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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9583 del 2 luglio 2002
«Il ritardato pagamento di un debito previdenziale o assistenziale determina l'obbligo dell'Istituto debitore di corrispondere gli accessori a prescindere dall'imputabilità soggettiva del ritardo nell'adempimento, atteso che, stante la tutela...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12386 del 19 settembre 2000
«Ciò comporta, come corollario, che il ritardo nell'adempimento dei crediti contraddistinti da questo regime giuridico non è regolato dai principi della responsabilità contrattuale di cui è espressione l'art. 1224 c.c. (il quale contempla, invece,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10133 del 14 ottobre 1993
«A seguito della sentenza costituzionale n. 156 del 1991 (dichiarativa della parziale illegittimità dell'art. 442 c.p.c.) i crediti previdenziali — rispetto ai quali le condizioni di responsabilità dell'ente debitore per il ritardo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8826 del 27 ottobre 1994
«...investe unicamente la regolamentazione degli effetti della mora dell'ente assicuratore nell'adempimento della propria obbligazione, senza incidere su quella delle condizioni per l'insorgenza di questa, intesa come fatto generatore del rapporto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11534 del 6 novembre 1995
«Considerato, però, che in ipotesi di obbligazione periodica la fattispecie di ritardo nell'adempimento è suscettibile di verificarsi per ogni singolo rateo e gli effetti dell'inadempimento sono regolati dalla vecchia o dalla nuova disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1322 del 13 febbraio 1997
«...— decorre dal giorno in cui si sono verificate le condizioni di responsabilità dell'istituto debitore per il ritardo nell'adempimento, e, quindi, dopo centoventi giorni dalla presentazione della domanda senza che l'istituto si sia pronunciato.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13025 del 23 ottobre 2001
«Ai fini del divieto del cumulo degli interessi e della rivalutazione monetaria previsto dall'art. 16, sesto comma, legge n. 412 del 1991, deve darsi rilevanza alla natura e all'oggetto della prestazione, posto che la citata disposizione fu emanata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11116 del 12 dicembre 1996
«In base al principio secondo cui i motivi del ricorso per cassazione non possono investire questioni che non siano state proposte innanzi al giudice di merito e la cui soluzione implicherebbe nuovi accertamenti di fatto, è inammissibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5525 del 19 maggio 1995
«In caso di ritardato pagamento di un credito previdenziale, qualora l'ente debitore non abbia corrisposto anche la rivalutazione monetaria e gli interessi legali, il debito risarcitorio maturato per tali titoli resta soggetto, dalla data di detto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17396 del 17 novembre 2003
«Con l'ingiunzione di pagamento non è possibile richiedere il risarcimento, ai sensi dell'art. 1224, secondo comma, c.c., del maggior danno derivato dal ritardo nell'adempimento, ma qualora si tratti di crediti di lavoro il creditore può domandare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15108 del 31 marzo 2003
«Ne consegue che, qualora il pubblico ufficiale abbia l'obbligo di versare nelle casse della P.A. il danaro di volta in volta ricevuto da terzi per ragione del suo ufficio, la mancata previsione di un termine di scadenza, se autorizza a tollerare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3021 del 8 marzo 1991
«Ne consegue che, qualora il pubblico ufficiale abbia l'obbligo di versare nelle casse della P.A. il danaro di volta in volta ricevuto da terzi per ragione del suo ufficio, la mancata previsione di un termine di scadenza, se autorizza a tollerare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11329 del 30 dicembre 1994
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per danni causati dalla circolazione dei veicoli a motore, l'obbligo dell'assicuratore di pagare l'indennizzo direttamente al danneggiato, insorgente nel momento in cui si verifica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3890 del 1 aprile 1993
«L'azione che il danneggiato in un sinistro derivante dalla circolazione di veicolo, per il quale vi è obbligo di assicurazione, propone, ai sensi dell'art. 1224 c.c., contro l'assicuratore per i danni conseguenti al ritardato pagamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10725 del 8 luglio 2003
«A tanto consegue che, mentre la responsabilità dell'assicuratore per mala gestio nei confronti del danneggiato ritrae disciplina e contenuto dall'art. 1224 c.c. in quanto obbligazione da ritardo nell'adempimento di un'obbligazione pecuniaria (e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27530 del 30 dicembre 2016
