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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9195 del 30 agosto 1995
«Ne consegue che l'esecuzione forzata promossa dal cessionario di un credito non deve essere preceduta dalla notifica, al debitore, del negozio di cessione che si perfeziona, nei rapporti tra il cedente e il cessionario, in virtù del solo consenso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 649 del 9 marzo 1973
«...stipulazione o di rifiuto del terzo di profittarne, lo stipulante non può chiedere che la prestazione sia effettuata a lui, ed ove tale richiesta formuli, non gli può essere negata la legittimazione ad agire, ma la domanda deve essere rigettata.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14562 del 30 luglio 2004
«Nel caso del legittimario — che è terzo rispetto al negozio di cessione dei beni ereditari compiuto dal de cuius (e rispetto all'accordo simulatorio) — il termine di prescrizione dell'azione di simulazione del contratto, esercitata in funzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7909 del 6 agosto 1990
«L'erede che agisca non quale legittimario ai fini del recupero o della reintegrazione della quota di riserva, assumendo veste di terzo rispetto al negozio di cessione di beni ereditari compiuto dal de cuius , del quale deduca la simulazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 442 del 20 gennaio 1987
«...ed obblighi inerenti alla prosecuzione del contratto dopo la data di acquisto con conseguente sua legittimazione a richiedere il rilascio dell'immobile alla scadenza ed il il risarcimento del danno per ritardata restituzione, ex art. 1591 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12460 del 16 maggio 2008
«...all'espletamento di tutte le attività necessarie a salvaguardare l'effettivo titolare del diritto, mediante un accurato controllo sulla legittimazione del portatore, specie se sono emerse circostanze idonee a giustificare un qualche sospetto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3356 del 12 febbraio 2010
«...del sinistro, fosse legittimato passivamente rispetto all'azione diretta, ex art. 28 della legge n. 990 del 1969, esercitata dall'INPS per il recupero della prestazione pensionistica erogata al danneggiato a causa del sinistro stesso).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24806 del 24 novembre 2005
«La surrogazione prevista dall'art. 1916 c.c. concreta una forma di successione a titolo particolare dell'assicuratore che ha pagato l'indennità nei diritti dell'assicurato verso il responsabile del danno, che non si verifica automaticamente con il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4211 del 25 marzo 2002
«In tema di assicurazioni contro i danni relativa a cose oggetto di contratto di trasporto, la surrogazione dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato (art. 1916 c.c.) realizza una successione particolare nel credito, trasferendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6797 del 5 maggio 2003
«...sicché il responsabile non è legittimato ad opporre all'assicuratore eccezioni concernenti il contenuto del rapporto, salvo che esse incidano sulla misura del risarcimento del danno cui egli sarebbe tenuto nei confronti del danneggiato.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9388 del 10 novembre 1994
«Mentre l'individuazione dei beneficiari-eredi va effettuata attraverso l'accertamento della qualità di erede secondo i modi tipici di delazione dell'eredità (testamentaria o legittima: artt. 475, comma 1, e 565 c.c.) e le quote tra gli eredi, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19740 del 17 luglio 2008
«Ne consegue, con riferimento a tale ultimo caso, che i lavoratori ceduti senza il loro consenso hanno diritto a richiedere il risarcimento del danno per l'illegittima cessione del rapporto secondo le norme civilistiche dell'illecito contrattuale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5141 del 11 aprile 2002
«In caso di conferimento di un'azienda individuale ad una società si verifica un fenomeno traslativo non soggetto alla disciplina dell'art. 2498 c.c. (concernente esclusivamente il caso di trasformazione di società da un tipo in un altro, con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15934 del 16 agosto 2004
«La trasformazione di un'impresa individuale in società implica il trasferimento delle situazioni soggettive attive e passive inerenti all'esercizio dell'impresa ancora in atto al momento della trasformazione dal titolare della ditta individuale al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11269 del 15 giugno 2004
