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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10567 del 27 ottobre 1997
«In caso di transazione intervenuta nel corso del giudizio di legittimità, va rilevata la cessazione della materia del contendere, la quale non comporta una decisione nel merito della causa e il relativo accertamento di fatto, ma l'inammissibilità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10569 del 27 ottobre 1997
«Poiché nelle società per azioni il potere di rappresentanza, salve eventuali esclusioni o limitazioni, spetta solo agli amministratori, la procura alle liti rilasciata da un soggetto diverso da quelli aventi per legge la rappresentanza della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10598 del 28 ottobre 1997
«Il sindacato della Corte di cassazione sulla sentenza del giudice di rinvio, gravata di ricorso per infedele esecuzione dei compiti affidati con la precedente pronunzia di annullamento, si risolve nel controllo dei poteri propri di detto giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11148 del 12 novembre 1997
«In tema di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, il richiamo all'art. 375 c.p.c., contenuto nel comma secondo dell'art. 391 bis c.p.c., è limitato al procedimento in Camera di consiglio e non si estende alla natura formale e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11149 del 12 novembre 1997
«L'acquiescenza tacita, ai sensi dell'art. 329 c.p.c. è configurabile quando l'interessato abbia compiuto atti certamente dimostrativi della volontà di non contrastare gli effetti della pronuncia e dai quali si possa desumere, in modo preciso ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11612 del 21 novembre 1997
«Il litisconsorzio necessario (art. 102 c.p.c.) ricorre, oltre che nei casi espressamente previsti dalla legge (ex multis: 247, primo comma c.c., 2900 c.c., 784 c.p.c.), ogni qualvolta la situazione sostanziale dedotta in giudizio debba essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13049 del 27 dicembre 1997
«Nel rito del lavoro, la prescrizione posta dall'art. 437, comma secondo, c.p.c., secondo cui nel giudizio d'appello non sono ammesse nuove domande ed eccezioni implica la decadenza dalle domande ed eccezioni non proposte tempestivamente in primo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1788 del 27 febbraio 1997
«L'art. 416 comma 2 c.p.c. (a norma del quale il convenuto nel processo del lavoro deve proporre a pena di decadenza nell'atto di costituzione tutte le eccezioni sostanziali e processuali non rilevabili d'ufficio), va interpretato alla luce del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2042 del 7 marzo 1997
«Il provvedimento con il quale il pretore in pendenza del giudizio di merito dichiara la propria competenza sull'istanza di reintegrazione del possesso, limitatamente ai provvedimenti temporanei indispensabili, ai sensi dell'art. 704, comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2678 del 26 marzo 1997
«Il principio secondo cui l'art. 346 c.p.c. (decadenza dalle domande ed eccezioni non riproposte in appello) non si applica con riferimento alle questioni rilevabili d'ufficio, deve coordinarsi con il sistema delle preclusioni e con l'art. 342...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2693 del 26 marzo 1997
«Nel giudizio di separazione personale dei coniugi, l'ordinanza, con la quale la corte d'appello neghi la modificazione dei provvedimenti provvisori inerenti ai rapporti fra i coniugi medesimi e la prole, sotto il profilo che tale modificazione sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2739 del 27 marzo 1997
«La statuizione pronunciata dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione sul ricorso proposto ai sensi dell'art. 41 c.p.c. per il regolamento preventivo di giurisdizione costituisce giudicato con efficacia vincolante nel processo nel corso del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3001 del 7 aprile 1997
«Nell'ipotesi in cui al giudice ordinario venga richiesta, dopo l'instaurazione del giudizio arbitrale, una decisione sulla questione di competenza, il giudice deve limitarsi a prendere atto della circostanza che l'accordo derogatorio della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3199 del 14 aprile 1997
«La domanda diretta al conseguimento della rivalutazione dell'indennità di disoccupazione agricola rispetto alla misura stabilita dall'art. 13 del D.L. n. 30 del 1974 (convertito con modificazioni dalla legge n. 114 del 1974), dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3258 del 16 aprile 1997
«L'ordinanza presidenziale emessa nel procedimento di separazione personale tra coniugi, ai sensi dell'art. 708 c.p.c., ha natura ed efficacia di provvedimento incidentale, fondato su ragioni di provvisorietà ed urgenza, essendo volto a dettare una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3400 del 21 aprile 1997
