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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30972 del 30 luglio 2007
«Ai fini del ripristino della custodia cautelare, contestualmente o successivamente alla sentenza di condanna ai sensi dell'art. 307, comma secondo, lett. b), c.p.p., l'entità della pena inflitta costituisce un elemento di imprescindibile valenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33125 del 3 ottobre 2002
«Ai fini del ripristino della custodia cautelare di imputato scarcerato per decorrenza dei termini, nei cui confronti è intervenuta nel frattempo sentenza di condanna, la valutazione circa la sussistenza del pericolo di fuga, cui si riferisce...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19365 del 17 maggio 2002
«In tema di procedimenti che proseguono con l'applicazione delle norme vigenti anteriormente all'entrata in vigore del codice di procedura penale, nei confronti dell'imputato scarcerato per decorrenza dei termini e poi condannato il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15283 del 9 aprile 2009
«La durata della sospensione della patente di guida, quale sanzione amministrativa accessoria, è pari, in caso di pluralità di reati, al cumulo di periodi previsti in riferimento a ciascun reato. (La Corte ha precisato che al cumulo delle sanzioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6989 del 26 febbraio 1998
«La regola del tantum devolutum, quantum appellatum delimita anche i poteri di cognizione del giudice di appello in materia di impugnazione di ordinanze aventi ad oggetto misure cautelari personali, ma tale limite è operante soltanto rispetto ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2679 del 6 giugno 1998
«Poiché l'art. 307, comma secondo, c.p.p. non è compreso tra le norme che l'art. 245 delle disposizioni di attuazione prevede si applichino ai procedimenti che proseguono con l'applicazione delle disposizioni anteriormente vigenti, non è consentito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15971 del 20 luglio 2011
«Il termine annuale, previsto a pena di decadenza dall'art. 1168 c.c. per la proposizione dell'azione di reintegrazione nel possesso, va determinato con riferimento alla data di deposito del ricorso, che individua con certezza la reazione all'atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6594 del 30 aprile 2012
«In materia di responsabilità contrattuale, perché l'impossibilità della prestazione (nella specie conseguente al sequestro penale dei conti correnti sui quali erano versate le somme necessarie a corrispondere il prezzo della vendita) costituisca...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19509 del 9 novembre 2012
«.......la cessione di un'opera d'arte (nella specie, anteriore alla legge 20 novembre 1971, n. 1062, recante norme penali sulla contraffazione o alterazione di opere d'arte) conclusa nell'erroneo convincimento, comune ai contraenti, della sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1167 del 17 gennaio 2013
«In tema di contratti della P.A., il contratto d'opera professionale deve essere stipulato in forma scritta, a pena di nullità, dall'organo rappresentativo dell'ente, non essendo sufficiente che il professionista accetti, espressamente o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7180 del 10 maggio 2012
«In tema di clausola penale, il criterio che il giudice deve utilizzare per valutarne l'eccessività, a norma dell'art. 1384 c.c., ha natura oggettiva, dovendosi tener conto non della situazione economica del debitore e del riflesso che la penale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8768 del 10 aprile 2013
«Giustifica l'esercizio del potere equitativo di riduzione della penale, ai sensi dell'art. 1384 cod. civ., anche quando le parti l'abbiano escluso negozialmente, la sussistenza di elementi d'incertezza nei rapporti commerciali delle parti (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21994 del 6 dicembre 2012
«Ai fini dell'esercizio del potere di riduzione della penale, il giudice non deve valutare l'interesse del creditore con esclusivo riguardo al momento della stipulazione della clausola - come sembra indicare l'art. 1384 c.c., riferendosi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10953 del 28 giugno 2012
«In tema di caparra confirmatoria, qualora la parte non inadempiente, invece di recedere dal contratto, preferisca domandarne la risoluzione, ai sensi dell'art. art. 1385, terzo comma, c.c., la restituzione di quanto versato a titolo di caparra è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3477 del 6 marzo 2012
«In tema di diffida ad adempiere, l'unico onere che, ai sensi dell'art. 1454 c.c., grava sulla parte intimante è quello di fissare un termine, entro cui l'altra dovrà adempiere alla propria prestazione pena la risoluzione "ope legis" del contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17315 del 11 ottobre 2012
