-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30207 del 30 agosto 2002
«Il termine di cinque giorni entro il quale, ai sensi dell'art. 309, comma 5, c.p.p., deve provvedersi alla trasmissione degli atti al tribunale del riesame da parte dell'autorità giudiziaria procedente è da ritenere soggetto alla regola generale...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4636 del 12 gennaio 2000
«Qualora la richiesta di riesame venga presentata, ai sensi dell'art. 582, comma 2, c.p.p., nella cancelleria della pretura (ora tribunale) del luogo in cui il richiedente o il suo difensore si trovano, il termine di cinque giorni previsto...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7399 del 18 febbraio 1999
«In tema di riesame di provvedimento di sequestro, poiché il Tribunale ha il potere di procedere ad una diversa qualificazione giuridica del fatto sottoposto alla sua cognizione (anche attribuendogli, se del caso, diverso nomen iuris), esso può...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1633 del 2 luglio 1993
«Le nuove acquisizioni probatorie, di cui il tribunale del riesame può tener conto ai sensi dell'art. 309, nono comma, c.p.p., possono essere successive non solo a quelle sulla cui base è stata fondata la richiesta della misura cautelare da parte...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4878 del 30 luglio 1997
«Nei procedimenti camerali disciplinati dall'art. 127 c.p.p. (fra i quali rientra, per il richiamo contenuto nell'art. 310, comma primo, c.p.p., quello avente ad oggetto l'appello avverso ordinanze in materia cautelare), il mancato avviso, al...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6104 del 15 febbraio 2001
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame, da parte del P.M. quale autorità procedente, dei decreti autorizzativi all'effettuazione di intercettazioni di comunicazioni, non può essere sanata mediante la produzione di detti decreti, a...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3598 del 18 dicembre 2000
«In tema di riesame delle misure cautelari personali, nel caso in cui l'ordinanza applicativa della misura sia adottata dal giudice del dibattimento è fatto comunque obbligo all'autorità procedente di trasmettere al tribunale del riesame, nei...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 454 del 29 marzo 2000
«Qualora, in sede di procedimento de libertate non sia stata dedotta dall'interessato la questione relativa all'inosservanza del termine di cui all'art. 309, comma quinto, c.p.p., sul punto non si forma il giudicato cautelare, di guisa che la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2756 del 9 ottobre 1999
«In tema di procedimento di riesame, il termine di cinque giorni entro il quale l'autorità giudiziaria procedente deve trasmettere, a pena di inefficacia della misura, gli atti previsti dal quinto comma dell'art. 309 c.p.p. al tribunale della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1720 del 5 agosto 1999
«L'inosservanza dei termini stabiliti per lo svolgimento e la conclusione del procedimento di riesame, se non dedotta o rilevata prima che la decisione adottata all'esito di detto procedimento sia divenuta definitiva, non può essere più dedotta o...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1100 del 12 aprile 1999
«Nei procedimenti con più imputati, la disposizione di cui al quinto comma dell'art. 309, comma quinto, c.p.p. in tema di trasmissione degli atti al tribunale del riesame deve ritenersi osservata allorché gli atti siano stati trasmessi allo stesso...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4783 del 25 ottobre 2000
«La caducazione di un atto giurisdizionale per vizio di forma non comporta l'impossibilità di utilizzare il contenuto del suddetto atto in altro provvedimento, onde deve ritenersi legittima l'utilizzazione, in un'ordinanza applicativa di misura...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 678 del 16 marzo 1992
«Non è consentita alcuna dilazione del termine perentorio stabilito dall'art. 309 comma 9 c.p.p. per la decisione del tribunale al di fuori dei casi tassativamente indicati nell'art. 101 delle norme di attuazione che, costituendo eccezione alla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3568 del 13 agosto 1998
«In tema di riesame dei provvedimenti cautelari personali, non si ha perdita di efficacia dell'ordinanza che dispone la misura coercitiva allorché l'arrivo degli atti al tribunale del riesame avvenga entro il quinto giorno da quello di ricevimento...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3392 del 26 giugno 1998
«In tema di riesame di misure cautelari reali, la sanzione della perdita di efficacia dell'ordinanza che dispone la misura coercitiva consegue solo alla mancata decisione nel termine di dieci giorni, e non anche alla mancata trasmissione degli atti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2076 del 4 giugno 1998
