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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3285 del 15 febbraio 2006
«In tema di trasporto di persone, la presunzione di responsabilità che l'articolo 1681 c.c. e l'articolo 409 c.n. pongono a carico del vettore per i danni al viaggiatore, opera quando sia provato il nesso causale tra il sinistro occorso al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13635 del 5 novembre 2001
«La presunzione di colpa stabilita dall'art. 1681 c.c. a carico del vettore per il sinistro che colpisca il passeggero durante il viaggio, (comprese le operazioni accessorie, tra cui la salita o la discesa dal mezzo di trasporto) opera sul...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1712 del 16 febbraio 2000
«In caso di furto delle cose trasportate, il vettore, tenuto all'obbligo di custodia non può essere esonerato dalla responsabilità per la perdita delle cose consegnategli per il solo fatto d'essersi avvalso dell'ausilio di terzi che esercitano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2094 del 30 gennaio 2008
«Nell'ipotesi di assicurazione del carico contro la perdita e le avarie occorse durante il trasporto, per stabilire la titolarità del diritto all'indennizzo per la merce trasportata, occorre considerare l'incidenza del pregiudizio conseguente alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17478 del 9 agosto 2007
«In tema di contratto di trasporto, la rapina in sé stessa non integra il caso fortuito di cui all'art. 1693 c.c. ai fini dell'esclusione della responsabilità del vettore per la perdita delle cose consegnategli, occorrendo invece, allorché il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17398 del 8 agosto 2007
«Al fine di escludere la responsabilità ex recepto del vettore non è sufficiente la prova della perdita del carico a causa di una rapina, se il fatto è avvenuto con modalità tali da evidenziare l'omessa adozione di cautele idonee ad evitarlo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 622 del 20 gennaio 1995
«Considerato che, ai sensi dell'art. 1693, commi 2 e 3, c.c., il vettore può vincere la presunzione di responsabilità su di lui gravante per i danni alle cose consegnategli per il trasporto e da lui accettate senza riserve dimostrando che i danni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24333 del 30 settembre 2008
«Il rapporto di mediazione non è incompatibile con la sussistenza di un rapporto contrattuale di altro tipo tra il mediatore ed uno dei soggetti messi in contatto, come accade allorché al mediatore sia affidato l'incarico unilaterale di attivarsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3103 del 4 marzo 2002
«In materia di responsabilità precontrattuale, la domanda proposta contro una pluralità di responsabili attiene a cause scindibili, atteso che la responsabilità in questione ha natura extracontrattuale e solidale. Ne consegue che, nel caso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1104 del 15 febbraio 1990
«Il mandatario, in forza di una procura generale o speciale ad negotia, può esercitare tutti i poteri e le facoltà spettanti al mandante, inerenti e necessarie all'esecuzione del mandato ricevuto, compreso quello di instaurare un giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9472 del 19 maggio 2004
«Il mandatario che esegua un pagamento ad un terzo per conto del mandante, non osservando le condizioni stabilite, non è assimilabile al terzo che adempie per il debitore ai sensi dell'art. 1180 c.c., poiché, vigendo tra le parti del rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26943 del 11 novembre 2008
«In tema di obblighi del mandatario, la previsione negoziale della dispensa preventiva dal rendiconto, operante ex art. 1713 c.c. salvo il caso di dolo o colpa grave del mandatario, non esonera quest'ultimo dalla responsabilità per inadempimento,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1642 del 25 febbraio 1999
«A norma dell'art. 1717 c.c. il mandatario che, nell'esecuzione del mandato, sostituisce altri a sé stesso, senza esservi autorizzato o senza che ciò sia necessario per la natura dell'incarico risponde dell'operato della persona sostituita e in tal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7430 del 20 luglio 1990
«L'azione diretta del mandante nei confronti del sostituto del mandatario, prevista dall'art. 1717, ultimo comma, c.c., si applica in tutte le ipotesi in cui l'esecuzione del mandato sia compiuta in tutto o in parte ad opera di un terzo; incaricato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8343 del 29 luglio 1995
«Il mandato irrevocabile nell'interesse del terzo, di cui all'art. 1723, secondo comma, c.c., — il quale concreta un contratto bilaterale e sinallagmatico, in cui il terzo, che ne è estraneo, non ha azione diretta contro le parti contraenti per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8512 del 5 maggio 2004