«L'obbligo dell'assicuratore della responsabilità civile di tenere indenne l'assicurato delle spese erogate per resistere all'azione del danneggiato (nei limiti fissati dall'art. 1917, terzo comma c.c.) trova limite nel perseguimento di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10440 del 22 giugno 2012
«Nel lavoro subordinato, il patto di prova tutela l'interesse di entrambe le parti del rapporto a sperimentarne la convenienza, dovendosi ritenere l'illegittimità del fatto ove la suddetta verifica sia già intervenuta, con esito positivo, per le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2168 del 30 gennaio 2013
«I comportamenti tenuti dal lavoratore nella vita privata ed estranei perciò all'esecuzione della prestazione lavorativa, se, in genere, sono irrilevanti, possono tuttavia costituire giusta causa di licenziamento allorché siano di natura tale da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3532 del 13 febbraio 2013
«Nell'ambito di un licenziamento per motivi disciplinari, il principio di immediatezza della contestazione, pur dovendo essere inteso in senso relativo, comporta che l'imprenditore porti a conoscenza del lavoratore i fatti contestati non appena...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3397 del 23 gennaio 2013
«Anche l'imputato o indagato in procedimento connesso a quello in relazione al quale è stato disposto il sequestro preventivo può essere legittimato a proporre istanza di riesame a norma dell'art. 322 c.p.p., purché vanti un interesse concreto ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4378 del 20 marzo 2012
«In tema di esecuzione forzata, gli arredi e le suppellettili di un immobile non costituiscono di norma pertinenze dello stesso e non sono, perciò, ricompresi nel pignoramento di quest'ultimo.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8348 del 5 aprile 2013
«Il diritto al risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli e derivante da fatto illecito considerato dalla legge come reato, nel caso di costituzione di parte civile nel processo penale e di estinzione del reato per morte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7127 del 21 marzo 2013
«Gli interessi di mora dovuti per il ritardato pagamento di una pena pecuniaria costituiscono l'oggetto di un'obbligazione autonoma da quella principale, soggetta alla prescrizione quinquennale ai sensi dell'art. 2948, n. 4, c.c.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 883 del 1 aprile 1998
«Le norme riguardanti la presentazione o spedizione dell'impugnazione prevedono, a pena di inammissibilità, forme particolari, atte a garantire non solo la ricezione, ma anche e soprattutto l'autenticità e la provenienza, per cui è inammissibile il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1452 del 8 luglio 1993
«In tema di riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva, nel caso in cui le parti, avvalendosi della facoltà di cui all'art. 309, nono comma, c.p.p., adducano nel corso dell'udienza elementi nuovi a sostegno delle proprie...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 16 febbraio 1995
«A norma dell'art. 311, comma primo, c.p.p., è soggetta a ricorso per cassazione la decisione sulla richiesta di riesame, mentre non è prevista l'impugnazione separata di eventuali provvedimenti interlocutori emessi prima della decisione conclusiva...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4878 del 30 luglio 1997
«Nei procedimenti camerali disciplinati dall'art. 127 c.p.p. (fra i quali rientra, per il richiamo contenuto nell'art. 310, comma primo, c.p.p., quello avente ad oggetto l'appello avverso ordinanze in materia cautelare), il mancato avviso, al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1990 del 17 luglio 1997
«L'opposizione al decreto penale di condanna ha natura di impugnazione e perciò per la sua presentazione sono adottabili tutte le forme previste dagli artt. 582 e 583 c.p.p., tra cui la presentazione per mezzo di incaricato. (Nell'affermare il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1581 del 14 gennaio 2008
«L'interrogatorio reso nell'udienza di convalida dall'arrestato non rientra tra gli atti di cui deve essere disposta la trasmissione al Tribunale del Riesame, pena la perdita di efficacia della misura cautelare emessa all'esito della procedura di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3310 del 21 novembre 1996
«Avendo l'art. 16 della legge 8 agosto 1995, n. 332 trasformato da «meramente ordinatorio» a «perentorio» il termine previsto per la trasmissione degli atti da parte del pubblico ministero (art. 309, commi quinto e decimo c.p.p.) — i decreti...»