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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6026 del 13 giugno 1996
«L'intera attività di collaudo di un'opera pubblica e quindi l'operato di tutti i soggetti che la esplicano — e non soltanto quello del ministro che la conclude — ha il fine di verificare e di certificare l'esatta esecuzione dell'opera in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12203 del 29 novembre 1991
«Per l'inosservanza delle disposizioni concernenti la pubblicazione della sentenza la legge non prevede alcuna sanzione, sicché la mancata lettura del dispositivo e della motivazione della sentenza comporta unicamente l'effetto di rendere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5070 del 7 maggio 1991
«Il principio secondo cui è il dispositivo l'atto nel quale viene estrinsecata la volontà del giudice in ordine all'applicazione della legge al caso concreto, sicché esso non può subire modifiche, integrazioni o sostituzioni con la motivazione, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1053 del 30 gennaio 1991
«Nel caso in cui le attenuanti generiche, concesse all'imputato dal giudice di merito e da questi non menzionate nel dispositivo, siano state esplicitamente indicate nella motivazione, pubblicata e letta congiuntamente a quello, per la stretta ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15938 del 29 novembre 1990
«Nei casi in cui la motivazione della sentenza sia stata letta insieme col dispositivo, in pubblica udienza, non si verifica più quell'assoluta prevalenza del contenuto del dispositivo su quella della motivazione, che caratterizzava il sistema...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1307 del 14 gennaio 2003
«La motivazione della sentenza di appello è del tutto congrua se il giudice abbia confutato gli argomenti che costituiscono l'«ossatura» dello schema difensivo dell'imputato, e non una per una tutte le deduzioni difensive della parte, ben potendo,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10972 del 21 ottobre 1998
«Deve ritenersi sufficiente la motivazione contenente la mera indicazione degli elementi probatori, ritenuti evidentemente attendibili, su cui fondare la sussistenza di determinate circostanze di fatto, individuati attraverso un rinvio per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11513 del 28 novembre 1995
«L'adempimento dell'obbligo della motivazione in ordine alla determinazione della pena ed alla scelta della sanzione non può essere assolto con il mero richiamo all'art. 133 c.p. (gravità del reato: valutazione agli effetti della pena) ma è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5112 del 4 maggio 1994
«In materia di impugnazione, anche in base al nuovo codice di procedura penale, la sentenza appellata e quella di appello, quando non vi è difformità sul punto denunciato, si integrano vicendevolmente, formando un tutto organico ed inscindibile. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3772 del 31 marzo 1994
«Ai fini dell'assolvimento dell'obbligo della motivazione in ordine al diniego della concessione delle attenuanti generiche, il giudice non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi prospettati dall'imputato, essendo sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3754 del 27 marzo 1992
«In sede di motivazione della sentenza di condanna la prospettazione di ipotesi deve ritenersi certamente vietata quando il giudice intenda trarre da esse, e non da fatti obiettivamente accertati, la prova della colpevolezza dell'imputato. Un tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7767 del 24 luglio 1991
«L'onere di motivare la sentenza non equivale ad obbligo del giudice di convincere tutti i destinatari della motivazione. Ciò che rileva è l'esistenza di un apparato argomentativo, cui non si possa imputare violazione di principi di diritto o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6677 del 7 giugno 1995
«Nel caso in cui venga irrogata una pena di gran lunga più vicina al minimo che al massimo edittale, il mero richiamo ai «criteri di cui all'art. 133 c.p.» deve ritenersi motivazione sufficiente per dimostrare l'adeguatezza della pena all'entità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9141 del 11 settembre 1991
«La motivazione in ordine alla determinazione della pena base, ed alla diminuzione o agli aumenti operati per le eventuali circostanze aggravanti o attenuanti, è necessaria solo quando la pena inflitta sia di gran lunga superiore alla misura media...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7572 del 11 giugno 1999
