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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12801 del 7 febbraio 2007
«Il decreto di riapertura delle indagini non è necessario, giusto quanto previsto dall'articolo 345, comma primo, cod. proc. pen., per il caso di archiviazione per mancanza di querela quando la querela sia successivamente presentata. Tale decreto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5366 del 3 marzo 1997
«L'art. 431 lett. b) c.p.p., in virtù del quale è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti irripetibili compiuti dalla polizia giudiziaria, rappresenta una deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la disciplina...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18457 del 19 marzo 2007
«Ai fini della valutazione di tempestivo adempimento dell'obbligo della polizia giudiziaria di riferire la notizia di reato al pubblico ministero, le espressioni adoperate dalla legge - che ci si riferisca alla locuzione "senza ritardo" o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26081 del 4 aprile 2008
«L'omissione o il ritardo del pubblico ufficiale nel denunciare i fatti di reato idonei ad integrare il delitto di cui all'art. 361 cod. pen. si verifica solo quando il p.u. sia in grado di individuare, con sicurezza, gli elementi di un reato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21351 del 5 maggio 2011
«Il delitto di falso per soppressione, distruzione e occultamento di atti veri (artt. 490 - 476 cod. pen.) può concorrere con quello di omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale (art. 361 cod. pen.), non sussistendo alcun rapporto di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1203 del 18 dicembre 1996
«Il divieto di utilizzazione "erga omnes" delle dichiarazioni rese in assenza delle garanzie difensive da persona che sin dall'inizio doveva essere sentita in qualità di imputato o di persona sottoposta a indagini, sancito dall'art. 63 comma 2...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3444 del 19 novembre 1997
«In materia di dichiarazioni indizianti al fine di individuare la qualificazione da attribuire al soggetto che rende dichiarazioni nel processo e farne derivare la eventuale inutilizzabilità ovvero il tipo d'apprezzamento che bisogna farne, occorre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29178 del 15 maggio 2003
«In materia di dichiarazioni indizianti al fine di individuare la qualificazione da attribuire al soggetto che rende dichiarazioni nel processo e farne derivare la eventuale inutilizzabilità ovvero il tipo d'apprezzamento che bisogna farne, occorre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13308 del 20 novembre 2003
«Sussiste il collegamento probatorio previsto dall'art. 371, comma secondo, lett. b) cod. proc. pen., che dà luogo all'incompatibilità con l'ufficio di testimone ai sensi dell'art. 197 lett. a) cod. proc. pen., allorché vi sia anche un semplice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39050 del 25 settembre 2007
«Le dichiarazioni rese dall'imputato di reato collegato, (art. 371, comma secondo lett. b), cod.proc.pen.) e non ancora definitivamente giudicato, non sono utilizzabili ex art. 64, comma terzo bis, cod.proc.pen., quando egli sia sentito in veste di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47363 del 13 novembre 2008
«La persona offesa di un reato che sia anche imputata di altro reato commesso in danno dell'offensore da considerare quindi collegato ai sensi dell'art. 371 comma secondo lett. b) cod. proc. pen. deve essere sentita non come teste ma nelle forme di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47105 del 25 novembre 2009
«Non integra il reato contravvenzionale di cui all'art. 650 cod. pen. l'inottemperanza della persona sottoposta alle indagini all'invito a presentarsi per rendere interrogatorio dinanzi alla polizia giudiziaria, su delega del pubblico ministero, a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35962 del 7 luglio 2010
«Il giudice della convalida dell'arresto in flagranza deve operare con giudizio "ex ante", avendo riguardo alla situazione in cui la polizia giudiziaria ha provveduto, senza tener conto degli elementi non conosciuti o non conoscibili della stessa,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36 del 11 gennaio 1991
«La persona offesa dal reato, pur non avendo il potere di promuovere l'incidente probatorio, ha diritto, una volta che quest'ultimo sia stato disposto, di svolgervi la sua difesa e, a tal uopo, di nominare un proprio consulente di parte che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26718 del 7 maggio 2019
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, perché sia soddisfatto il requisito della doppia incriminabilità di cui all'art. 13, comma secondo, cod. pen., non è necessario che lo schema astratto della norma incriminatrice estera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2037 del 5 dicembre 2018
