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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1091 del 21 gennaio 2016
«In tema di lesione del diritto all'immagine ed alla reputazione, la quantificata entità del corrispondente danno risarcibile non può essere automaticamente ridotta per effetto della pubblicazione della sentenza su un quotidiano, costituendo tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3940 del 29 febbraio 2016
«In tema di inadempimento contrattuale, il risarcimento riveste natura e svolge funzione sostitutiva della prestazione mancata e gli effetti della situazione pregiudizievole permangono sino a quando il danno sia risarcito, ossia fino alla data...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12140 del 14 giugno 2016
«Gli interessi sulla somma liquidata a titolo di risarcimento del danno da fatto illecito hanno fondamento e natura diversi da quelli moratori, regolati dall'art. 1224 c.c., in quanto sono rivolti a compensare il pregiudizio derivante al creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12288 del 15 giugno 2016
«Il risarcimento del danno da illecito aquiliano integra un debito di valore sicché, ove il giudice di merito abbia riconosciuto sulla somma capitale dovuta al danneggiato e liquidata nella sentenza di primo grado gli interessi compensativi al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10499 del 20 maggio 2016
«Atteso il carattere assoluto dei diritti reali, la tutela degli stessi mediante reintegrazione in forma specifica non è soggetta al limite ex art. 2058, comma 2, c.c., salvo che lo stesso titolare danneggiato chieda il risarcimento per equivalente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5013 del 28 febbraio 2017
«In tema di risarcimento danni per equivalente, la stima e la determinazione del pregiudizio da ristorare vanno operate alla stregua dei criteri praticati al momento della liquidazione, in qualsivoglia maniera compiuta, cioè secondo i parametri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6035 del 29 maggio 1995
«L'art. 2058 secondo comma c.c., il quale conferisce al giudice la facoltà di disporre che il risarcimento del danno avvenga per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulti eccessivamente onerosa per il debitore, non è applicabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 22820 del 29 settembre 2017
«Il notaio che, chiamato a stipulare un contratto di compravendita immobiliare, ometta di accertarsi dell'esistenza di iscrizioni ipotecarie e di pignoramenti sull'immobile, può essere condannato al risarcimento per equivalente commisurato, quanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 15846 del 26 giugno 2017
«In tema di responsabilità dell'appaltatore ex art. 1669 c.c., il risarcimento del danno riconosciuto al committente per l'eliminazione dei difetti di costruzione dell'immobile può giungere a consentire la completa ristrutturazione di quest’ultimo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 27546 del 21 novembre 2017
«Ai sensi del comma 2 dell’art. 2058 c.c., in virtù del quale, anche se il danneggiato abbia chiesto, quando possibile, la reintegrazione in forma specifica, il giudice può disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente ove la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 380 del 16 gennaio 1997
«Il risarcimento del danno per equivalente costituisce una reintegrazione del patrimonio del creditore che si realizza mediante l'attribuzione, al creditore, di una somma di danaro pari al valore della cosa o del servizio oggetto della prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2402 del 4 marzo 1998
«La domanda di risarcimento del danno subito da un veicolo a seguito di incidente stradale, quando abbia ad oggetto la somma necessaria per effettuare la riparazione dei danni, deve considerarsi come richiesta di risarcimento in forma specifica,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 254 del 12 gennaio 2010
«In tema di responsabilità della P.A. per occupazione illegittima di un fondo, l'appartenenza di esso a più comproprietari non implica solidarietà attiva in un unico credito risarcitorio, ma l'insorgenza di un autonomo diritto di ciascuno dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15875 del 25 giugno 2013
«Si ha eccessiva onerosità del risarcimento in forma specifica, ai sensi dell'art. 2058 c.c., quando il sacrificio economico necessario superi in misura eccessiva il valore da corrispondere in base al risarcimento per equivalente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22396 del 1 ottobre 2013
«Anche nei confronti delle persone giuridiche ed in genere degli enti collettivi, è configurabile il risarcimento del danno non patrimoniale qualora il fatto lesivo incida su una situazione giuridica della persona giuridica o dell'ente che sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12582 del 17 giugno 2015