«In tema di motivazione della sentenza di appello, si deve ritenere consentita quella per relationem con riferimento alla pronuncia di primo grado, nel caso in cui le censure formulate contro quest'ultima non contengano elementi ed argomenti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4415 del 8 aprile 1999
«In tema di motivazione della sentenza di appello, deve ritenersi ammissibile quella redatta per relationem a quella impugnata, nel caso in cui le censure formulate a carico della sentenza di primo grado non contengano elementi di novità con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6980 del 14 luglio 1997
«In tema di valutazione del vizio di mancanza o illogicità della motivazione, deve ritenersi legittimo — allorquando le decisioni delle due sedi di merito conformemente concludono al riguardo — anche un rinvio agli argomenti esposti dalla pronuncia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 928 del 2 giugno 1994
«La motivazione per relationem di un provvedimento dà luogo alla nullità dello stesso nel caso che essa sia adottata dal giudice dell'impugnazione poiché si risolve nella violazione del principio del doppio grado di giurisdizione. Invece nel caso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4704 del 23 aprile 1994
«La motivazione per relationem è legittima nell'ambito della mera ricostruzione del fatto e nelle parti della sentenza di primo grado, non impugnate. Nell'ipotesi in cui l'interessato con precise considerazioni svolga specifiche censure sui singoli...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1149 del 13 gennaio 2006
«Nella motivazione della sentenza il giudice di merito non è tenuto a compiere un'analisi approfondita di tutte le deduzioni delle parti e a prendere in esame dettagliatamente tutte le risultanze processuali, essendo invece sufficiente che, anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6992 del 16 giugno 1992
«È perfettamente legittima la valutazione frazionata delle dichiarazioni accusatorie provenienti da taluno dei soggetti indicati ai commi terzo e quarto dell'art. 192 c.p.p., con attribuzione, quindi, di piena attendibilità e valenza probatoria a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46201 del 16 dicembre 2008
«In tema d'impugnazioni, è inammissibile il ricorso per cassazione del P.M. con cui si denunci la nullità di una sentenza di condanna per mancanza grafica della motivazione, non sussistendo alcun interesse all'impugnazione in difetto di qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39294 del 21 ottobre 2008
«È affetta da nullità assoluta la sentenza del tutto priva di motivazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39569 del 22 novembre 2002
«Deve considerarsi priva di motivazione la sentenza di merito che, limitandosi a riprodurre stralci di alcune deposizioni testimoniali, affermi che alla stregua delle medesime sussistono gli estremi oggettivi e soggettivi del reato, omettendo il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8962 del 3 ottobre 1997
«L'omesso esame di una prova può essere dedotto in cassazione soltanto nei limiti di cui all'art. 606 lett. e) c.p.p. È, cioè, necessario che la prova sia enunciata nella decisione, ma trascurata nello sviluppo delle argomentazioni. Anche in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2042 del 5 marzo 1997
«In tema di contrasto tra il dispositivo e la motivazione della sentenza, mentre è certo che debba essere sempre il criterio della prevalenza del dispositivo a guidare l'interpretazione della sentenza divenuta irrevocabile, è da escludere, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1020 del 5 febbraio 1997
«Non basta la mera contraddittorietà formale della motivazione per dar luogo alla nullità della sentenza. Occorre che le affermazioni apparentemente contrastanti facciano leva sugli stessi presupposti di fatto, sicché non vi è contrasto reale tra...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 295 del 26 luglio 1995
«È viziata da illogicità la motivazione che, pur riconoscendo la possibilità di acquisizione di una prova che dimostri in modo diretto la sussistenza o meno di un reato o anche solo di un elemento della fattispecie criminosa dedotta in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11450 del 14 dicembre 1993
«Non ricorre il vizio di omesso esame, quale vizio della motivazione, quando il giudice di merito abbia considerato e valutato i risultati delle prove (relative, nella specie, ad omicidio colposo relativo ad investimento di pedone da parte di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5087 del 21 aprile 1999
«Non comporta nullità della sentenza la mancata manifestazione in dispositivo della decisione su di una questione preliminare o incidentale. Invero, in base a quanto stabilisce l'art. 546 comma terzo c.p.p., la sentenza è nulla per omessa pronuncia...»