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, l'eventuale difformità del trattamento sanzionatorio previsto nello Stato richiedente rispetto a quello applicabile nell'ordinamento interno può costituire una condizione ostativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53176 del 15 novembre 2018
«In tema di estradizione per l'estero, la commissione in Italia di parte del reato non esclude la concorrente giurisdizione straniera, né impedisce l'estradizione fondata sulla Convenzione europea del 1957, in virtù della quale siffatta ipotesi può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40831 del 18 settembre 2018
«In tema di mandato di arresto europeo, il motivo di rifiuto della consegna previsto dall'art. 18, comma 1, lett. p), legge 22 aprile 2005, n. 69, sussiste quando anche solo un frammento della condotta, inteso in senso naturalistico, si sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2059 del 16 gennaio 2018
«In tema di mandato di arresto europeo, per soddisfare la condizione della doppia punibilità prevista dall'art. 7, comma 1, legge 22/04/2005, n. 69, è sufficiente che il fatto sia previsto come reato in entrambi gli ordinamenti, essendo, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3079 del 6 dicembre 2017
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, il delitto associativo configurato nella legislazione statunitense trova riscontro nel delitto di associazione per delinquere previsto da quella italiana, atteso che le due fattispecie di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13446 del 1 aprile 2016
«In tema di mandato di arresto europeo, ai fini dell'applicazione del motivo di rifiuto della consegna di cui all'art. 18, comma primo, lett. p), L. 22 aprile 2005, n. 69, non è sufficiente che si proceda per reati commessi almeno in parte nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5749 del 9 febbraio 2016
«In tema di mandato di arresto europeo, per la sussistenza del requisito della doppia punibilità di cui all'art. 7 della L. n. 69 del 2005 è necessario che l'ordinamento italiano contempli come reato, al momento della decisione sulla domanda dello...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46779 del 7 dicembre 2011
«L'erronea qualificazione giuridica dell'atto da parte del privato come querela anziché, più correttamente, come denuncia, in relazione a reato procedibile d'ufficio, non determina la condanna di quest'ultimo alle spese e ai danni in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27825 del 30 giugno 2015
«In tema di mandato d'arresto europeo, il divieto di consegna previsto dall'art. 18, comma primo, lett. p), della legge n. 69 del 2005, presuppone che la giurisdizione italiana in ordine al "locus commissi delicti" risulti con certezza, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12655 del 28 gennaio 2015
«Nei rapporti di estradizione regolati da convenzioni che riproducono il testo di quella europea del 1957, l'avvenuta prescrizione del reato, che è causa ostativa all'accoglimento della richiesta di estradizione, deve essere accertata in virtù...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46634 del 17 luglio 2014
«In tema di estradizione per l'estero, deve essere negata la consegna a fini processuali di un soggetto imputato di reato di tortura nello Stato richiedente, quando in relazione ai fatti oggetto della richiesta, per come qualificabili...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13455 del 18 marzo 2014
«In tema di mandato di arresto europeo, il motivo di rifiuto della consegna previsto dall'art. 18, comma primo, lett. p), L. 22 aprile 2005, n. 69, sussiste quando una parte della condotta, anche minima e consistente in frammenti privi dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37353 del 5 novembre 2020
«Il termine per proporre la querela è di tre mesi, e non di novanta giorni, decorrente ex art. 124, comma primo, cod. pen. dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato. (In motivazione la Corte ha evidenziato che la scadenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1761 del 4 ottobre 2021
«Non sussiste alcun rapporto riconducibile all'ambito di operatività dell'art. 15 cod. pen. tra il reato di cui all'art. 615-ter cod. pen., che sanziona l'accesso abusivo ad un sistema informatico, e quello di cui all'art. 167 d.lgs. 30 giugno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18667 del 3 febbraio 2021
«Il reato progressivo, a differenza della progressione criminosa, si configura solo quando la progressione non determini la modificazione del titolo del reato e non consista nella intensificazione della medesima attività, ma trapassi ad un'attività...»