-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43348 del 16 ottobre 2014
«Ricorre il dolo eventuale quando chi agisce si rappresenta come seriamente possibile, sebbene non certa, l'esistenza dei presupposti della condotta, ovvero il verificarsi dell'evento come conseguenza dell'azione e, pur di non rinunciare ad essa,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42973 del 7 novembre 2012
«Ricorre il dolo eventuale quando chi agisce si rappresenta come seriamente possibile (ma non come certa) l'esistenza di presupposti della condotta ovvero il verificarsi dell'evento come conseguenza dell'azione e, pur di non rinunciare all'azione e...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 385 del 14 gennaio 2000
«In tema di elemento psicologico del reato, il dolo alternativo sussiste se l'agente si rappresenta e vuole indifferentemente l'uno o l'altro degli eventi causalmente ricollegabili alla sua condotta cosciente e volontaria, sicché già al momento...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6880 del 9 giugno 1998
«L'azione posta in essere con accettazione del rischio dell'evento può implicare, per l'autore, un maggiore o minore grado di adesione della volontà, a seconda che egli consideri maggiore o minore la probabilità di verificazione dell'evento. Se...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6358 del 14 febbraio 1998
«Il dolo si configura nella forma eventuale quando il soggetto attivo, ponendo in essere una condotta diretta ad altri scopi, si rappresenta la concreta possibilità del verificarsi di ulteriori conseguenze della propria azione e, nonostante ciò,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7770 del 7 agosto 1996
«In tema di elemento soggettivo del reato, il cosiddetto dolo diretto non intenzionale ricorre ogni qual volta la realizzazione dell'evento si presenti all'agente come altamente probabile o certa conseguenza della sua azione, e si colloca tra la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 832 del 27 gennaio 1996
«Il dato differenziale tra dolo eventuale e colpa cosciente va rinvenuto nella previsione dell'evento. Questa, nel dolo eventuale, si propone non come incerta, ma come concretamente possibile e l'agente nella volizione dell'azione ne accetta il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4710 del 30 novembre 1994
«Vi è assoluta incompatibilità del dolo eventuale con la direzione univoca degli atti compiuti nel «tentativo», che presuppone il dolo diretto, come rappresentazione e volizione concrete di un solo evento, dal quale la legge fa dipendere...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11699 del 24 novembre 1994
«In tema di elemento psicologico del reato, ai fini della sussistenza del dolo eventuale, non è sufficiente la sola prevedibilità astratta dell'evento, ma occorre una previsione concreta, nel senso che l'agente deve rappresentarsi — come...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7472 del 1 luglio 1994
«In tema di elemento psicologico del reato, si ha dolo eventuale quando la volontà non si dirige direttamente verso l'evento (dolo diretto) ma questo è accettato come conseguenza accessoria della propria condotta. E l'evento deve ritenersi...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4821 del 28 aprile 1994
«L'intento scherzoso non è incompatibile con il dolo eventuale e l'azione commessa ioci causa deve reputarsi sorretta dal dolo allorché l'agente abbia previsto come probabile un determinato evento, accettandone il rischio della verificazione.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5342 del 26 maggio 1993
«Il dolo alternativo è compatibile con il delitto tentato, giacché in tale forma di dolo l'agente si rappresenta e vuole indifferentemente l'uno o l'altro dei due eventi casualmente ricollegabili alla sua condotta e alla sua cosciente volontà....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6921 del 11 giugno 1992
«Il dolo eventuale non è compatibile con il tentativo. Invero quando l'evento voluto non sia comunque realizzato - e quindi manchi la possibilità del collegamento ad un atteggiamento volitivo diverso dall'intenzionalità diretta - la valutazione del...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3428 del 25 marzo 1992
«Il dolo eventuale e il dolo alternativo sono due distinte forme di dolo: il primo è caratterizzato dal fatto che chi agisce non ha il proposito di cagionare l'evento delittuoso, ma si rappresenta la probabilità, od anche la semplice possibilità,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2269 del 2 marzo 1992
«Il dolo diretto si sostanzia nella coscienza e volontà di perseguire l'evento tipicizzato nella norma penale. Infatti il dolo diretto od intenzionale non è escluso dalla previsione dell'evento perseguito come meramente possibile, poiché...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1819 del 15 gennaio 2015
