(massima n. 1)
In tema di elemento soggettivo del reato, il cosiddetto dolo diretto non intenzionale ricorre ogni qual volta la realizzazione dell'evento si presenti all'agente come altamente probabile o certa conseguenza della sua azione, e si colloca tra la forma meno intensa di dolo cosiddetto eventuale (che ricorre quando la realizzazione, non perseguita, del fatto, si presenta all'agente solo come possibile) e quella pił intensa di dolo cosiddetto intenzionale (che ricorre quando la realizzazione del fatto č addirittura lo scopo perseguito dall'agente). La forma del dolo diretto (non intenzionale) č pienamente compatibile con il tentativo.