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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 711 del 22 marzo 1999
«In tema di impugnazione dei provvedimenti cautelari reali, il difensore di colui che, essendo estraneo al procedimento principale, voglia far valere il suo diritto alla restituzione della cosa sequestrata, necessita, ai fini del conferimento della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2314 del 16 giugno 1994
«L'art. 583 c.p.p. non trova applicazione nel procedimento di riesame delle misure cautelari reali, dal momento che il comma 1 dell'art. 324 stesso codice dispone che la richiesta di riesame è presentata nella cancelleria del tribunale competente,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3057 del 4 ottobre 1994
«È inammissibile il ricorso avverso l'ordine del tribunale — adottato nel provvedimento di rigetto dell'appello contro l'ordinanza del Gip in materia di sequestro preventivo — di trasmissione degli atti al procuratore della Repubblica, a norma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7034 del 11 giugno 1998
«In tema di elemento psicologico del reato di omissione di referto, la valutazione da parte dell'esercente la professione sanitaria della perseguibilità di ufficio del delitto ravvisabile nel caso a lui sottoposto non deve essere fatta in astratto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11984 del 22 dicembre 1997
«Il provvedimento che liquida somme a titolo di provvisionale alla parte civile non è ricorribile per cassazione, perché è insuscettibile di passaggio in giudicato e destinato a rimanere assorbito nella pronuncia definitiva sul risarcimento che,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23181 del 17 maggio 2004
«La qualificazione di un delitto come politico data dall'art. 8 c.p. va letta alla luce dell'art. 10 cost., secondo il quale l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale, tra le quali si pone in particolare la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26714 del 12 luglio 2002
«In tema di assunzione di sommarie informazioni, non sussiste l'obbligo per la polizia giudiziaria di procedere all'esame separato degli informatori, essendo rimessa alla sua libera iniziativa la scelta del modus operandi, per il buon esito delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11598 del 18 dicembre 1993
«In materia di tutela delle acque dall'inquinamento le operazioni di campionamento hanno natura amministrativa, sicché l'inosservanza delle prescrizioni e delle metodiche Irsa-Cnr, richiamati nella nota in calce alla legge del 10 maggio 1976 n. 319...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10525 del 17 ottobre 1991
«Gli accertamenti in materia di tutela delle acque sono di competenza della polizia giudiziaria, senza distinzioni settoriali e di specializzazione. Sicché polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale, vigili urbani possono...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11431 del 17 novembre 1994
«In tema di tutela delle acque dall'inquinamento, i processi verbali di prelevamento di campioni e quelli di analisi dei campioni stessi, essendo atti irripetibili compiuti dalla polizia giudiziaria (artt. 431, lettera b, c.p.p. e 223, comma 3,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 649 del 19 gennaio 1996
«L'inutilizzabilità dibattimentale delle dichiarazioni rese dall'arrestato alla polizia giudiziaria stabilita dall'art. 350 comma 7 (con la salvezza relativa alla possibilità di contestazioni) è determinata da specifiche finalità di tutela del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3258 del 22 gennaio 2013
«In tema di reati sessuali in danno di minori di età, benché la legge non imponga nella fase delle indagini preliminari alcun obbligo al pubblico ministero di affidare la consulenza personologica nelle forme dell'art. 360 c.p.p. ovvero di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«Ai fini della legge penale anche la Comunità economica europea (CEE), il cui strumento finanziario di attuazione della politica agricola è il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (Feoga), deve essere considerata come un ente pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25589 del 13 luglio 2005
«I verbali degli atti d'indagine trasmessi a sostegno di una richiesta di misura cautelare, seppure presentino cancellature di parti del loro contenuto, sono utilizzabili nei contenuti palesi anche nell'eventuale sede di riesame, non avendo il P.M....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1687 del 23 febbraio 1993
«L'esercizio dell'attività di prostituta non integra quel «grave impedimento» del teste che giustifica l'incidente probatorio, non rappresentando una condizione di «irreperibilità permanente». (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso, la S.C....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33180 del 2 agosto 2004
