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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26266 del 26 maggio 2022
«In tema di adescamento di minorenni, la sussistenza del dolo specifico, ove consistente nello scopo di commettere il reato di detenzione di materiale pornografico di cui all'art. 600-quater cod. pen., deve essere necessariamente desunta facendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20365 del 27 gennaio 2023
«Integra il reato di tentata violenza privata la condotta del pubblico ministero volta a costringere il soggetto escusso ai sensi dell'art. 362 cod. proc. pen., quale persona informata sui fatti, a rendere dichiarazioni su indagini in corso,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33703 del 17 marzo 2021
«Per la sussistenza del delitto previsto dall'art. 611 cod. pen. è sufficiente che la violenza o la minaccia sia idonea, nel momento in cui viene esercitata, a determinare altri a commettere un fatto costituente reato, non essendo necessario che il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15441 del 12 novembre 2021
«Il delitto di violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e quello di estorsione possono concorrere, in quanto non sono in rapporto di specialità, essendo diverse le condotte finalistiche e i beni tutelati.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15883 del 16 marzo 2022
«In tema di rapporti fra il delitto di maltrattamenti in famiglia e quello di atti persecutori, il divieto di interpretazione analogica delle norme incriminatrici impone di intendere i concetti di "famiglia" e di "convivenza" di cui all'art. 572...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15734 del 13 gennaio 2023
«Integra il delitto di atti persecutori la condotta di chi cagiona lesioni personali volontarie a danno della persona offesa, trattandosi di una modalità di consumazione del reato che rientra nella nozione di molestia, in quanto concretizza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21641 del 2 marzo 2023
«In tema di atti persecutori, ai fini della configurabilità della circostanza aggravante di cui all'art. 612-bis, comma secondo, cod. pen., la "relazione affettiva" tra autore del reato e persona offesa, pur se non intesa necessariamente soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39688 del 28 giugno 2023
«In tema di reati contro la persona, il delitto di omicidio commesso da chi abbia perpetrato atti persecutori nei confronti della stessa persona offesa assorbe, ai sensi dell'art. 84, comma primo, cod. pen., il delitto di cui all'art. 612-bis cod....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14927 del 22 febbraio 2023
«Il delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, che ha natura di reato istantaneo, si perfeziona nel momento in cui avviene il primo invio a un destinatario, indipendentemente dal rapporto esistente tra quest'ultimo e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47079 del 8 luglio 2019
«Il delitto di tortura è stato configurato dal legislatore come reato eventualmente abituale, potendo essere integrato da più condotte violente, gravemente minatorie o crudeli, reiterate nel tempo, oppure da un unico atto lesivo dell'incolumità o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4755 del 15 ottobre 2019
«In tema di tortura, anche quando il reato assuma forma abituale, per l'integrazione dell'elemento soggettivo non è richiesto un dolo unitario, consistente nella rappresentazione e deliberazione iniziali del complesso delle condotte da realizzare,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8120 del 12 gennaio 2023
«In tema di violazione di domicilio aggravato da violenza sulle cose, divenuto procedibile a querela a seguito delle modifiche di cui al d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, l'intervenuto decesso della persona offesa, non in conseguenza del reato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23049 del 23 marzo 2021
«Integra il reato previsto dall'art. 616 cod. pen. la sottrazione o distrazione, al fine di prenderne visione, ovvero la distruzione o la soppressione, di un atto giudiziario inviato per la notifica ad altri, rientrando tale comunicazione nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46063 del 24 ottobre 2022
«In tema di rivelazione dell'altrui corrispondenza, il nocumento, che costituisce condizione obiettiva di punibilità del reato, è integrato da qualsiasi pregiudizio o pericolo di pregiudizio giuridicamente apprezzabile, anche di natura non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11965 del 30 gennaio 2018
«Non configura il reato di rivelazione, mediante mezzi di informazione al pubblico, del contenuto di una conversazione telefonica fraudolentemente intercettata (art. 617c.p. art. 617 - Cognizione, interruzione o impedimento illeciti di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25821 del 30 gennaio 2018
«In tema di delitti contro l'inviolabilità dei segreti, integra il reato di cui all'art. 617 cod. pen., la condotta di presa di cognizione delle conversazioni radio tra le pattuglie dei carabinieri in servizio, utilizzando un apparecchio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29091 del 30 gennaio 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di interruzione di comunicazioni informatiche (art. 617 quater, comma primo, seconda parte), non è necessario l'uso di mezzi fraudolenti, essendo tale requisito riferibile esclusivamente alla condotta di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3236 del 22 novembre 2019
«L'installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quinquies cod. pen.) è un reato di pericolo concreto, per la cui configurazione è necessario accertare la idoneità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4059 del 18 dicembre 2015
«Il reato di installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617 quinquies cod. pen.) è assorbito dal reato di intercettazione, impedimento o interruzione illecita di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39768 del 29 maggio 2017
«La fattispecie incriminatrice di cui all'art. 617-sexies cod. pen. configura un peculiare reato di falso che si caratterizza per il dolo specifico del fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio, non necessariamente patrimoniale, o di arrecare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29832 del 13 marzo 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di distruzione di corrispondenza (nella specie commesso da addetto al servizio postale), deve considerarsi "corrispondenza" anche quella costituita da stampe inviate per posta, non in busta chiusa, a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34913 del 7 marzo 2016
«In tema di rivelazione di segreto professionale (art. 622 cod. pen.), il pericolo di nocumento, inteso come pregiudizio reale di qualunque natura, purché giuridicamente apprezzabile, costituisce condizione obiettiva di punibilità del reato che non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3000 del 22 settembre 2020
«E' configurabile il concorso formale tra il reato di appropriazione indebita e quello, avente diversa oggettività giuridica, di rivelazione di segreti industriali, quando le informazioni tutelate da privativa illegittimamente acquisite abbiano una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16975 del 11 febbraio 2020
«In tema di rivelazione di segreti scientifici o commerciali, la nozione di "segreti commerciali", oggetto del reato di cui all'art. 623 cod. pen., come modificato dall'art. 9, comma 2, d.lgs. 11 maggio 2018, n. 63, non è assimilabile a quella, pur...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3061 del 14 dicembre 2010
«Integra il reato di installazione di apparecchiature atte a intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche (art. 617 bis e 623 bis cod. pen.), la condotta di colui che installi una telecamera - occultandola...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29515 del 17 giugno 2008
«La messa in opera di un apparecchio radioricevente atto a captare le trasmissioni operative delle forze dell'ordine integra il reato di installazione di apparecchiature al fine di intercettare comunicazioni a distanza, previsto dagli artt. 617 bis...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9963 del 18 novembre 2022
«In tema di furto di energia elettrica in utenza domestica, la circostanza attenuante del danno di speciale tenuità non può, di regola, essere concessa, poiché l'illecita appropriazione avviene con flusso continuo e la consumazione del reato deve...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41570 del 25 maggio 2023
«Nel delitto di furto, il fine di profitto che integra il dolo specifico del reato va inteso come qualunque vantaggio anche di natura non patrimoniale perseguito dall'autore.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15639 del 23 marzo 2022
«In tema di furto in abitazione, ai fini della sussistenza dell'elemento psicologico del reato è sufficiente che il soggetto agente si rappresenti il luogo in cui si introduce come privata dimora, ossia come luogo idoneo a consentire lo svolgimento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27678 del 23 giugno 2022
«Ai fini della configurabilità del reato previsto all'art. 624-bis cod. pen., integra la nozione di privata dimora l'immobile che, seppure non abitato, debba ritenersi non abbandonato.»