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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5554 del 22 maggio 1991
«Il danno derivante da reato tributario, di cui l'amministrazione finanziaria può chiedere il risarcimento mediante la costituzione di parte civile, non coincide con l'importo del tributo evaso, che tutt'al più può costituire la base per la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5633 del 27 maggio 1991
«Diversamente, infatti, da quello concernente la misura della pena, l'efficacia dell'accordo delle parti sulla sospensione della pena e sulla non menzione della condanna risulta originariamente sottoposto alla condizione sospensiva della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6012 del 31 maggio 1991
«I regolamenti della CEE hanno piena efficacia obbligatoria e sono direttamente applicabili nell'ordinamento dello Stato. Ne consegue che avendo il reg. CEE n. 986/89, con l'art. 1, abrogato a decorrere dall'1 gennaio 1991, la norma (prima interna,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6598 del 13 giugno 1991
«Ne consegue, pertanto, che l'eventuale carenza di tali requisiti e la decorrenza del termine per proporre una valida impugnazione, comportandone l'inammissibilità ai sensi dell'art. 591 stesso codice, provocano l'effetto di rendere irrevocabile il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6939 del 28 giugno 1991
«In tema di impugnazione, il giudice di appello — come espressamente impone l'art. 605 nuovo c.p.p., fuori dell'ipotesi dell'art. 604 stesso codice (sentenze di annullamento) — emette sentenze che confermano o riformano in tutto o in parte quelle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 704 del 11 aprile 1991
«La disposizione dell'art. 28 cpv. c.p.p. che prevede la prevalenza della decisione del giudice dibattimentale, in caso di contrasto insorto tra esso e il giudice dell'udienza preliminare, è applicabile in qualunque altra ipotesi di conflitto tra...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7386 del 12 luglio 1991
«Nella fattispecie di furto con strappo la violenza si esercita esclusivamente sulla cosa anche se, a causa della relazione fisica tra persona e cosa, può derivare una ripercussione indiretta e involontaria sulla persona; ma ricorre la rapina...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7840 del 24 luglio 1991
«In tema di furto aggravato, l'espressione «mezzo fraudolento», di cui al n. 2 comma primo art. 625 c.p., comprende ogni attività fraudolenta o insidiosa, che sorprenda o soverchi la contraria volontà del detentore della cosa, sicché in esso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8847 del 5 settembre 1991
«Nel caso di sottrazione di cose depositate presso mense e spogliatoi di un'azienda, deve escludersi la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 625, n. 1, c.p., non potendo i predetti locali essere qualificati come luoghi destinati ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10376 del 29 ottobre 1992
«Benché il giudice di merito nell'esercizio del suo potere discrezionale concernente la concessione o il diniego delle attenuanti generiche possa attingere a qualsiasi elemento di valutazione ancorché non esplicitamente contemplato nell'art. 133...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11361 del 25 novembre 1992
«In tema di attenuanti generiche, posto che la ragion d'essere della relativa previsione normativa è quella di consentire al giudice un adeguamento, in senso più favorevole all'imputato, della sanzione prevista dalla legge, in considerazione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1164 del 7 febbraio 1992
«Pertanto, sono inammissibili, ai sensi dell'art. 591 stesso codice, i motivi che siano diversi da quelli enunciati nell'atto di ricorso per cassazione e con i quali sono stati investiti capi della sentenza diversi da quelli costituenti oggetto del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11734 del 5 dicembre 1992
«Nel caso in cui l'accoglimento dell'appello è meno integrale e viene mutata in senso meno grave la qualificazione giuridica di uno dei reati riuniti nella continuazione, deve diminuirsi la pena complessiva solo se il giudice di appello, nella sua...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11741 del 5 dicembre 1992
«L'annullamento per nuovo esame della sentenza, per erronea applicazione dell'art. 468, primo comma, c.p.p., e dell'ordinanza dibattimentale con la quale il pretore abbia ritenuto non ammissibile — sulla base di una errata interpretazione di detta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1223 del 5 maggio 1992
«Avverso l'ordinanza del Gip che, accogliendo le richieste del pubblico ministero, dispone la proroga del termine per le indagini preliminari e l'espletamento di incidente probatorio non è previsto gravame, sicché deve ritenersi inammissibile il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1236 del 21 luglio 1992
