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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2858 del 27 ottobre 2021
«In tema di giudizio immediato cd. ordinario, il requisito dell'evidenza della prova presuppone che l'indagato sia stato reso destinatario di integrale e compiuta contestazione dell'accusa e degli elementi a suo carico, così da consentirgli, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5678 del 31 ottobre 1996
«Nel procedimento di camera di consiglio disciplinato dall'art. 127 c.p.p., pur non prevedendosi espressamente l'obbligo di deposito dei relativi atti, prima dell'udienza di discussione (come invece previsto, ad esempio, dagli art. 309 comma 8, 416...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32413 del 24 settembre 2020
«In tema di reati fallimentari, è sufficiente ad integrare il dolo, in forma diretta o eventuale, dell'amministratore formale la generica consapevolezza, pur non riferita alle singole operazioni, delle attività illecite compiute dalla società per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42795 del 8 febbraio 2017
«In tema di violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, l'erronea opinione dell'imputato circa la necessità della prescritta autorizzazione preventiva per allontanarsi dal comune di residenza non si...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38829 del 22 giugno 2016
«In tema di reato di sottrazione del pagamento dell'accisa sugli oli minerali, costituisce errore di diritto, non scusabile, l'errore sulle disposizioni che regolano la natura e la composizione del prodotto energetico commercializzato, trattandosi...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37118 del 1 agosto 2019
«La scriminante putativa del consenso dell'avente diritto non è applicabile quando debba escludersi, in base alle circostanze del fatto, la ragionevole persuasione di operare con l'approvazione della persona che può validamente disporre del...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 33 del 19 febbraio 1999
«È costituzionalmente illegittimo, per violazione degli artt. 3 e 24 Cost., l'art. 4 della legge 30 luglio 1990 n. 217, comma 2, prima parte, (Istituzione del patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti), "nella parte in cui, per i consulenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9202 del 14 gennaio 2009
«La consultazione di documenti in aiuto della memoria alla quale il teste può essere autorizzato è un concetto non interpretabile in modo univoco, siccome correlato all'oggetto delle singole deposizioni rese negli specifici casi concreti, sicché,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35457 del 14 luglio 2010
«La nullità per la violazione del diritto di replica spettante all'imputato ed al difensore (art. 523, comma quinto, cod. proc. pen.), rientra tra le nullità relative prima della chiusura del dibattimento e va eccepita immediatamente. (Annulla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 155 del 29 settembre 2011
«Il diniego di termini a difesa, ovvero la concessione di termini ridotti rispetto a quelli previsti dall'art. 108, comma primo, cod. proc. pen., non possono dar luogo ad alcuna nullità quando la relativa richiesta non risponda ad alcuna reale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19947 del 5 maggio 2010
«Il principio del "ne bis in idem" europeo, sancito dall'art. 54 della Convenzione del 19 giugno 1990 di applicazione dell'Accordo di Schengen del 14 giugno 1985, ratificata e posta in esecuzione dall'Italia con L. 30 settembre 1993, n. 388, opera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 683 del 2 novembre 2004
«La prova testimoniale richiesta dal P.M. che abbia depositato la lista oltre il termine perentorio di sette giorni previsto dall'art. 468 c.p.p., è inammissibile se la difesa abbia ritualmente eccepito ai sensi dell'art. 493 c.p.p. la decadenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32706 del 3 luglio 2008
«In tema di reati sessuali, l'omessa contestazione formale della circostanza aggravante di cui all'art. 609 ter, ultimo comma, cod. pen. (fatto commesso su minori di anni dieci), non determina alcun pregiudizio del diritto di difesa dell'imputato,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45245 del 25 ottobre 2021
«L'art. 393-bis cod. pen. prevede una causa di giustificazione fondata sul diritto soggettivo del privato di reagire all'atto arbitrario del pubblico ufficiale, che è configurabile anche nella forma putativa di cui all'art. 59, comma quarto, cod....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25314 del 20 maggio 2021
«L'art. 393-bis cod. pen. prevede una causa di giustificazione fondata sul diritto soggettivo, costituzionalmente garantito, del privato di reagire all'atto arbitrario del pubblico agente, sicché è configurabile anche nella forma putativa di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25309 del 19 maggio 2021