«In tema di trasmissione degli atti al tribunale del riesame, il dovere di comunicazione degli elementi su cui è fondata la misura può ritenersi soddisfatto nel caso in cui l'autorità procedente abbia tempestivamente segnalato che tutti gli atti...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1575 del 11 febbraio 1998
«Costituisce atto pubblico la lettera con la quale il sindaco risponde ad una formale richiesta di informazioni rivolta all'ufficio comunale, quando essa comporti una attività valutativa e ricognitiva da parte del pubblico ufficiale redigente....»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2393 del 30 dicembre 1997
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame, da parte dell'autorità giudiziaria procedente, nel termine di cui al comma quinto dell'art. 309 c.p.p., dell'ordinanza applicativa della custodia cautelare non comporta la perdita di efficacia...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 588 del 7 marzo 1996
«In tema di riesame, l'effetto caducatorio della misura cautelare che, in base al combinato disposto del quinto e del decimo comma dell'art. 309 c.p.p., quali novellati dall'art. 16 della L. 8 agosto 1995 n. 332, deriva dalla mancata trasmissione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2221 del 10 maggio 2000
«Nel procedimento di riesame delle misure di cautela personale, una volta perfezionatasi la ricezione degli atti da parte del tribunale nel termine di cinque giorni stabilito dall'art. 309, comma quinto, c.p.p., la decisione deve intervenire...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2119 del 9 ottobre 1998
«L'art. 302 c.p.p. fissa la regola secondo cui in tutti i casi di sopravvenuta inefficacia della misura cautelare per motivi formali (come nelle ipotesi di mancato interrogatorio di cui all'art. 294 c.p.p., o di mancata adozione della decisione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3047 del 8 luglio 1998
«La sanzione di inefficacia del provvedimento coercitivo, a causa dell'omessa trasmissione degli atti — ivi compresi quelli sopravvenuti a favore dell'indagato — da parte dell'autorità giudiziaria procedente non oltre il quinto giorno dall'avviso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3861 del 17 dicembre 1999
«Poiché non può essere disposta una misura restrittiva nei confronti di una persona già in stato di custodia cautelare per lo stesso fatto, la possibilità di applicare nuovamente detta misura divenuta inefficace per motivi di forma (ex art. 309,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 536 del 29 marzo 1994
«In tema di applicazione di misure cautelari reali il principio del ne bis in idem è operante esclusivamente nel caso in cui la caducazione del precedente provvedimento sia dipesa dalla insussistenza delle condizioni normative richieste per...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5843 del 11 maggio 2000
«Il giudice richiesto dal pubblico ministero di emettere una nuova misura cautelare a seguito della declaratoria di inefficacia della precedente, deve nuovamente procedere al vaglio della sussistenza, al momento della decisione, del grave quadro...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3871 del 12 ottobre 1996
«In tema di appello avverso le misure cautelari personali l'obbligo di dare immediato avviso all'autorità procedente sussiste anche quando gli atti pervengano al tribunale del riesame da altra autorità (nel caso di specie dalla Corte di cassazione,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4639 del 2 dicembre 1999
«Poiché le impugnazioni avverso i provvedimenti in materia di libertà personale non hanno di regola effetto sospensivo (artt. 588, comma 2, e 310, comma 3, c.p.p.) deve considerarsi legittimamente adottata l'ordinanza de libertate emessa dal...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3638 del 25 agosto 1997
«L'art. 89, comma 4, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, nel prevedere la inapplicabilità delle disposizioni di favore di cui ai precedenti commi 1 e 2 (divieto di custodia cautelare ed obbligo di revoca della medesima nei confronti di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1835 del 29 agosto 1995
«Quando il Gip, ritenuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, abbia respinto la richiesta dal pubblico ministero di applicazione di una misura cautelare personale per assenza di esigenze cautelari e il P.M. abbia proposto appello su...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6592 del 11 febbraio 2013
«L'appello del P.M., ex art. 310 cod. proc. pen., avverso ordinanza cautelare, i cui motivi siano riferiti al solo punto dell'adeguatezza della misura emessa, non attribuisce al tribunale del riesame la cognizione anche sui punti della gravità...»