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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44859 del 17 ottobre 2019
«È inammissibile l'appello incidentale proposto dall'imputato qualora il pubblico ministero o la parte civile non abbiano presentato, nei suoi confronti, appello in via principale, poiché lo stesso è previsto dalla legge come impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2478 del 30 ottobre 2019
«L'appello principale, ritenuto inammissibile per tardività, non può essere considerato nel giudizio di impugnazione come appello incidentale, in quanto quest'ultimo costituisce un tipo speciale di appello soggetto ad autonoma disciplina e non può,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46432 del 21 settembre 2018
«Incorre nel vizio di motivazione e nella violazione degli artt. 53 e 58 della legge 24 novembre 1981, n. 689, il giudice di secondo grado che, investito di motivi d'appello con i quali si chiede la conversione della pena detentiva breve in pena...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25163 del 6 febbraio 2019
«Nel procedimento "de libertate", la diversa qualificazione giuridica operata dal tribunale del riesame, che, confermando il provvedimento impugnato, abbia escluso la riconducibilità dei fatti alle ipotesi criminose ricomprese nell'art. 51, comma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 29538 del 28 maggio 2019
«Il mancato esercizio del potere-dovere del giudice di appello di applicare di ufficio i benefici di legge e una o più circostanze attenuanti, non accompagnato da alcuna motivazione, non può costituire motivo di ricorso per cassazione per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10085 del 21 novembre 2019
«Il mancato esercizio del potere-dovere del giudice di appello di applicare d'ufficio una o più circostanze attenuanti, non accompagnato da alcuna motivazione, non può costituire motivo di ricorso in cassazione per violazione di legge o difetto di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7333 del 13 novembre 2018
«In tema di "patteggiamento in appello" ex art. 599-bis cod. proc. pen., introdotto dall'art. 1, comma 56, della legge 23 giugno 2017, n. 103, è inammissibile il ricorso per cassazione proposto in relazione alla misura della pena concordata (nella...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16195 del 22 gennaio 2019
«In tema di "patteggiamento in appello", come reintrodotto ad opera dell'art. 1, comma 56, della legge 23 giugno 2017, n. 103, qualora il giudice di appello ritenga di non accogliere la richiesta concordata delle parti sulla misura della pena, con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22002 del 10 aprile 2019
«In tema di concordato in appello, è ammissibile il ricorso in cassazione avverso la sentenza emessa ex art. 599-bis cod. proc. pen. che deduca motivi relativi alla formazione della volontà della parte di accedere al concordato, al consenso del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26904 del 15 maggio 2019
«Non sussiste alcuna causa di incompatibilità al giudizio nei confronti del giudice di appello che rigetti la richiesta di pena patteggiata, formulata congiuntamente dall'imputato e dal pubblico ministero, ai sensi dell'art. 599-bis, commi 1 e 3,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31247 del 21 maggio 2019
«In materia di impugnazioni, il concordato tra le parti sui motivi d'appello di cui all'art. 599-bis cod. proc. pen., reintrodotto dalla legge 23 giugno 2017, n. 103, non è vincolante per il giudice, il quale è sempre tenuto ad esercitare il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27626 del 23 maggio 2019
«L'istituto del concordato in appello previsto dall'art. 599-bis cod. proc. pen., reintrodotto dalla legge 23 giugno 2017, n. 103, ha natura processuale, con la conseguenza che, in assenza di una norma transitoria, la sua applicazione a fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16765 del 18 novembre 2019
«In tema di concordato in appello, è inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza ex art. 599-bis cod. proc. pen. che deduca la invalidità del consenso espresso, per effetto di una modifica legislativa sopravvenuta, peggiorativa del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3012 del 23 ottobre 2009
«È inoppugnabile, per assenza di una previsione di legge in tal senso, l'ordinanza con cui il giudice di appello rigetta la richiesta dell'imputato intesa ad ottenere, ai sensi dell'art. 600, comma terzo, cod. proc. pen., la sospensione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44603 del 3 ottobre 2013
