-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36 del 13 marzo 1999
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, l'ingiustizia formale della detenzione, anche se conseguente a diversa qualificazione del fatto contestato nell'imputazione come reato procedibile a querela, tuttavia mancante, e/o punito con pena...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2890 del 7 agosto 1996
«Tale esegesi si fonda su in'interpretazione adeguatrice, sul confronto tra la vecchia e la nuova normativa del sequestro conservativo dell'abrogata ipoteca legale, su un ostacolo insormontabile costituito dai criteri di interpretazione letterale e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2615 del 13 settembre 1995
«Il pubblico ministero non ha il potere di chiedere il sequestro conservativo per la somma dovuta a titolo di risarcimento del danno cagionato dal reato allo Stato, persona offesa, ma non costituita parte civile; invero rispetto alle obbligazioni...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1468 del 23 febbraio 1993
«Ai sensi dell'art. 316 c.p.p., il pubblico ministero è legittimato a richiedere il sequestro conservativo sui beni dell'imputato - ed anche dell'indagato - per garantire il pagamento della pena pecuniaria, delle spese del procedimento e di ogni...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4081 del 23 novembre 1995
«Non sono soggette al limite di parziale impignorabilità, e sono quindi liberamente suscettibili del sequestro conservativo di cui all'art. 316 c.p.p., le somme già percepite dal lavoratore a titolo di crediti di lavoro e in sua libera...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4262 del 16 gennaio 1996
«Il sequestro preventivo di terreni abusivamente lottizzati e di fabbricati realizzati senza concessione edilizia è compatibile con la presentazione dell'eventuale istanza di condono e con il pagamento delle somme di denaro autodeterminate a titolo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10977 del 22 marzo 2010
«L'indagato non titolare del bene oggetto di sequestro preventivo è legittimato a proporre richiesta di riesame del titolo cautelare purché vanti un interesse concreto ed attuale alla proposizione del gravame. (Nella specie, la legittimazione del...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5876 del 13 febbraio 2004
«In tema di riesame delle misure cautelari reali, nella nozione di «violazione di legge» per cui soltanto può essere proposto ricorso per cassazione a norma dell'art. 325, comma 1, c.p.p., rientrano la mancanza assoluta di motivazione o la presenza...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11984 del 22 dicembre 1997
«Il reato di turbata libertà degli incanti è reato di pericolo, che si realizza, indipendentemente dal risultato della gara, quando questa sia fuorviata dal suo normale svolgimento, attraverso le condotte tipiche descritte dalla norma, le quali...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 1 giugno 2000
«Poiché, in sede di incidente di esecuzione, l'accertamento del giudice di merito è limitato al controllo dell'esistenza e della legittimità del titolo esecutivo e poiché, dunque, rimane preclusa, per la avvenuta formazione del giudicato, ogni...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5430 del 16 novembre 1995
«Qualora il pubblico ministero convalidi la perquisizione ed il conseguente sequestro eseguiti di propria iniziativa dalla polizia giudiziaria, il provvedimento così emanato, impugnabile con la richiesta di riesame, costituisce un autonomo titolo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3442 del 30 ottobre 1995
«L'art. 319 ter c.p. (Corruzione in atti giudiziari) configura un reato autonomo e non una circostanza aggravante ad effetto speciale rispetto ai delitti di corruzione previsti dagli artt. 318 e 319 c.p. Quanto sopra si ricava dalla circostanza che...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1402 del 14 giugno 1994
«Quando il sequestro preventivo viene disposto, come può esserlo, prima che all'indagato sia stata inviata informazione di garanzia, il relativo decreto deve contenere tutti gli elementi elencati nell'art. 369 c.p.p. e, cioè, non solo l'indicazione...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«In tema di applicazione dell'indulto a reati unificati con il vincolo della continuazione - sia nell'ipotesi in cui, in ragione del titolo, alcuni tra i reati unificati siano esclusi e altri compresi nel provvedimento di clemenza, sia nella...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6924 del 16 gennaio 1998
«In tema di fermo di indiziato di delitto, non deve confondersi l'atto di chi si allontana dal luogo in cui è stato consumato il reato, con il “pericolo di fuga” che costituisce il presupposto della misura precautelare; se così non fosse, infatti,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3364 del 8 luglio 1998
