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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1460 del 16 luglio 1998
«L'art. 157 c.p.p., nel disporre che la notificazione, ove non possa essere eseguita con la consegna personale dell'atto all'interessato, vada fatta nella casa di abitazione o nel luogo in cui l'imputato esercita l'attività lavorativa, privilegia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 589 del 7 marzo 1996
«La pluralità dei luoghi in cui si svolge l'attività lavorativa del destinatario dell'atto non impedisce che uno degli stessi possa essere ritenuto come luogo di abituale esercizio dell'attività professionale in cui, a norma dell'art. 157, comma 1,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11478 del 15 dicembre 1997
«Il ricorso alla procedura di notificazione all'imputato attraverso il deposito dell'atto nella casa comunale, accompagnato dagli ulteriori adempimenti previsti dall'art. 157, comma ottavo, c.p.p., è possibile solo dopo aver percorso inutilmente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2122 del 31 maggio 1996
«La notifica all'imputato ai sensi dell'art. 157, comma 8, c.p.p. si effettua mediante il deposito dell'atto nella casa comunale, l'affissione dell'avviso alla porta dell'abitazione o del luogo ove quegli svolge la sua attività lavorativa e la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7978 del 18 luglio 1995
«Ove non vi sia stata elezione o dichiarazione di domicilio, l'imputato che, prima dell'udienza dibattimentale, venga ristretto in stato di detenzione per altra causa non è tenuto a comunicare all'autorità giudiziaria procedente la situazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 841 del 14 gennaio 2004
«Non costituisce causa di nullità della notificazione, non rientrando tra le ipotesi tassativamente previste dall'art. 171 c.p.p., ma dà luogo a semplice irregolarità, la mancata reiterazione degli accessi, in violazione di quanto previsto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4497 del 15 aprile 1998
«Dal combinato disposto degli artt. 157, 168 c.p.p. e 54 att. c.p.p., si ricava che il momento essenziale della notificazione è costituito dalla consegna al destinatario della copia dell'atto da notificare, in quanto unico mezzo che ne consente la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9897 del 14 settembre 1994
«Il complesso procedimento previsto dall'art. 158 c.p.p. per la prima notificazione all'imputato in servizio militare, realizza un contemperamento di interessi che richiede la collaborazione alla notifica dell'autorità militare, e rende sufficiente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30060 del 17 luglio 2003
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 28822 del 26 luglio 2002
«L'art. 159, comma 1, c.p.p. nella parte in cui prescrive che, prima della pronuncia di un eventuale decreto di irreperibilità, l'autorità giudiziaria disponga nuove ricerche anche nel luogo di nascita dell'imputato, trova applicazione anche con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3285 del 5 gennaio 2000
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui, eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3409 del 27 ottobre 1994
«L'istanza di riesame proposta a norma dell'art. 309 c.p.p. apre un procedimento incidentale che resta attinente alla fase delle indagini preliminari e che, in relazione a quanto previsto dall'art. 160 stesso codice in tema di efficacia del decreto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2965 del 8 agosto 1996
«Ai fini dell'emissione del decreto di irreperibilità, dovendo le ricerche essere eseguite cumulativamente e non alternativamente o parzialmente in tutti i luoghi indicati dall'art. 159 c.p.p., esse devono sempre essere effettuate anche nel luogo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3488 del 16 ottobre 1993
«La rigorosa procedura prevista per la dichiarazione d'irreperibilità dell'imputato esige che le nuove ricerche vengano eseguite cumulativamente e non alternativamente o parzialmente nei luoghi indicati dall'art. 159 c.p.p., sicché, nell'ipotesi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5698 del 6 febbraio 2003
«Il decreto di irreperibilità dell'imputato emesso nel corso delle indagini preliminari non spiega efficacia ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio disposta dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 552 c.p.p., in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41280 del 18 dicembre 2006