«E inoppugnabile, per assenza di una previsione di legge in tal senso, l'ordinanza con cui il giudice di appello rigetta la richiesta dell'imputato di sospensione, ai sensi dell'art. 600, comma terzo, cod. proc. pen., dell'esecuzione della condanna...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40427 del 20 giugno 2019
«Non è viziato da nullità il decreto di citazione per il giudizio d'appello che rechi un duplice avvertimento in ordine alle conseguenze della mancata comparizione dell'imputato, richiamando sia la disciplina in tema di contumacia, sia quella,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32854 del 15 aprile 2019
«Il giudice di appello che riformi, anche su impugnazione della sola parte civile e ai soli effetti civili, la sentenza assolutoria di primo grado sulla base di un diverso apprezzamento dell'attendibilità di una prova dichiarativa ritenuta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15259 del 18 febbraio 2020
«Il giudice di appello che riformi, anche su impugnazione della sola parte civile e ai soli effetti civili, la sentenza assolutoria di primo grado sulla base di un diverso apprezzamento dell'attendibilità di una prova dichiarativa ritenuta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26217 del 13 luglio 2020
«Il rilievo, in sede di legittimità, della sopravvenuta estinzione del reato per prescrizione unitamente ad un vizio di motivazione della sentenza impugnata in ordine alla responsabilità dell'imputato, comporta l'annullamento senza rinvio della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15534 del 24 marzo 2009
«In tema di revisione, l'ammissibilità della richiesta è oggetto d'esame per ragioni di economia processuale, nella fase preparatoria e rescindente, che è diretta a verificare che tale mezzo straordinario di impugnazione sia proposto nei casi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12955 del 12 febbraio 2016
«Il mutamento di giurisprudenza, intervenuto con decisione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, integra un nuovo elemento di diritto idoneo a legittimare la riproposizione, in sede esecutiva, della richiesta di rideterminazione della pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17964 del 30 marzo 2004
«Il giudice dell'esecuzione non può applicare al condannato sottoposto a misure alternative alla detenzione le pene sostitutive previste dalla Legge n. 689 del 1981 in quanto esse sono di competenza esclusiva del giudice di cognizione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9456 del 25 febbraio 2005
«Il principio di legalità della pena e quello di applicazione, in caso di successione di leggi penali, della legge più favorevole, operano anche con riguardo alle pene accessorie, per cui anche l'eventuale applicazione illegale di tali pene...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3029 del 27 novembre 2019
«È inammissibile, per carenza d'interesse, il ricorso per cassazione avverso la sentenza di non luogo a procedere per difetto di imputabilità proposto dall'esercente la potestà genitoriale nell'interesse di minore infraquattordicenne per erronea...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16118 del 14 febbraio 2019
«È inammissibile, per carenza d'interesse, il ricorso per cassazione avverso la sentenza di non luogo a procedere per difetto di imputabilità proposto dall'imputato infraquattordicenne per erronea applicazione della legge e vizio di motivazione in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22066 del 2 marzo 2021
«In tema di recidiva aggravata, l'aumento di pena, previsto al massimo "sino alla metà", non può essere determinato in misura inferiore ad un terzo. (In motivazione la Corte ha precisato che una diversa interpretazione, da un lato, rende...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19585 del 22 giugno 2020
«L'art. 58-quater, comma 7-bis, ord. pen., che vieta la concessione più di una volta dell'affidamento in prova, della detenzione domiciliare e della semilibertà al condannato cui sia stata applicata la recidiva prevista dall'art. 99, comma 4, cod....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9744 del 16 gennaio 2020
«Ai fini dell'integrazione della recidiva specifica ex art. 99, comma secondo, n. 1, cod. pen., nel caso di imputato di delitto non colposo aggravato ai sensi dell'art. 7, legge 12 luglio 1991, n. 203 (ora art. 416-bis.1 cod. pen.), già condannato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 52301 del 14 luglio 2016
«In tema di presupposti per l'applicazione di misure coercitive personali, il concetto di "reati della stessa specie" di cui all'art. 274, comma primo, lett. c), cod. proc. pen. deve riferirsi non solo a reati che offendono il medesimo bene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7188 del 10 dicembre 2020
«La circostanza attenuante della partecipazione di minima importanza non è compatibile con i reati associativi.»