«Ai fini della legittimità del fermo, gli elementi che possono fare ritenere fondato il pericolo di fuga devono essere, innanzitutto, specifici, e cioè direttamente riferiti alla persona sottoposta al fermo, e soprattutto, concreti, cioè connotanti...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2221 del 27 maggio 1994
«Ai fini della convalida del fermo il Gip deve limitarsi a verificare la sussistenza delle condizioni legittimanti la misura nel momento in cui la stessa venne adottata dal P.M., restando indifferenti gli eventi successivi e dovendo in ogni caso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1630 del 8 luglio 1993
«Gli elementi che possono far ritenere fondato il pericolo di fuga, ai fini della legittimità del fermo, devono essere anzitutto «specifici», ossia dotati di capacità di personalizzazione, indirizzata proprio nei confronti di quel singolo individuo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 753 del 1 aprile 1994
«In particolare contro il provvedimento di convalida dell'arresto, per il quale l'art. 391, quarto comma, c.p.p., prevede il ricorso per cassazione, possono farsi valere soltanto ragioni miranti a far accertare l'illegittimità dell'arresto, in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1811 del 25 giugno 1993
«Con la sentenza emessa a norma dell'art. 444 c.p.p., la misura di sicurezza patrimoniale della confisca può essere ordinata non in ogni ipotesi in cui la confisca sia prevista come obbligatoria da una qualche norma, ma solo nei casi previsti...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 155 del 1 aprile 1993
«Nel contesto normativo del nuovo codice di procedura penale deve affermarsi l'esistenza di un vero e proprio diritto di intervento della persona offesa dal reato nel procedimento di archiviazione allorquando la stessa persona offesa abbia...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1295 del 14 gennaio 2003
«Alla stregua della nuova formulazione dell'art. 415 c.p.p., introdotta dall'art. 16, comma 1, della legge 16 dicembre 1999 n. 479, e, segnatamente, del comma 3 di detto articolo, il quale prescrive che si osservino, in quanto applicabili, le norme...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12822 del 2 aprile 2010
«In tema di millantato credito, ai fini dell'integrazione dell'ipotesi di cui all'art. 346, comma secondo, c.p. (che costituisce autonomo titolo di reato e non circostanza aggravante del reato previsto dal comma primo dello stesso articolo), è...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8767 del 8 luglio 1999
«Le limitazioni all'appellabilità delle sentenze da parte del pubblico ministero fissate dall'art. 443 c.p.p. in relazione al giudizio abbreviato sono di stretta interpretazione in quanto fanno eccezione alla regola generale della appellabilità di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5722 del 9 giugno 1993
«...in appello. L'imputato si era doluto di tale conversione, assumendo che, poiché la sentenza non aveva modificato il titolo del reato, non era consentito al procuratore generale l'appello contro di essa, ai sensi dell'art. 443, terzo comma,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6593 del 4 giugno 1998
«L'appello del P.M. contro sentenza di condanna in giudizio abbreviato, precluso (salvo che si tratti di sentenza che modifica il titolo di reato) dall'art. 443, comma terzo, c.p.p., va tuttavia, ai sensi dell'art. 568 stesso codice, qualificato...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 331 del 8 gennaio 2002
«In tema di giudizio abbreviato, poiché l'appello del P.M. contro la sentenza di condanna emessa all'esito di esso è ammesso solo se vi sia stata modificazione del titolo del reato, è illegittima la reformatio in peius da parte del giudice di...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Poiché la richiesta consensuale di applicazione della pena si traduce in una scelta processuale che implica la rinuncia ad avvalersi della facoltà di contestare l'accusa mediante un atto dispositivo con cui l'interessato abdica all'esercizio del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3447 del 19 marzo 1998
«Il delitto di omissione di referto è reato di pericolo e non di danno e, per stabilire se il caso in merito al quale il sanitario ha prestato la sua opera possa presentare i caratteri di un reato perseguibile di ufficio, è necessario far ricorso...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2061 del 25 gennaio 2005
«Infatti, il giudice di legittimità, oltre a non poter entrare nel merito delle pattuizioni, non può sindacare la congruità della pena, il titolo del reato (a meno che sia palesemente erroneo) e la concessione delle attenuanti, né può rimettere in...»