«In tema di notificazioni, la dichiarazione di domicilio prevale su una precedente elezione di domicilio, pur non espressamente revocata. (Fattispecie in cui l'indagato, al momento della scarcerazione per applicazione degli arresti domiciliari,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22844 del 23 maggio 2003
«In tema di notificazioni all'imputato, il domicilio eletto si distingue dal domicilio dichiarato perché, mentre in questo è indicato solo il luogo in cui gli atti debbono essere notificati, nel domicilio eletto viene indicata anche la persona...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11815 del 15 ottobre 1999
«Nell'ipotesi in cui l'imputato indichi soltanto il luogo in cui devono essergli notificati gli atti processuali si ha dichiarazione di domicilio e non elezione di domicilio, la quale necessita altresì dell'indicazione del c.d. domiciliatario, e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4870 del 15 maggio 1996
«L'elezione di domicilio prescinde dalla situazione di fatto, cioè dal rapporto reale tra l'imputato e un determinato luogo, e ha natura negoziale e valore costitutivo, in quanto consiste nella manifestazione di volontà di designare un luogo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4108 del 19 aprile 1996
«I riscontri esterni possono essere sia rappresentativi che logici, purché dotati di tale consistenza da resistere agli elementi di segno opposto eventualmente dedotti dall'imputato. Si è inoltre chiarito che essi non debbono consistere né in una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4516 del 23 novembre 1995
«In tema di notificazioni all'imputato, il domicilio eletto si distingue dal domicilio dichiarato perché, mentre in questo è indicato solo il luogo in cui gli atti debbono essere notificati, nel domicilio eletto viene indicata anche la persona...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1778 del 20 agosto 1994
«Nell'ipotesi in cui dopo la prima notificazione, essendo stata omessa la dichiarazione o l'elezione di domicilio, nonché l'avvertimento prescritto dall'art. 161, comma 2, c.p.p., manca un domicilio «dichiarato, eletto o determinato», le successive...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2493 del 25 febbraio 1999
«In tema di notificazioni, la elezione di domicilio è una dichiarazione di volontà consistente nella scelta di una persona investita del potere di ricevere le notificazioni degli atti del procedimento in un luogo diverso da quello cui l'imputato è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1167 del 2 maggio 1997
«Quando vi sia stata elezione di domicilio, la notifica eseguita, non a mani proprie, in luogo diverso da quello indicato al momento dell'elezione è affetta da nullità assoluta, anche se effettuata al domicilio reale e di effettiva abitazione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 829 del 1 febbraio 1993
«Anche in caso di elezione di domicilio, ex art. 161 c.p.p., la notificazione eseguita personalmente all'imputato, mediante consegna di copia, può essere operata in qualsiasi luogo, così come, particolarmente — nella specie — nel luogo di sua...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10227 del 5 marzo 2013
«La disposizione di cui all'articolo 161, comma quarto, c.p.p., che prevede la consegna degli atti al difensore nel caso in cui risulti l'impossibilità della notificazione all'imputato presso il domicilio dichiarato, richiede, quale condizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3714 del 23 gennaio 2013
«Non dà luogo a nullità, ma ad una mera irregolarità, la notificazione all'imputato mediante consegna al difensore, a norma dell'art. 161, comma quarto, c.p.p., che ometta di menzionare nella relata di notifica l'impossibilità di effettuare la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2778 del 29 maggio 2000
«La disposizione di cui all'art. 161 quarto comma che consente la notifica degli atti mediante consegna al difensore, trova un temperamento, nella sua rigida applicazione, quando si abbia aliunde notizia precisa del luogo in cui il destinatario...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38632 del 18 novembre 2002
«L'impossibilità di notificazione al domicilio dichiarato o eletto, prevista dall'art. 161, comma 4, c.p.p. come condizione per darsi luogo alla notificazione mediante consegna al difensore, non può essere fatta derivare dal solo fatto che il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9104 del 6 ottobre 1993
«L'impossibilità della notificazione al domicilio dichiarato, cui fa riferimento la norma del comma quarto dell'art. 161 c.p.p., va intesa e correlata con l'insufficienza o inidoneità delle indicazioni contenute nella dichiarazione. Pertanto...»