«La responsabilità colposa implica che la violazione della regola cautelare deve aver determinato la concretizzazione del rischio che detta regola mirava a prevenire, poiché alla colpa dell'agente va ricondotto non qualsiasi evento realizzatosi, ma...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49707 del 28 novembre 2014
«In tema di colpa, la valutazione in ordine alla prevedibilità dell'evento va compiuta avendo riguardo anche alla concreta capacità dell'agente di uniformarsi alla regola cautelare in ragione delle sue specifiche qualità personali, in relazione...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22249 del 29 maggio 2014
«In tema di reati colposi, la verifica in ordine alla "prevedibilità" dell'evento impone il vaglio delle possibili conseguenze di una determinata condotta commissiva od omissiva avendo presente il cosiddetto "modello d'agente" ossia il modello...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39157 del 23 settembre 2013
«In tema di responsabilità per colpa, il costruttore risponde per gli eventi dannosi causalmente ricollegabili alla costruzione del prodotto ove risulti privo dei necessari dispositivi o requisiti di sicurezza e sempre che l'utilizzatore non ne...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36400 del 5 settembre 2013
«In tema di colpa generica, l'individuazione della regola cautelare non scritta va effettuata provvedendo, prima, a rappresentare l'evento nei suoi elementi essenziali e, poi, a formulare l'interrogativo se tale evento fosse prevedibile ex ante ed...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30472 del 1 agosto 2011
«Il dolo eventuale presuppone che l'agente abbia superato il dubbio circa la possibilità che la condotta cagioni anche un evento non direttamente voluto, ed abbia tenuto la condotta anche a costo di cagionare quell'evento, accettandone quindi il...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8254 del 2 marzo 2011
«Nell'esercizio dell'attività medico-chirurgica, non può dirsi esclusa la responsabilità colposa del medico in riguardo all'evento lesivo occorso al paziente per il solo fatto che abbia rispettato le linee guida, comunque elaborate, avendo il...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2568 del 26 gennaio 2011
«Le norme di comportamento dettate dall'art. 143 Nuovo cod. strada sono volte inequivocabilmente a contrastare situazioni di pericolo conseguenti all'eventualità che altro veicolo invada la mezzeria non di sua pertinenza, sicché l'inosservanza...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16761 del 3 maggio 2010
«In tema di reati colposi, l'addebito soggettivo dell'evento richiede non soltanto che l'evento dannoso sia prevedibile, ma altresì che lo stesso sia evitabile dall'agente con l'adozione delle regole cautelari idonee a tal fine (cosiddetto...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11222 del 24 marzo 2010
«La cosiddetta colpa cosciente (aggravata dalla previsione dell'evento) consiste nella rappresentazione dell'evento come possibile risultato della condotta e nella previsione e prospettazione che esso non si verificherà, e si differenzia pertanto...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39882 del 23 ottobre 2008
«L'indizio ha valore probatorio se il dato di fatto di cui si compone è connotato dal requisito della certezza, che implica la verifica processuale della sua sussistenza.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25648 del 24 giugno 2008
«In tema di delitti colposi, l'essenza della condotta colposa va ravvisata nell'oggettivo contrasto tra la condotta concretamente tenuta dal soggetto agente e quella prescritta dall'ordinamento, sempre che risulti la prevedibilità dell'evento,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5117 del 1 febbraio 2008
«In tema di colpa, la prevedibilità dell'evento può riconnettersi anche solo alla possibilità che lo stesso si verifichi, purché tale possibilità riveli in maniera comunque concreta le potenzialità dannose della condotta dell'agente. In tal senso,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37606 del 12 ottobre 2007
«In tema di colpa specifica, nell'ipotesi della violazione di una norma cautelare c.d. «elastica» - che indica, cioè, un comportamento determinabile in base a circostanze contingenti - è comunque necessario che l'imputazione soggettiva dell'evento...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37473 del 2 ottobre 2003
«La colpa del medico, che è una delle cosiddette colpe speciali o professionali, proprie delle attività giuridicamente autorizzate perché socialmente utili anche se rischiose per loro natura, ha come caratteristica l'inosservanza di regole di...»