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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2405 del 20 aprile 2018
«Ai fini della validità della sentenza in forma semplificata è necessario che il Collegio, oltre alla previa verifica della regolarità del contraddittorio e della completezza dell'istruttoria, abbia puntualmente informato le parti costituite - e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13636 del 5 novembre 2001
«In tema di indennità di avviamento, l’art. 34 terzo comma della legge n. 392 del 1978 prevede che l’esecuzione del provvedimento di rilascio è condizionata all’avvenuto pagamento della stessa. La corresponsione dell’indennità consiste, dunque, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2086 del 13 febbraio 2002
«Affinché l’attività di insegnamento o di istruzione possa considerarsi esercitata in forma di impresa, sì da costituire titolo per la percezione dell’indennità di avviamento, non è sufficiente che sia intesa alla realizzazione di un lucro, ma è,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23557 del 6 novembre 2009
«L’esercizio privato dell’insegnamento va qualificato come attività d’impresa quando sia finalizzato alla realizzazione di un lucro, e sia impartito avvalendosi di un complesso di beni organizzati in forma di azienda. Ne consegue che, ove tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5305 del 7 giugno 1996
«Nel caso di cessione del contratto di locazione dell’immobile, consentita al conduttore dall’art. 36 della legge 27 luglio 1978, n. 392, purché egli congiuntamente ceda o affitti l’azienda, non vi è obbligo di preventiva comunicazione al locatore,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6129 del 2 giugno 1993
«L’opposizione del locatore alla successione prevista, nel caso di recesso del conduttore di contratto di locazione per uso non abitativo, dall’art. 37 ultimo comma della legge sull’equo canone, in favore dei professionisti, artigiani o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25415 del 26 ottobre 2017
«La denuntiatio di cui all’art. 38 L. n. 392/1978 deve provenire dal locatore proprietario ed essere effettuata con atto notificato a mezzo di ufficiale giudiziario, fatta salva la possibilità che risultino accertate, in concreto e in modo univoco,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9294 del 3 settembre 1999
«Il diritto di riscatto attribuito al conduttore di immobile destinato ad uso diverso da quello abitativo dall’art. 39 della legge n. 392 del 1978 presuppone la sussistenza di un atto di trasferimento a titolo oneroso dell’immobile stesso. Ne...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1296 del 1 aprile 2016
«Il Giudice ha il dovere di decidere la controversia, ai sensi del combinato disposto degli artt. 76, co. 4, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), e 276, co. 2, c.p.c., secondo l'ordine logico che, di regola, pone la priorità della definizione delle questioni...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 340 del 28 gennaio 2016
«La controversia innanzi al G.A., ai sensi del combinato disposto degli artt. 76, comma 4, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) e 276, comma 2, c.p.c., deve essere decisa secondo l'ordine logico che pone la priorità della definizione delle questioni di rito...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 857 del 23 febbraio 2015
«Il principio dispositivo, cui pure il processo amministrativo è informato, e che si esplica nella possibilità per la parte di graduare le domande, trova un limite allorché nell'ambito di queste venga posta in discussione la giurisdizione. La...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1119 del 18 marzo 2016
«Ai sensi dell'art. 77, comma 1, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), la sospensione del processo è obbligatoria solo quando sia stata presentata una vera e propria querela di falso; ai sensi del comma 2 di detto articolo, quando la controversia non possa...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1039 del 13 febbraio 2019
«Prima dell'entrata in vigore del codice del processo amministrativo, costituiva ius receptum il fato che la disciplina dell'interruzione del processo per morte o perdita della capacità di stare in giudizio di una delle parti, dettata dall'art. 24...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 28 del 15 ottobre 2014
«Nel processo amministrativo trova ingresso la c.d. sospensione impropria del giudizio principale per la pendenza della questione di legittimità costituzionale di una norma, applicabile in tale procedimento, ma sollevata in una diversa causa; non...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4410 del 20 luglio 2018
«Nel processo amministrativo il dies a quo del termine per riassumere un giudizio interrotto corrisponde non già ai giorno in cui si è verificato l'evento interruttivo, bensì a quello nel quale di esso abbia avuto conoscenza, in forma legale, la...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 9608 del 31 dicembre 2010