«n tema di incidente probatorio, è consentito al giudice che procede all'audizione di un minore infrasedicenne per reati in materia di prostituzione e violenza sessuale, disporre l'assunzione della testimonianza in forma scritta (con domande orali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4416 del 10 marzo 1995
«L'ordinanza del Gip che decide sulla richiesta del P.M. di proroga del termine delle indagini preliminari è inoppugnabile non essendo avverso la medesima esperibile neppure il ricorso per cassazione; il richiamo operato dall'art. 406 comma quinto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 13 dicembre 1992
«Il rinvio all'art. 127 c.p.p. operato in altre norme dello stesso codice con la formula «secondo le forme previste» o con altre equivalenti riguarda le regole di svolgimento dell'udienza camerale, ma non implica, di per sé, la ricezione completa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4698 del 23 aprile 1994
«Il decorso del termine per il compimento delle indagini comporta l'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti dopo la scadenza, ma non implica alcuna nullità. (Nella specie la Suprema Corte ha escluso la nullità del decreto di citazione,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10662 del 7 marzo 2003
«L'oggetto della tutela penalistica, del delitto di millantato credito, è esclusivamente il prestigio della pubblica amministrazione che pertanto è l'unica parte offesa, mentre colui che ha versato le somme di denaro al millantatore è semplice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1523 del 1 settembre 1999
«La persona offesa, cui deve essere eventualmente comunicata la richiesta di archiviazione della notitia criminis è soltanto il soggetto passivo del reato, che, nel reato monoffensivo, è individuabile sulla base dell'oggettività giuridica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2160 del 12 luglio 1997
«La ratio della norma che pone a carico della persona offesa dal reato l'onere di chiedere di essere informata dell'eventuale richiesta di archiviazione proposta dal pubblico ministero è solo quella di esonerare le procure da inutili adempimenti:...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1817 del 7 luglio 1995
«Il reato di omissione di atti di ufficio, punito dall'art. 328, comma 2, c.p. integra un delitto plurioffensivo, nel senso che lede, oltre all'interesse pubblico al buon andamento ed alla trasparenza della pubblica amministrazione, anche il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12303 del 28 marzo 2002
«La persona offesa, cui deve essere comunicata la richiesta di archiviazione della notitia criminis è, nel reato plurioffensivo anche la persona fisica sulla quale cade l'azione del colpevole, pur se l'incriminazione sia prevista a tutela di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2035 del 16 maggio 1995
«Quando il Gip non ritiene di accogliere la richiesta di archiviazione del P.M. deve necessariamente fissare l'udienza camerale prevista dall'art. 409 comma secondo c.p.p. e non può restituire de plano gli atti al P.M. con richiesta di formulazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28608 del 13 luglio 2001
«L'opposizione alla richiesta di archiviazione compete unicamente alla persona offesa, che deve essere identificata nel titolare del bene giuridico immediatamente leso dal reato. Ne consegue che, poiché l'elemento del danno è del tutto estraneo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 769 del 14 gennaio 2011
«Nei reati di cui all'art. 16 del D.L.vo n. 59 del 2005 (oggi art. 29 quattordecies del D.L.vo n. 152 del 2006) attinenti alla violazione della disciplina di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento, il bene giuridico tutelato è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 46982 del 25 ottobre 2007
«I delitti contro la fede pubblica tutelano direttamente non solo l'interesse pubblico alla genuinità materiale e alla veridicità ideologica di determinati atti, ma anche quello del soggetto privato sulla cui sfera giuridica l'atto sia destinato a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32363 del 30 settembre 2002
«La deroga alla sospensione dei termini processuali nel periodo feriale è prevista nell'interesse esclusivo dell'indagato (o dell'imputato) che si trovi in stato di custodia cautelare ed è preordinata alla rapida definizione del giudizio, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1998 del 29 agosto 1995
«Al privato danneggiato dal reato il codice di procedura penale assegna un potenziale ruolo processuale, con la possibilità di costituzione di parte civile, soltanto quando il procedimento sia pervenuto alla fase indicata dall'art. 79 c.p.p.,...»