«Gli estratti conto prodotti dalla banca non sono copie fotografiche o fotostatiche di scritture originali esistenti, ma costituiscono riproduzioni meccaniche di supporti magnetici, vale a dire della stampa di un'elaborazione computerizzata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4766 del 28 febbraio 2007
«In tema di azione revocatoria fallimentare, la prova della disponibilità da parte del fallito di un consistente patrimonio azionario ed immobiliare non è sufficiente ad escludere la sussistenza dello stato d'insolvenza, né la conoscenza dello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 264 del 8 gennaio 2013
«Il vigente ordinamento giuridico non prevede due distinti ed autonomi diritti di accettazione dell'eredità, derivanti l'uno dalla delazione testamentaria e l'altro dalla delazione legittima, ma contempla - con riguardo al patrimonio relitto dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9651 del 19 aprile 2013
«In tema di successione necessaria, i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, riservati al coniuge ai sensi dell'art. 540, secondo comma, cod. civ., si sommano alla quota spettante a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4847 del 27 febbraio 2013
«In tema di successione legittima, spettano al coniuge superstite, in aggiunta alla quota attribuita dagli artt. 581 e 582 c.c., i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12919 del 24 luglio 2012
«In tema di successione necessaria, per accertare la lesione della quota di riserva va determinato il valore della massa ereditaria, quello della quota disponibile e della quota di legittima. A tal fine, occorre procedere alla formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28632 del 23 dicembre 2011
«A norma dell'art. 564 c.c., il legittimario che abbia la qualità di erede non può esperire l'azione di riduzione delle donazioni e dei legati lesivi della sua quota di legittima ove non abbia accettato l'eredità con beneficio d'inventario, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10373 del 12 marzo 2002
«In virtù del principio tempus regit actum, che governa la successione nel tempo delle norme processuali, è legittima la celebrazione dell'udienza preliminare avanti all'ufficio giudiziario territorialmente competente al momento in cui è stata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1848 del 30 gennaio 2006
«In tema di legittimazione ad causam il soggetto che nel corso del giudizio si costituisce nella qualità di successore universale di una delle parti ha l'onere di fornire — in presenza di contestazione sul punto — la prova della asserita qualità di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4408 del 15 aprile 1998
«In tema di diritto transitorio, l'individuazione dei requisiti e dei presupposti legittimanti i mezzi di ricerca della prova e l'utilizzazione dei relativi elementi è regolata dal principio tempus regit actum e, quindi, dalla regola della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5874 del 13 aprile 2012
«...qualità e di offrire la prova delle circostanze che costituiscono i presupposti della sua legittimazione mediante riscontri documentali, la cui mancanza, attenendo alla regolare instaurazione del contradditorio, è rilevabile anche d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11967 del 16 maggio 2013
«Qualora le parti, nello stipulare un contratto di affitto di azienda, abbiano espressamente disciplinato le sorti del contratto di locazione dell'immobile nel quale è esercitata l'azienda, trova applicazione la disciplina della locazione, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1094 del 5 febbraio 1991
«Con riguardo al risarcimento del danno derivante da responsabilità civile per la circolazione di veicoli a motore, a norma del secondo comma dell'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976 n. 857 (conv., con modifiche, in L. 26 febbraio 1977 n. 39),...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22306 del 26 ottobre 2011
«In tema di competenza territoriale, per cause "tra coeredi" ai sensi dell'art. 22, primo comma, n. 1, c.p.c. devono intendersi non soltanto le controversie che riguardano diritti caduti in successione, ma ogni causa avente un oggetto attinente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8554 del 28 agosto 1998
«A norma dell'art. 22, primo comma c.p.c. appartengono al giudice del luogo dell'aperta successione tutte le cause fra coeredi, ivi comprese non solo quelle aventi ad oggetto diritti caduti in successione, ma anche le altre attinenti alla qualità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1260 del 11 febbraio 1997
«...è aperta, radicandosi la competenza di detto giudice in relazione ad ogni causa nella quale la legittimazione attiva e passiva discenda necessariamente e non occasionalmente dalla qualità di erede e che abbia un oggetto attinente a tale qualità.»