«L'art. 393-bis cod. pen. prevede una causa di giustificazione fondata sul diritto soggettivo, costituzionalmente garantito, del privato di reagire all'atto arbitrario del pubblico agente, sicché è configurabile anche nella forma putativa di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4457 del 16 ottobre 2018
«L'art. 393-bis cod. pen. prevede una causa di giustificazione fondata sul diritto del cittadino di reagire all'aggressione arbitraria dei propri diritti, che può essere applicata anche nelle ipotesi putative di cui all'art. 59, comma quarto, cod....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51619 del 17 ottobre 2017
«La scriminante putativa dell'esercizio del diritto di cronaca è configurabile solo quando, pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito, il cronista abbia assolto all'onere di esaminare, controllare e verificare l'oggetto della sua...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46696 del 2 ottobre 2019
«L'appello del pubblico ministero avverso sentenza di assoluzione emessa a seguito di rito abbreviato con il quale si chiede una differente qualificazione giuridica del reato contestato è ammissibile e non comporta alcuna violazione del diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3165 del 22 novembre 2019
«Nel caso di ricorso per cassazione proposto dal Procuratore generale presso la Corte di appello avverso sentenza astrattamente appellabile, ma per la quale, ai sensi dell'art. 593-bis, comma 2, cod. pen., non sussistono le condizioni legittimanti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6965 del 18 ottobre 2018
«La condanna alle spese processuali, a norma dell'art. 541 cod. proc. pen., trova il suo fondamento nell'esigenza di evitare una diminuzione patrimoniale alla parte che ha dovuto svolgere un'attività processuale per ottenere il riconoscimento e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11042 del 15 gennaio 2020
«È nulla, per violazione del contraddittorio, la sentenza predibattimentale con la quale la corte di appello dichiari l'estinzione del reato per prescrizione confermando la confisca disposta in primo grado, in quanto l'imputato ha diritto allo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29636 del 29 maggio 2019
«È illegittimo il rigetto della richiesta di concordato in appello ex art. 599-bis cod. proc. pen. che, pur tempestivamente depositata e reiterata nella fase preliminare alla discussione in camera di consiglio, sia priva del richiesto parere del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40522 del 20 giugno 2019
«E' nulla, per violazione del contraddittorio, la sentenza predibattimentale con la quale la Corte di appello dichiari l'estinzione del reato urbanistico per prescrizione, confermando la confisca disposta in primo grado, in quanto l'imputato ha...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10167 del 3 marzo 2020
«In tema di sentenza appellata sia dall'imputato che dal pubblico ministero, l'imputato ha diritto ad un duplice decreto di citazione per il giudizio di appello, oppure ad un unico decreto di citazione che lo renda edotto anche dell'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12784 del 23 gennaio 2020
«Nel giudizio di legittimità, quando il ricorso dell'imputato viene dichiarato, per qualsiasi causa, inammissibile, la parte civile ha diritto di ottenere la liquidazione delle spese processuali senza che sia necessaria la sua partecipazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18215 del 11 dicembre 2018
«In caso di assunzione di ufficio di nuovi mezzi di prova ai sensi degli artt. 507, 603 o 441, comma 5, cod. proc. pen., è riconosciuto alle parti il diritto alla prova contraria, ma, perché la relativa richiesta sia ammissibile, e l'eventuale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37901 del 21 maggio 2019
«Nel giudizio di appello conseguente allo svolgimento del giudizio di primo grado nelle forme del rito abbreviato le parti non possono far valere il diritto alla rinnovazione dell'istruzione per l'assunzione di prove nuove sopravvenute o scoperte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51898 del 11 luglio 2019
«In tema di giudizio di appello, la motivazione rafforzata, richiesta nel caso di riforma della sentenza assolutoria o di condanna di primo grado, consiste nella compiuta indicazione delle ragioni per cui una determinata prova assume una valenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51901 del 19 settembre 2019
«Nel giudizio abbreviato di appello le parti non hanno un diritto all'assunzione di prove nuove, ma hanno solo il potere di sollecitare l'esercizio dei poteri istruttori di cui all'art. 603, comma 3, cod. proc. pen., essendo rimessa al giudice la...»