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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1702 del 26 giugno 1964
«Qualora non sussistano le cause di incompatibilità, previste dall'art. 28, cpv., della legge fallimentare (coniuge, parenti o affini entro il quarto grado del fallito, creditore del fallito, persone che hanno prestato la loro attività...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3288 del 16 aprile 1997
«L'azione, esercitata dall'Inail nei confronti delle «persone civilmente responsabili», per la rivalsa delle prestazioni erogate all'infortunato, nel caso di responsabilità penale accertata nei confronti del datore di lavoro o dei suoi preposti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16141 del 18 agosto 2004
«L'azione, esercitata dall'I.N.A.I.L. nei confronti delle «persone civilmente responsabili», per la rivalsa delle prestazioni erogate all'infortunato, nel caso di responsabilità penale accertata nei confronti del datore di lavoro o dei suoi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20252 del 14 maggio 2009
«Non v'è incompatibilità ad assumere l'ufficio di testimone per le "persone idonee" indicate dal minore ed ammesse dall'autorità giudiziaria procedente a presenziare al suo esame (art. 609 decies, c.p.), in quanto hanno la funzione di assicurare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7730 del 15 giugno 1999
«Ai sensi dell'art. 197 lett. a) c.p.p. sussiste incompatibilità con l'ufficio di testimone per le persone imputate in procedimento connesso a norma dell'art. 12 c.p.p., disposizione che per quanto riguarda la c.d. connessione «occasionale»...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3422 del 21 marzo 1994
«Le disposizioni sull'esame di persone imputate in un procedimento connesso o imputate di un reato collegato (art. 210 c.p.p.) si applicano anche quando la persona da esaminare è sottoposta alle indagini e non ancora imputata. L'art. 61 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25202 del 3 luglio 2007
«L'incompatibilità con l'ufficio di testimone, prevista dall'art. 197 lett. a) c.p.p., non è limitata alla assunta qualità di imputato, ma va estesa, in forza dell'art. 61 comma primo c.p.p., alle persone sottoposte alle indagini preliminari anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6425 del 1 giugno 1994
«Fuori dalle ipotesi disciplinate dall'art. 97 del D.P.R. n. 309/1990, l'attività del cosiddetto agente provocatore che, d'accordo con la polizia giudiziaria, propone ad uno spacciatore e realizza la compravendita di droga al fine di farlo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24416 del 19 novembre 2009
«L'assegno di mantenimento erogato a norma dell'art.13 del d.l. 10 gennaio 1991, n.13 ai collaboratori di giustizia ha natura integralmente alimentare, in quanto conferito a chi si trovi nell'impossibilità di svolgere attività lavorativa e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20482 del 6 ottobre 2011
«Il procedimento notificatorio disciplinato dal codice di procedura civile è un mezzo di comunicazione che offre le maggiori garanzie possibili di conoscenza dell'atto da parte del destinatario, secondo un principio che si estende anche agli atti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14618 del 23 giugno 2009
«In tema di notificazioni, l'assenza solo momentanea del destinatario della notificazione nel luogo in cui risiede non preclude la notificazione ai sensi dell'art. 140 c.p.c., che postula l'impossibilità di consegnare l'atto in quel luogo per mere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24416 del 16 novembre 2006
«Qualora sussistono i requisiti richiesti dalla legge, ai sensi degli arte. 44 c.c. e 31 att. c.c., per opporre il trasferimento di residenza ai terzi di buona fede, ovvero la doppia dichiarazione fatta al comune che si abbandona e a quello di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13755 del 20 settembre 2002
«L'ammissibilità dell'opposizione tardiva alla convalida di licenza o di sfratto per irregolarità della notificazione dell'intimazione è subordinata dall'art. 668, primo comma, c.p.c. alla prova, a carico dell'opponente, del collegamento causale...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3426 del 12 febbraio 2010
«Ai fini del perfezionamento della notifica (nella specie, dell'avviso di accertamento tributario) in caso d'irreperibilità o rifiuto di ricevere la copia da parte delle persone indicate nell'art. 139 c.p.c., l'attestazione del compimento delle...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 311 del 12 gennaio 2010
«Nel caso in cui il destinatario di un avviso di accertamento tributario sia deceduto, e gli eredi non abbiano provveduto alla comunicazione prescritta dall'art. 65, secondo ed ultimo comma, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, è nulla la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7309 del 9 agosto 1996