«Il risarcimento del danno in forma specifica, secondo il principio generale fissato dall'art. 2058 cod. civ., é applicabile anche alle obbligazioni contrattuali, in quanto rimedio alternativo al risarcimento per equivalente pecuniario, sicché il...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1983 del 31 marzo 2011
«In via generale, il rispetto dei principi di parità di trattamento ed effettività non osta a che lo Stato membro assoggetti la tutela di una posizione giuridica di diritto comunitario derivato ad un termine di decadenza, a condizione che la...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 191 del 11 maggio 2006
«...di proprietà dell'amministrazione non in forza del decreto di esproprio, ma dell'irreversibile trasformazione avvenuta in esecuzione dell'opera di pubblica utilità) il proprietario del fondo non può che chiedere la tutela per equivalente.»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 11 maggio 2018
«È restituita alla Sezione, ai sensi dell'art. 99, c. 1, ultimo periodo, c.p.a. la decisione della questione - che era stata rimessa all'Adunanza plenaria - se spetti, in caso di affidamento diretto, senza gara, di un appalto, il risarcimento danni...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2690 del 29 maggio 2015
«Sulla scorta della nuova formulazione normativa, deve ritenersi che il codice del processo amministrativo non considera l'ipotesi che una sentenza di accoglimento del ricorso - che, pertanto, afferma l'intervenuta lesione della posizione giuridica...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 661 del 7 febbraio 2012
«È ammissibile la richiesta di risarcimento del danno per equivalente derivante dalla mancata esecuzione del giudicato proposta direttamente in sede di ottemperanza davanti al Consiglio di Stato. In primo luogo, non si viola il principio del doppio...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 142 del 7 luglio 2019
«...limitatamente alla condanna dell'Azienda al risarcimento per equivalente, il relativo giudizio di appello, riguardando un'azione risarcitoria, non soggiace al dimezzamento del termine ai sensi dell'art. 119, comma 1, lett. a) D.Lgs. 104/2010.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5546 del 27 novembre 2017
«La domanda risarcitoria si pone, infatti, in contrasto con la regola generale espressa dall'art. 124 cod. proc. amm., secondo il quale il risarcimento del danno per equivalente da illegittima privazione dell'appalto deve essere "subito e provato"...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13532 del 30 maggio 2017
«In sede risarcimento dei danni a seguito della irreversibile trasformazione del fondo, la valutazione dei beni, oggetto della tutela per equivalente, va effettuata al momento dell'irreversibile trasformazione dei fondo, in cui l'illecito è...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 897 del 27 febbraio 2017
«Nei debiti di valore i cosiddetti interessi compensativi costituiscono una mera modalità liquidatoria del danno causato dal ritardato pagamento dell'equivalente monetario attuale della somma dovuta all'epoca dell'evento lesivo....»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 3195 del 17 maggio 2019
«Infatti, l'espropriazione deve sempre avvenire in buona e debita forma, e l'illecito spossessamento del privato da parte della P.A. e l'irreversibile trasformazione del suo terreno per la costruzione di un'opera pubblica non danno...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3105 del 22 febbraio 2018
«La condotta illecita dell'amministrazione, quale che sia stata la sua forma di manifestazione (vie di fatto, occupazione usurpativa, occupazione acquisitiva), non può comportare l'acquisizione del bene medesimo, giacché essa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8810 del 5 aprile 2017
«In materia di espropriazione per pubblica utilità, la necessità di interpretare il diritto interno in conformità col principio enunciato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, secondo cui l'espropriazione deve sempre...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 735 del 19 gennaio 2015
«Alla luce della costante giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, deve ritenersi che, quando il decreto di espropriazione per p.u. non sia stato emesso o sia stato annullato, l'occupazione e la manipolazione...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 29 aprile 2005
«Nel caso di annullamento in sede giurisdizionale degli atti inerenti alla procedura di espropriazione per pubblica utilità (dichiarazione di pubblica utilità e occupazione di urgenza), il proprietario dell'area può chiedere, mediante...»