«Il contratto di commissione, essendo un sottotipo qualificato di mandato senza rappresentanza, si distingue dal mandato con rappresentanza per l'assenza della contemplatio domini (cioè della spendita del nome del mandante), cosicché mentre il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6482 del 1 aprile 2004
«Nel contratto di agenzia la prestazione dell'agente consiste in atti di contenuto vario e non predeterminato che tendono tutti alla promozione della conclusione di contratti in una zona determinata per conto del preponente, quali il compito di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1078 del 8 febbraio 1999
«Mentre l'agente è colui che assume stabilmente l'incarico di promuovere per conto dell'altra (preponente o mandante) la conclusione di contratti in una zona determinata (art. 1742 c.c.), il procacciatore d'affari è colui che raccoglie le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16603 del 16 luglio 2009
«In tema di attività svolte fuori dall'azienda, gli elementi fondamentali che distinguono il rapporto di lavoro subordinato del rappresentante o viaggiatore di commercio (o piazzista) dal rapporto di lavoro autonomo di rappresentanza ad agenzia (e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11264 del 27 agosto 2001
«Il rapporto di agenzia — che è di natura autonoma — non è incompatibile con la soggezione dell'attività lavorativa dell'agente a direttive e istruzioni nonché a controlli, amministrativi e tecnici, più o meno penetranti, in relazione alla natura...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6389 del 25 novembre 1982
«Ai fini della sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, non è sufficiente che la prestazione lavorativa si svolga con inserimento nell'altrui attività produttiva, potendo uno stabile collegamento fra l'una o l'altra ravvisarsi anche nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21073 del 9 ottobre 2007
«Il diritto di esclusiva previsto dall'art. 1743 c.c. è elemento non essenziale ma naturale del contratto di agenzia e, quindi, può essere derogato dalle parti in forza di clausola espressa ovvero di una tacita manifestazione di volontà, desumibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10728 del 10 maggio 2006
«Ai sensi dell'art. 1746 c.c. è imposto all'agente di tutelare gli interessi del preponente e di agire con lealtà e buona fede nell'esecuzione dell'incarico. Tuttavia, tale norma non impedisce all'agente — così come al subagente — vincolato da un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7644 del 19 agosto 1996
«L'obbligo imposto all'agente dall'art. 1746 c.c. di fornire al preponente informazioni sulle condizioni di mercato nella zona assegnatagli nonché ogni altra informazione utile per valutare la convenienza dei singoli affari, (che si traduce...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21445 del 12 ottobre 2007
«In tema di rapporto di agenzia, il preponente, in forza dell'art. 1749 c.c., non soltanto nella sua vigente formulazione, ma anche in quella antecedente alla novella recata dall'art. 4 del D.L.vo n. 65 del 1999, è tenuto ad agire con correttezza e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11197 del 22 agosto 2001
«Il diritto dell'agente a conseguire le provvigioni per le vendite concluse direttamente dal preponente nella zona riservata allo stesso agente, ex art. 1748, secondo comma, c.c., presuppone che si tratti di vendite concluse da un soggetto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4887 del 14 maggio 1998
«In materia di contratto di agenzia, in caso di conclusione da parte del mandante, a seguito di iniziative dell'agente e con l'assistenza del medesimo nel momento della stipulazione, di un contratto di concessione di vendita in esclusiva nella zona...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9386 del 11 luglio 2001
«In base a quanto dispone l'art. 1753 c.c., la disciplina degli agenti di assicurazione è contenuta negli usi e negli accordi collettivi del settore e solo in mancanza di questi è consentito applicare in via analogica le norme del codice civile in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3869 del 17 febbraio 2011
«Al fine di stabilire se lo scioglimento del contratto di agenzia sia avvenuto per fatto imputabile al preponente o all'agente può essere utilizzato per analogia il concetto di giusta causa previsto per il lavoro subordinato, pur nella diversità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7019 del 25 marzo 2011
«Ai fini della legittimità del recesso nel rapporto di agenzia, il preponente non deve fare riferimento, fin dal momento della comunicazione del recesso, a fatti specifici, essendo sufficiente che di essi l'agente sia a conoscenza anche "aliunde" o...»