«La notificazione dell'atto introduttivo del giudizio nelle forme di cui all'art. 140 c.p.c. ha carattere eccezionale ed è subordinata all'impossibilità di eseguire la consegna a mani del destinatario medesimo, oppure, in caso di sua assenza dalla...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14890 del 17 novembre 2000
«In tema di notificazione dell'atto introduttivo del giudizio nelle forme di cui all'art. 140 c.p.c., l'impossibilità di consegna dell'atto nei luoghi, alle persone e alle condizioni prescritte deve risultare espressamente e puntualmente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4529 del 10 aprile 2000
«La notifica con le modalità di cui all'art. 140 c.p.c. è consentita anche nei confronti delle persone giuridiche solo nel caso di notifica presso la sede legale e non anche di notifica presso la sede effettiva.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 58 del 7 gennaio 2010
«In materia di notificazioni, la notifica presso lo studio di un avvocato morto o cancellato dall'albo deve essere considerata nulla e non inesistente - e, come tale, sanabile - nell'ipotesi in cui un altro professionista ne continui l'attività,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21643 del 8 novembre 2005
«Nel caso di notificazione di un atto a più persone, presso il difensore domiciliatario, allorquando dalla relazione risulta che il numero delle copie consegnate a quest'ultimo corrisponde al numero delle persone destinatarie dell'atto medesimo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12589 del 28 agosto 2002
«Ai fini della validità della notificazione ai sensi dell'art. 143 c.p.c. per le persone irreperibili, il giudice deve accertare in base alle prove dedotte se il notificante conosceva o poteva conoscere, adottando la comune diligenza, la dimora, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 993 del 8 febbraio 1985
«Qualora la parte istante per la notificazione di un atto conosca — o all'ufficiale giudiziario procedente risulti — che il destinatario della notificazione si sia trasferito dal luogo indicato nei registri anagrafici, la notificazione stessa deve...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 18762 del 13 settembre 2011
«È valida la notifica di un atto ad una persona giuridica presso la sede a mezzo del servizio postale, non essendovi alcuna previsione di legge ostativa al riguardo, purchè mediante consegna a persone abilitate a ricevere il piego, mentre, in...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12039 del 25 maggio 2009
«Ai fini della notificazione alle persone giuridiche ed alle società non aventi personalità giuridica, l'erronea indicazione della persona fisica del rappresentante legale non dà luogo a nullità della notificazione, ai sensi dell'art. 160 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6021 del 12 marzo 2009
«In tema di notificazione alle persone giuridiche, è valida la notificazione eseguita nella sede effettiva di una società avente personalità giuridica, dovendosi ritenere, ai fini della equiparazione (ai sensi dell'art. 46 cod. civ.) con la sede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10243 del 4 agosto 2000
«In tema di notificazioni alle persone giuridiche, deve intendersi per “sede effettiva” il luogo in cui abbiano concreto svolgimento le attività amministrative e di direzione dell'ente, e dove operino i suoi organi amministrativi o i suoi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1528 del 11 febbraio 1992
«Nel caso in cui una società sia estinta a seguito di incorporazione in altra società e l'atto di fusione sia stato iscritto nel registro delle imprese a mente dell'art. 2504 c.c., è nulla la notificazione della citazione alla società incorporata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19457 del 9 novembre 2012
«L'iscrizione nel registro delle imprese di un institore o P.G. di una società a responsabilità limitata non comporta la cessazione della legittimazione processuale dell'amministratore unico e legale rappresentante della società iscritto nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9897 del 26 aprile 2010
«A norma del combinato disposto degli artt. 139 e 145 c.p.c. (quest'ultimo nel testo anteriore alla modifica di cui alla legge 28 dicembre 2005, n. 263), la notificazione alla persona giuridica non può essere effettuata, in mancanza delle persone...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9447 del 21 aprile 2009
«In tema di notificazione alle persone giuridiche, se la notificazione non può essere eseguita con le modalità di cui all'art. 145, primo comma, c.p.c. - ossia mediante consegna di copia dell'atto al rappresentante o alla persona incaricata di...»