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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5398 del 12 aprile 1990
«L'impugnazione contro le ordinanze emesse nel corso degli atti preliminari al dibattimento può essere proposta, a pena di inammissibilità, soltanto con l'impugnazione contro le sentenze; ciò la conseguenza che le ordinanze dibattimentali — salve...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6624 del 17 febbraio 2012
«In tema di estradizione per l'estero, l'intervenuta consegna allo Stato richiedente comporta l'inammissibilità, per sopraggiunta carenza d'interesse, dell'impugnazione proposta dalla persona reclamata avverso il provvedimento di rigetto della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2313 del 10 marzo 1994
«In tema di risarcimento dei danni da sinistro stradale, la chiamata in garanzia formulata dal proprietario del veicolo e dal suo assicuratore, convenuti dal danneggiato, nei confronti dell'impresa designata alla gestione del Fondo per le vittime...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10963 del 8 agosto 2001
«Allorché la domanda di rimborso sia relativa a spese ospedaliere, sostenute all'estero senza previa autorizzazione amministrativa, per un ricovero reso necessario in considerazione delle migliori opportunità ivi presenti di attenuare o rimuovere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3166 del 24 settembre 1976
«L'irregolarità della notificazione dell'intimazione di sfratto non determina, direttamente e immediatamente, la nullità del provvedimento di convalida; questo, al contrario, conserva la sua piena efficacia di titolo esecutivo, salvo il diritto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3114 del 15 marzo 1994
«Ai fini della procedibilità, pur in assenza di querela, di reati in materia sessuale, quando questi, secondo quanto previsto dall'art. 542, terzo comma, n. 2, c.p., siano connessi con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34147 del 6 settembre 2012
«L'amministratore del condominio riveste una specifica posizione di garanzia, ex art. 40, comma secondo, cod. pen., in virtù del quale ha l'obbligo di attivarsi per rimuovere le situazioni di pericolo per l'incolumità di terzi (nella specie...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36728 del 17 settembre 2004
«Il custode di un complesso immobiliare sottoposto a sequestro preventivo per reati ambientali è «garante» dell'obbligo di conservazione del bene e di assicurare nel tempo l'identità dello stesso ed in tale sua qualità ha il dovere di richiedere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13941 del 9 dicembre 1986
«Ai fini della configurabilità dell'ipotesi aggravata della violazione di domicilio commessa con violenza sulle cose, di cui all'ultimo comma dell'art. 614 c.p., la sussistenza della materialità di tale violenza non deve essere rapportata alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4616 del 22 marzo 2012
«In tema di amministrazione della cosa comune, il decreto emesso ai sensi dell'art. 1105, quarto comma, c.c. ha natura di provvedimento di volontaria giurisdizione, che, essendo suscettibile di revoca e modifica ex art. 742 c.p.c., è privo del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7259 del 19 giugno 2000
«Nell'ipotesi in cui gli uffici comunali siano indotti al rilascio di una concessione edilizia mediante la falsa rappresentazione dei luoghi contenuta nel progetto e negli elaborati tecnici presentati dal soggetto richiedente, si configura il reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5098 del 11 febbraio 2011
«Il reato di omesso collocamento di segnali o ripari, di cui all'art. 673 cod. pen., deve ritenersi sussistente ogniqualvolta il soggetto destinatario delle prescrizioni dettate dall'Autorità sulla sicurezza delle strade non esegua le opere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16285 del 11 maggio 2006
«Mentre la fattispecie di cui al primo comma dell'art. 677 c.p. incrimina l'omissione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo, generico e presunto, in un edificio o costruzione che minacci rovina, l'ipotesi prevista al comma terzo, richiede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25255 del 12 luglio 2005
«L'inosservanza dell'obbligo di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo di rovina in edifici o altre costruzioni (art. 677 c.p.) è reato proprio che può essere commesso dal soggetto che, pur non essendo proprietario,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17322 del 23 aprile 2009
«Non integra il reato di omissione di lavori in edifici che minacciano rovina (art. 677 c.p.) la condotta del proprietario di un immobile, sottoposto a sequestro preventivo, che non provveda a eseguire i lavori urgenti per rimuovere una situazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13934 del 3 aprile 2008