«A seguito del fallimento di una società, che è causa di scioglimento ma non di estinzione della medesima, rimangono in vita gli organi sociali con i loro poteri rappresentativi. Inoltre, alla dichiarazione di fallimento consegue, per il fallito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 380 del 16 gennaio 1997
«Il risarcimento del danno per equivalente costituisce una reintegrazione del patrimonio del creditore che si realizza mediante l'attribuzione, al creditore, di una somma di danaro pari al valore della cosa o del servizio oggetto della prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4182 del 13 maggio 1997
«Nel giudizio di cassazione, in cui i motivi del ricorso esplicano una funzione determinativa e limitativa dell'oggetto del giudizio, l'art. 3, comma sessantacinquesimo, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, che ha stabilito nuovi criteri per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5002 del 5 giugno 1997
«Qualora il tutore dell'interdetto, costituito in giudizio a mezzo di un procuratore, a seguito della morte dell'interdetto e della conseguente estinzione della tutela verificatesi anteriormente alla chiusura della discussione, perda la capacità di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5303 del 12 giugno 1997
«L'errore di fatto, che può dar luogo a revocazione della sentenza ai sensi dell'art. 395 n. 4) c.p.c., richiamato dall'art. 391 bis c.p.c., consiste nell'erronea percezione degli atti di causa che si sostanzia nella supposizione di un fatto la cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5568 del 21 giugno 1997
«L'obbligatorietà dell'integrazione del contraddittorio nella fase dell'impugnazione, al fine di evitare giudicati contrastanti nella stessa materia e tra soggetti già parti del giudizio, sorge non solo quando la sentenza di primo grado sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5647 del 24 giugno 1997
«È consentito al giudice di merito limitarsi alla pura e semplice individuazione della parte virtualmente soccombente nel giudizio, tale esercizio di discrezionalità non potendo in alcun modo essere sottoposto al sindacato di legittimità da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5672 del 25 giugno 1997
«L'esecuzione di un provvedimento possessorio è inseparabile dal procedimento nel quale esso fu pronunciato, e deve, pertanto, svolgersi nell'ambito dello stesso giudizio, senza dar luogo alla serie procedimentale della esecuzione forzata, onde...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5750 del 27 giugno 1997
«Ai fini della procedibilità del ricorso per cassazione, è equipollente al deposito da parte del ricorrente di copia autentica della sentenza impugnata (che può avvenire unitamente a quello del ricorso o successivamente con le modalità di cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5765 del 27 giugno 1997
«Il giudizio di cassazione, essendo dominato dall'impulso d'ufficio, non è suscettibile di interruzione per il verificarsi di uno degli eventi previsti dagli artt. 299, 300 e 301 c.p.c. In particolare, non produce interruzione la morte del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5837 del 30 giugno 1997
«L'art. 360, n. 4, c.p.c., nel consentire la denuncia di vizi di attività del giudice che comportino la nullità della sentenza o del procedimento, non tutela l'interesse all'astratta regolarità dell'attività giudiziaria, ma garantisce solo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5985 del 3 luglio 1997
«Nell'ipotesi di procuratore che eserciti il suo ministero fuori della circoscrizione del tribunale cui è assegnato, il domicilio stabilito ex lege (art. 82 del R.D. 22 gennaio 1934, n. 37) presso la cancelleria dell'autorità giudiziaria dinanzi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 622 del 22 gennaio 1997
«La cessazione della materia del contendere costituisce il riflesso processuale del venire meno della ragion d'essere della lite, per la sopravvenienza di un fatto che priva le parti di ogni interesse a proseguire il giudizio, ma di per se non da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6646 del 19 luglio 1997
«Nel rito del lavoro, applicabile nelle controversie previdenziali, è inammissibile ex artt. 416, comma secondo, e 418 c.p.c. – perché proposta soltanto nel giudizio di determinazione del quantum debeatur – la domanda riconvenzionale dell'Inps...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 696 del 23 gennaio 1997
«L'accertamento tecnico preventivo in tanto può essere assunto nell'ambito dei giudizi conservativi di cui al primo comma dell'art. 2943 c.c. in quanto si strutturi come atto strumentale all'esercizio del diritto in prescrizione, ossia sia...»