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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2199 del 30 luglio 1998
«Non sussiste incompatibilità a partecipare al giudizio direttissimo del giudice che abbia convalidato l'arresto ed applicato una misura cautelare nei confronti dell'imputato. Infatti, secondo il codice di rito, lo stesso giudice che ha proceduto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24793 del 6 giugno 2003
«Ai sensi dell'art. 454, comma 2, c.p.p. il pubblico ministero che richiede il giudizio immediato ha l'obbligo di trasmettere al giudice tutti gli atti relativi al procedimento senza poter operare alcuna selezione di sorta, ma tale obbligo non può...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39179 del 5 novembre 2001
«La mancata indicazione, nell'atto di opposizione a decreto penale di tutti gli elementi previsti dall'art. 461 c.p.p. non ne determina la inammissibilità, atteso che l'atto in questione non è a forma vincolata e gli elementi indicati nel citato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1372 del 4 luglio 1997
«L'atto di opposizione a decreto penale di condanna non è a forma vincolata, sicché l'indicazione in esso di tutti gli elementi previsti dall'art. 461 c.p.p. (estremi del decreto impugnato, data, giudice che lo ha emesso) non è richiesta a pena di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49587 del 5 luglio 2001
«Il vizio di mancata assunzione di prova decisiva è configurabile solo allorché la denegata prova, confrontata con le ragioni addotte a sostegno della decisione, sia di tal natura da poter determinare una diversa conclusione del processo, ma non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8915 del 2 ottobre 1997
«Nel caso in cui il dibattimento sia rinviato a causa dell'adesione del difensore d'ufficio dell'imputato allo sciopero della categoria, tale attività di rinvio del dibattimento de plano deve assolutamente precedere la dichiarazione di contumacia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 744 del 6 marzo 2000
«La rinuncia a comparire all'udienza da parte del detenuto produce i suoi effetti non solo per l'udienza in relazione alla quale essa è formulata, ma anche per quelle successive, fissate a seguito di rinvio a udienza fissa, fino a quando questi non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34472 del 12 settembre 2007
«Nei procedimenti con udienza preliminare, la questione dell'incompetenza derivante da connessione, anche quando la connessione incida sulla competenza per materia affidando tutti i procedimenti connessi alla cognizione del giudice superiore, può...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7373 del 24 febbraio 2012
«Il divieto di porre al testimone domande suggestive si applica a tutti i soggetti che intervengono nell'esame, operando, ai sensi del comma secondo dell'art. 499 cod. proc. pen., per tutti costoro, il divieto di porre domande che possono nuocere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10109 del 10 novembre 1997
«In tema di istruzione dibattimentale, all'ammissione di una prova nuova, ai sensi dell'art. 507 c.p.p., il giudice non può non fare seguire l'ammissione anche delle eventuali prove contrarie, sicché la istanza di ammissione delle eventuali prove...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10015 del 10 novembre 1997
«Il potere di ammissione di ufficio di nuove prove, ex art. 507 c.p.p., deve essere esercitato quando risulti assolutamente necessario integrare la prova in relazione alle esigenze di ricerca della verità, ed il carattere della novità, secondo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12496 del 4 novembre 1999
«Il controllo della logicità della motivazione va esercitato sulla coordinazione delle proposizioni e dei passaggi attraverso i quali si sviluppa il tessuto argomentativo del provvedimento impugnato, senza la possibilità di verificare se i...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27918 del 14 luglio 2011
«Ai fini dell'acquisizione mediante lettura dibattimentale, ex art. 512 bis c.p.p., delle dichiarazioni rese, nel corso delle indagini, da persona residente all'estero, è necessario preliminarmente accertare l'effettiva e valida citazione del teste...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12940 del 12 aprile 2006
«A seguito delle modifiche introdotte con l'art. 43 della legge n. 479 del 1999 all'art. 512 bis c.p.p. è necessario che il P.M., a sostegno della richiesta di lettura in dibattimento delle dichiarazioni rese da persona residente all'estero,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4265 del 7 aprile 1998
«In tema di istruzione dibattimentale, le disposizioni di cui all'art. 6, L. 7 agosto 1997, n. 267, che contengono la disciplina transitoria della nuova normativa posta dall'art. 513, c.p.p., in ordine alla lettura delle dichiarazioni rese...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7583 del 11 giugno 1999