«Il dies a quo del termine per la riassunzione decorre non dal giorno della dichiarazione della morte, né da quando si è verificato l'evento interruttivo, ma dalla data in cui detto evento sia venuto in forma legale a conoscenza della parte...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5003 del 3 novembre 2015
«L'art. 327 c.p.c. (applicabile ratione temporis nel caso di specie), nella versione antecedente alla modifica introdotta dalla legge 18 giugno 2009, n. 69, che ha dimezzato il termine annuale ivi previsto per l'impugnazione della sentenza, anche...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3152 del 28 giugno 2017
«In assenza della prova certa dell'avvenuto ricevimento dell'avviso di perenzione inoltrato dalla Segreteria del Giudice, non è possibile ritenere perfezionata la fase della comunicazione anche se il Presidente del T.a.r. abbia disposto, con un...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 3426 del 25 maggio 2019
«Nell'ambito di un giudizio amministrativo, anche in assenza delle formalità di cui all'art. 84 del D.Lgs. n. 104/2010, il giudice può desumere dall'intervento di fatti o atti univoci dopo la proposizione del ricorso ed altresì dal comportamento...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 8500 del 3 dicembre 2010
«Ai sensi dell'art. 84 c.p.a. la rinuncia al ricorso è integralmente rimessa a colui che agisce ed è sottoposta alle sole condizioni della provenienza dalla parte o dal suo procuratore all'uopo espressamente autorizzato, e dell'intervenuta sua...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1230 del 22 febbraio 2019
«Ai sensi dell'art. 86 D.Lgs. 104/2010, l'istanza di correzione di errore materiale della sentenza di primo grado deve essere presentata allo stesso giudice che l'ha pronunciata, tuttavia, per ragioni di economia processuale, connesse al principio...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 312 del 14 gennaio 2019
«È inammissibile la richiesta di correzione di errore materiale in relazione all'aspetto della regolamentazione delle spese di lite. Vi ostano, infatti, per un verso, la mancata formale proposizione del ricorso ai sensi dell'art. 86 del D. Lgs. n....»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4695 del 5 agosto 2011
«Nel giudizio amministrativo l'errore in sentenza suscettibile di correzione ai sensi dell'art. 86 d.lgs. n. 104/2010 è quello che si estrinseca in una inesattezza o svista accidentale rilevando una discrepanza tra la volontà del giudicante e la...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2122 del 5 aprile 2018
«Sono rimesse all'Adunanza plenaria, ai sensi dell'art. 99, c. 1, c.p.a., anche al fine di prevenire contrasti di giurisprudenza, nonché di precisare la portata di alcuni arresti giurisprudenziali, le seguenti questioni: a) se alle ipotesi di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 748 del 2 febbraio 2011
«In sede di giudizio di ottemperanza il giudice amministrativo può esercitare cumulativamente, ove ne ricorrano i presupposti, sia poteri sostitutivi che poteri ordinatori e cassatori e può, conseguentemente, integrare l'originario disposto della...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 405 del 31 gennaio 2017
«La comunicazione della sentenza ad opera della segreteria del Giudice Amministrativo, ai sensi dell'art. 89, comma 3, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), integra un'attività informativa estranea al procedimento di pubblicazione della sentenza, del quale non...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4519 del 13 luglio 2010
«Il principio codificato dall'art. 23 bis, L. 6 dicembre 1971, n. 1034, introdotto dalla L. 21 luglio 2000, n. 205, per il quale la pubblicazione del dispositivo della decisione rende immutabile la stessa, nel senso che il Collegio non può avere...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6800 del 29 novembre 2018
«Il ricorso per revocazione è irricevibile se viene notificato oltre il termine breve dimezzato di trenta giorni, risultante dal combinato disposto degli artt. 92, comma 2, 119, comma 2, 120, commi 3 e 4, D.Lgs. 104/2010, termine decorrente dal...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2083 del 19 maggio 2016
«Quando la decisione impugnata si articola nel dispositivo e nella sentenza successivamente depositata il luogo di notificazione previsto dall'art. 93, comma 1, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) riguarda esclusivamente l'appello contro il primo. Questo è...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2278 del 30 maggio 2016
«L'art. 94 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) dispone che l'appello deve essere depositato nella segreteria del Giudice, a pena di decadenza, entro trenta giorni dall'ultima notificazione ai sensi dell'art. 45 CPA. Il dies a quo, pertanto, decorre dal...»