«In tema di omessa esecuzione di lavori in edifici che minacciano rovina, destinatario dell'obbligo di provvedere ai lavori necessari per rimuovere il pericolo è il proprietario dell'immobile o colui che, per fonte legale o convenzionale, sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4032 del 3 febbraio 2004
«L'inosservanza dell'ordinanza del sindaco che ingiunge di provvedere all'urgente riparazione dell'immobile in stato di pericolo per la pubblica incolumità, da parte del soggetto titolare dell'obbligo di manutenzione e conservazione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17844 del 15 aprile 2003
«Il reato previsto dall'art. 677, comma 3 c.p. si realizza allorché il proprietario dell'edificio che minaccia rovina non si sia attivato per rimuovere le cause di pericolo, a nulla rilevando né l'ignoranza dello stato di pericolo - scaturente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9027 del 25 febbraio 2003
«Negli edifici condominiali, poiché l'art. 677 c.p. prevede che anche una persona diversa dal proprietario sia tenuta alla conservazione, manutenzione o riparazione dell'edificio, l'obbligo giuridico di rimuovere il pericolo derivante dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15759 del 13 aprile 2001
«In tema di omissione di lavori in costruzioni che minacciano rovina negli edifici condominiali, nel caso di mancata formazione della volontà assembleare che consenta all'amministratore di adoperarsi al riguardo, sussiste a carico del singolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1437 del 15 febbraio 1997
«L'obbligo giuridico di rimuovere il pericolo derivante dalla minacciante rovina di un edificio o altra costruzione — la cui violazione integra il reato contravvenzionale di cui all'art. 677 c.p. — incombe anche sul conduttore: questi, infatti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9866 del 20 novembre 1996
«L'obbligo giuridico del proprietario di rimuovere il pericolo derivante dalla minacciante rovina di parti comuni di un edificio — la cui violazione integra il reato contravvenzionale di cui all'art. 677 c.p. — è del tutto indipendente dalla causa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7764 del 7 agosto 1996
«Negli edifici condominiali, l'obbligo giuridico di rimuovere il pericolo derivante dalla minacciante rovina di parti comuni della costruzione — la cui violazione integra il reato contravvenzionale di cui all'art. 677 c.p. — incombe...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34112 del 18 settembre 2001
«L'obbligo, penalmente sanzionato dall'art. 677, comma terzo, c.p., di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo per l'incolumità delle persone costituito dall'esistenza di un edificio o di una costruzione che minacci...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5966 del 22 maggio 2000
«Il reato previsto dall'art. 677 c.p. si realizza allorché il proprietario non si sia attivato per rimuovere le cause del pericolo accertato, a nulla rilevando né l'ignoranza dello stato di pericolo in cui versi l'edificio (rientrando nella normale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4502 del 15 maggio 1997
«La previsione incriminatrice dell'art. 677 c.p., incentrata sulla mera omissione dell'obbligo di provvedere ai lavori occorrenti per rimuovere la fonte di pericolo, prescinde dall'emissione di un provvedimento amministrativo che accerti e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17008 del 26 agosto 2004
«Nel procedimento dinanzi al giudice di pace, l'autorizzazione a stare in giudizio di persona, «in considerazione della natura e entità della causa» ex art. 82 c.p.c., attiene all'accertamento che nulla osti a che il soggetto possa agire senza il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4052 del 20 gennaio 1997
«Il reato contravvenzionale previsto dagli artt. 11 comma primo e 59 della legge 1 giugno 1939, n. 1089 è reato di condotta, che consiste nel demolire, rimuovere, modificare o restaurare le cose di interesse artistico senza l'autorizzazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21289 del 3 novembre 2005
«La soccombenza di una parte e il suo conseguente interesse ad impugnare la sentenza sono da escludere nel caso in cui l'absolutio ab instantia sia avvenuta per effetto di statuizione meramente processuale, potendo in tal caso configurarsi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1148 del 2 febbraio 2000
«L'interesse a proporre impugnazione ha origine e natura processuali e sorge dalla soccombenza, connessa ad una statuizione del giudice a quo capace di recare pregiudizio alla parte (la quale, proprio con il mezzo di impugnazione, tende a rimuovere...»