«Infatti, tale ordinanza, da un lato strutturalmente collegata al merito della vicenda (ancora sub iudice) e dall'altro meramente interlocutoria, per il principio di cui all'art. 586, primo comma, stesso c.p.p., deve essere impugnata unitamente al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1258 del 28 luglio 1992
«Pertanto, l'unicità dell'ideazione deve escludersi quando il colpevole abbia agito, sia pure in base allo stesso movente, preordinando di volta in volta le attività da compiere in vista del soddisfacimento di contingenti esigenze personali e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1523 del 14 febbraio 1992
«La semplificazione e la maggiore celerità, che caratterizza il giudizio camerale, nell'ipotesi prevista dall'art. 599 c.p.p. non consente, di superare l'esplicito contenuto delle disposizioni dettate dall'art. 601 c.p.p. che disciplina ex professo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1806 del 4 febbraio 1992
«L'imputato nonostante abbia già scontato la pena detentiva inflitta, ha interesse ad ottenere il beneficio della sospensione condizionale della pena, sia — eventualmente — ai fini dell'incidenza immediata di tale beneficio sulla pena pecuniaria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2002 del 21 febbraio 1992
«Il corpus del possesso della fauna selvatica — di proprietà dello Stato giusto il disposto dell'art. 1 della legge quadro sulla caccia — è costituito dalla presenza della stessa sul territorio nazionale (art. 2 della predetta legge), mentre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2099 del 5 giugno 1992
«Il tribunale — rilevato trattarsi di provvedimento concernente una misura cautelare imposta in processo pendente secondo il previgente rito processuale e ritenuto che avverso la decisione della corte di appello fosse stato correttamente proposto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2109 del 13 ottobre 1992
«La circostanza aggravante prevista dall'art. 7 del D.L. 13 maggio 1991, n. 152, conv. con modif. in L. 12 luglio 1991, n. 203, per i delitti punibili con pena diversa dall'ergastolo che siano stati commessi avvalendosi delle condizioni previste...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2763 del 27 luglio 1992
«In tema di reato continuato, l'identità del disegno criminoso necessaria per la riduzione ad unità delle diverse violazioni non è ravvisabile in mere circostanze inerenti alla persona del colpevole, quali la capacità o la tendenza a delinquere e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2836 del 15 ottobre 1992
«L'ordine impartito al conducente di autoveicoli di presentarsi presso un ufficio di polizia entro un certo termine, e di esibire il documento — patente o carta di circolazione — di cui sia sprovvisto al momento del controllo è inquadrabile tra i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 300 del 15 gennaio 1992
«Il crinale che separa le due autonome fattispecie criminose configurate nell'art. 659 c.p. è costituito dalla fonte, o tipo, del rumore prodotto, poiché, ove esso provenga dall'esercizio di una professione o mestiere rumoroso, ossia quando le...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3305 del 23 marzo 1992
«In presenza di fattispecie diverse di reati, unite ex art. 81 c.p. al solo fine quoad poenam, può concedersi la circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità ex art. 62 n. 4 stesso codice in relazione al reato ritenuto più...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3440 del 25 marzo 1992
«Quando, poi, una certa attività illecita, commessa in un determinato ambito cronologico, sia stata materialmente interrotta con l'arresto, la reiterazione dell'azione criminosa, subito dopo che l'agente sia stato posto in libertà, può costituire...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4686 del 15 aprile 1992
«Il giudizio prognostico di cui all'art. 164, primo comma, c.p. può essere fondato unicamente sulle circostanze di cui all'art. 133 dello stesso codice, tra le quali non può farsi rientrare quella costituita dai convincimenti religiosi del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5166 del 4 maggio 1992
«All'annullamento, da parte della Cassazione, del provvedimento di inammissibilità dell'impugnazione, ancorché emesso con sentenza, consegue il rinvio allo stesso giudice che lo ha pronunciato, poiché si tratta di un provvedimento per il quale è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 581 del 31 marzo 1992
«L'art. 242 comma terzo, ultima parte, del D.L.vo 28 luglio 1989, n. 271 (norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale), nel prevedere che, entro il termine ivi indicato, il giudice istruttore pronunci sentenza...»