo in cui ha sede la base ove si svolgono programmazione, ideazione e direzione delle attività criminose facenti capo al sodalizio; in particolare,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47021 del 18 dicembre 2008
«Il giudice dibattimentale, ritualmente investito del giudizio, non può declinare la propria competenza funzionale per la sua celebrazione sul rilievo dell'illegittimità della decisione del G.u.p. di inammissibilità dell'istanza di rito abbreviato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16555 del 29 aprile 2010
«In tema di conflitti di competenza, la regola della prevalenza della decisione del giudice del dibattimento su quella del giudice dell'udienza preliminare opera esclusivamente per l'ipotesi in cui ricorra un "caso analogo" e pertanto non è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5602 del 4 febbraio 2014
«L'inimicizia grave come motivo di ricusazione deve sempre trovare riscontro in rapporti personali estranei al processo ed ancorati a circostanze oggettive, mentre, invece, la condotta endoprocessuale può assumere rilievo solo quando presenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9814 del 6 marzo 2015
«In tema di colpa medica, non è configurabile la responsabilità civile in capo al medico titolare di assistenza sanitaria (cosiddetto medico di base) per i danni prodotti dalla condotta del proprio sostituto, svolgendo quest'ultimo, in assenza del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3651 del 27 gennaio 2014
«L'inosservanza della disposizione di cui all'art. 351, comma primo ter, c.p.p., secondo cui, nei procedimenti relativi a determinati delitti, la polizia giudiziaria, quando deve assumere sommarie informazioni da persone minori, si avvale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6338 del 13 febbraio 2015
«Il principio di immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità sancito dall'art. 129 cod. proc. pen. impone che nel giudizio di cassazione, qualora ricorrano contestualmente una causa estintiva del reato e una nullità processuale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2545 del 21 gennaio 2015
«Nel giudizio di cassazione, relativo a sentenza che ha dichiarato la prescrizione del reato, non sono rilevabili né nullità di ordine generale, né vizi di motivazione della decisione impugnata, salvo che l'operatività della causa di estinzione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27856 del 26 luglio 2005
«Integra la nullità prevista dall'art. 178, comma 1 lett. a), c.p.p. il provvedimento di assegnazione degli affari o di sostituzione del giudice impedito, adottato in violazione di specifiche disposizioni delle leggi di ordinamento giudiziario...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13025 del 27 marzo 2015
«In materia di misure cautelari personali, il limite di tre anni di pena detentiva necessario per l'applicazione della custodia in carcere, previsto dall'art. 275, comma secondo bis, cod. proc. pen., come novellato dal D.L. 26 giugno 2014, n. 92,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15911 del 16 aprile 2015
«La presunzione di cui all'art. 275, comma quarto, cod. proc. pen., che esclude l'applicabilità della custodia in carcere nei confronti di chi ha superato l'età di settanta anni, prevale su quella di sussistenza delle esigenze cautelari e di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1 del 2 gennaio 2015
«La presunzione di cui all'art. 275, comma quarto, cod. proc. pen., che esclude l'applicabilità della custodia in carcere nei confronti di chi ha superato l'età di settanta anni, prevale su quella di sussistenza delle esigenze cautelari e di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1798 del 15 gennaio 2015
«In materia di misure cautelari personali, il limite di tre anni di pena detentiva necessario per l'applicazione della custodia in carcere, previsto dall'art. 275, comma secondo bis, cod. proc. pen., come novellato dal D.L. 26 giugno 2014, n. 92,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43971 del 30 ottobre 2015
«Nella previsione di cui all'art. 276 cod. proc. pen., relativa alla trasgressione delle prescrizioni inerenti ad una misura cautelare, rientrano, per il principio di tassatività, solo le inosservanze agli obblighi espressamente previsti nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8460 del 21 febbraio 2013
«L'ambito conoscitivo del giudice del riesame è circoscritto alla valutazione delle acquisizioni coeve all'emissione dell'ordinanza coercitiva, delle sopravvenienze favorevoli all'indagato (art. 309, comma quinto, c.p.p.) e degli ulteriori elementi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 47756 del 19 novembre 2014
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la condotta dell'indagato che abbia fornito un alibi rivelatosi nell'immediatezza falso, pur costituendo esercizio del diritto di difesa, può assumere rilievo ai fini dell'accertamento della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7377 del 17 febbraio 2014
«Non è abnorme, e non è quindi ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento dichiara la nullità del decreto di citazione a giudizio, sulla base dell'erroneo rilievo di una difformità tra l'imputazione in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12595 del 25 marzo 2015
«È inammissibile, perché carente del requisito della specificità dei motivi, il ricorso straordinario presentato ai sensi dell'art. 625 bis cod. proc. pen., che deduce l'omesso rilievo "ex officio" da parte della Corte di Cassazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20022 del 14 maggio 2014
«In tema di revisione, la valutazione preliminare circa l'ammissibilità della richiesta proposta sulla base di prove nuove implica la necessità di una comparazione tra le prove nuove e quelle già acquisite che deve ancorarsi alla realtà del caso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1595 del 14 gennaio 2015
«Nel giudizio di rinvio è precluso il rilievo di ogni nullità, anche assoluta, verificatesi nei precedenti giudizi, ivi compreso quello di legittimità, in virtù della disposizione contenuta nell'art. 627, comma quarto, c.p.p.. (La Suprema Corte ha,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2687 del 15 febbraio 1992
«Ne consegue che il provvedimento con cui il giudice d'appello, decidendo in camera di consiglio, in applicazione dell'art. 599 in relazione al precedente art. 597, n. 5, concede una circostanza attenuante per effetto della quale il reato si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2689 del 13 giugno 1998
«Ne consegue che le limitazioni alla concessione dei permessi premio ai detenuti per i delitti indicati dal primo comma dell'art. 4 bis della legge n. 354 del 1975 (c.d. ordinamento penitenziario) valgono anche nell'ipotesi in cui la detenzione sia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 4 gennaio 1996
«La caducazione automatica della misura cautelare conseguente a declaratoria d'incompetenza si verifica e ha ragion d'essere solo quando, a seguito di tale declaratoria, il giudice che deve emettere il nuovo provvedimento è diverso da quello...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1622 del 4 giugno 1998
«- Il procedimento che si svolge davanti al giudice dell'esecuzione, secondo le disposizioni dell'art. 666 c.p.p., non ha natura di impugnazione, ma è un procedimento di prima istanza volto a stabilire, nell'interesse della giustizia, il concreto...»