«In tema di bancarotta fraudolenta, concorrono alla consumazione del delitto tutti coloro che abbiano, con la loro attività, apportato un concreto contributo causale alla produzione del dissesto dell'azienda; pertanto, pur rappresentando la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9812 del 13 settembre 1994
«Nei procedimenti per reati colposi, l'affermazione di responsabilità per un'ipotesi di colpa non menzionata nel capo di imputazione rientra pur sempre nella generica contestazione di colpa e, pertanto, lasciando inalterato il fatto storico, non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7598 del 11 giugno 1999
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 217 comma primo n. 4 legge fallimentare, per violazione del diritto di difesa, sancito dall'art. 24 della Costituzione, sotto il profilo della mancanza di tipicità dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3043 del 11 giugno 1999
«L'art. 521, comma 3, c.p.p., secondo cui il giudice dispone con ordinanza la trasmissione degli atti all'ufficio requirente ove il pubblico ministero abbia effettuato una nuova contestazione fuori dei casi previsti degli artt. 516, 517 e 518,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34655 del 28 settembre 2005
«Ai fini della preclusione connessa al principio ne bis in idem, l'identità del fatto sussiste quando vi sia corrispondenza storico-naturalistica nella configurazione del reato, considerato in tutti i suoi elementi costitutivi (condotta, evento,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 444 del 9 gennaio 2004
«In tema di spese processuali penali, è priva di fondamento normativo la richiesta, formulata dall'interessato in esito al procedimento di esecuzione conclusosi con l'accoglimento dell'opposizione, di veder condannato lo Stato alla rifusione in suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8090 del 3 aprile 2013
«Ai sensi degli artt. 1 e 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 (applicabile "ratione temporis") l'azione diretta, spettante al danneggiato da un sinistro stradale nei confronti dell'assicuratore del responsabile, è ammessa anche per i sinistri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6026 del 13 giugno 1996
«L'intera attività di collaudo di un'opera pubblica e quindi l'operato di tutti i soggetti che la esplicano — e non soltanto quello del ministro che la conclude — ha il fine di verificare e di certificare l'esatta esecuzione dell'opera in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5709 del 23 marzo 2004
«Le disposizioni del D.L. 23 dicembre 1976, n. 857, convertito in legge 26 febbraio 1977, n. 39, nella parte in cui, modificando gli artt. 1 e 4 della legge 24 dicembre 1969, n. 990, estendono a tutti i veicoli, destinati al trasporto di persone,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3772 del 31 marzo 1994
«Ai fini dell'assolvimento dell'obbligo della motivazione in ordine al diniego della concessione delle attenuanti generiche, il giudice non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi prospettati dall'imputato, essendo sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7767 del 24 luglio 1991
«L'onere di motivare la sentenza non equivale ad obbligo del giudice di convincere tutti i destinatari della motivazione. Ciò che rileva è l'esistenza di un apparato argomentativo, cui non si possa imputare violazione di principi di diritto o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6992 del 16 giugno 1992
«È perfettamente legittima la valutazione frazionata delle dichiarazioni accusatorie provenienti da taluno dei soggetti indicati ai commi terzo e quarto dell'art. 192 c.p.p., con attribuzione, quindi, di piena attendibilità e valenza probatoria a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35402 del 10 settembre 2003
«Ai fini della decorrenza del termine di impugnazione della sentenza contumaciale, la notificazione dell'avviso di deposito con l'estratto della sentenza all'imputato contumace non può essere sostituita da altro atto equipollente, anche se ne...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3355 del 2 febbraio 2005
«In tema di capacità del giudice, in caso di assenza o mancanza del giudice professionale, i giudici onorari, in base all'art. 43 bis ord. giud., possono trattare tutti i processi di cui all'art. 550 c.p.p., senza alcuna distinzione tra fase di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23958 del 25 maggio 2004
«È abnorme, in quanto incompatibile con i principi generali dell'ordinamento e causa di una stasi del procedimento non altrimenti superabile se non con la risoluzione del conflitto, l'ordinanza del Tribunale monocratico che, investito della...»