«In tema di diffida ad adempiere, l'unico onere che, ai sensi dell'art. 1454 c.c., grava sulla parte intimante è quello di fissare un termine entro cui l'altra dovrà adempiere alla propria prestazione, pena la risoluzione "ope legis" del contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10441 del 27 aprile 2017
«In ipotesi di risoluzione del contratto per inadempimento e di condanna al pagamento della penale, che sia stata pattuita dalle parti anche per il solo ritardo nell'adempimento, nella determinazione dell'importo della detta penale, non deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 843 del 25 gennaio 1995
«Gli interessi e la rivalutazione di detto credito sono riconoscibili anche oltre il massimale di polizza e decorrono dalla data della prima richiesta dell'istituto di assicurazione sociale, qualora ne vi sia stato ritenuto colpevole...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15684 del 12 dicembre 2000
«In tema di responsabilità dell'assicuratore nei confronti dell'assicurato per mala gestio, fondata sul contratto assicurativo e soggetta alla disciplina ordinaria dettata dal codice civile, l'assicuratore è tenuto a rispettare nell'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2106 del 22 febbraio 1993
«...il risarcimento, ai sensi dell'art. 1224, secondo comma, c.c., del maggior danno derivatogli dal ritardo nell'adempimento, ma può formulare tale richiesta (che integra una emendatio libelli) nel giudizio di opposizione avverso l'ingiunzione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4476 del 20 maggio 1997
«La domanda avente ad oggetto il pagamento di interessi di mora ed il risarcimento del danno ulteriore da svalutazione monetaria, in conseguenza del ritardo nell'adempimento di un'obbligazione pecuniaria (nella specie, pagamento di prestazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12857 del 28 dicembre 1998
«...cui matura il credito indipendentemente dai presupposti previsti dall'art. 1219, secondo comma, c.c. per la mora ex re; c) l'elemento della colpa del datore di lavoro è irrilevante ai fini dell'imputabilità del ritardo nell'adempimento (vedi sent.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12147 del 19 agosto 2003
«L'art. 429, terzo comma, c.p.c., col prevedere che il credito da lavoro produce interessi e rivalutazione dalla maturazione del credito, sancisce con norma inderogabile solo la responsabilità, anche incolpevole, del datore di lavoro per il ritardo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5860 del 16 marzo 2006
«In tema di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, nel caso in cui il creditore — del quale non sia controversa la qualità di imprenditore commerciale — deduca di aver subito dal ritardo del debitore nell'adempimento un pregiudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21703 del 13 ottobre 2009
«...l'ente debitore, in caso di ritardo nell'adempimento, è tenuto a corrispondere gli interessi o la rivalutazione monetaria, ex art. 429 c.p.c., nella maggiore misura, alla stregua dell'art. 16, sesto comma, della legge 30 dicembre 1991, n. 412.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22096 del 26 settembre 2013
«In tema di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, nel caso in cui il creditore - del quale non sia controversa la qualità di imprenditore commerciale - deduca di aver subito dal ritardo del debitore nell'adempimento un pregiudizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28573 del 20 dicembre 2013
«La parte non inadempiente che, avendo versato la caparra, recede dal contratto per l'inadempimento dell'altra e chiede il pagamento del doppio, ai sensi dell'art. 1385, secondo comma, cod. civ., accetta tale somma a titolo di integrale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18353 del 27 agosto 2014
«Ne consegue che l'obbligo avente ad oggetto il pagamento della suddetta indennità è soggetto alla disciplina della "mora debendi" in caso di inadempimento, o ritardo nell'adempimento, delle obbligazioni pecuniarie del datore di lavoro, con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22951 del 10 novembre 2015
«...scarsa importanza il ritardo di venti giorni nell'adempimento di un'obbligazione, dedotto quale condizione sospensiva di una transazione, anche in ragione del tempo intercorso tra il tardivo adempimento e l'iniziativa giudiziaria del creditore).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2336 del 10 marzo 1993
«...dannoso, il tempestivo comportamento dell'imputato di sollecitazione nei confronti dell'assicuratore e il ritardo di quest'ultimo nell'adempimento del fatto risarcitorio non hanno alcuna rilevanza ai fini della concessione dell'attenuante.»