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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9996 del 24 maggio 2004
«Il recesso ingiustificato dal contratto di una delle parti (nel caso di specie, del professionista mandatario incaricato di svolgere una perizia contrattuale) giustifica la condanna generica di questa al risarcimento del danno, indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4126 del 22 marzo 2001
«Nell'attuale sistema normativo, quale risulta delineato dalla legge 3 febbraio 1989, n. 39, il mediatore è un operatore specializzato e, come tale, è tenuto nello svolgimento della sua attività ad osservare la diligenza qualificata richiesta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21079 del 28 ottobre 2005
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. differisce da quella ordinaria, in quanto presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, ma anche il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3811 del 25 febbraio 2004
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. differisce da quella ordinaria, in quanto presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'Amministrazione stessa, ma anche il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1884 del 11 febbraio 2002
«Ai fini dell'utile versum dell'azione di arricchimento senza causa, proposta, ai sensi dell'art. 2041 c.c., nei confronti della pubblica amministrazione, non rileva l'utilità che l'ente confidava di realizzare, bensì quella che ha in effetti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15296 del 6 luglio 2007
«In tema di spese degli enti locali effettuate senza il rispetto delle condizioni di cui all'art. 23, commi 3 e 4, D.L. 2 marzo 1989, n. 66, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 1989, n. 144, applicabile ratione temporis e riprodotto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6570 del 29 marzo 2005
«Non ogni domanda ha effetto interruttivo della prescrizione, ma soltanto quella con cui l'attore chiede il riconoscimento e la tutela giuridica del diritto del quale si eccepisca poi la prescrizione. Pertanto, la domanda proposta per chiedere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5120 del 3 marzo 2011
«L'attività della P.A., anche nel campo della pura discrezionalità, deve svolgersi nei limiti posti della legge e dal principio primario del "neminem laedere", di cui all'art. 2043 c.c.; è, pertanto, consentito al giudice ordinario accertare se vi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13018 del 23 ottobre 2001
«Non sono configurabili gli elementi costitutivi del rapporto di lavoro subordinato nel caso in cui le prestazioni necessarie ai fini del perseguimento dei fini aziendali siano organizzate in maniera tale da non richiedere l'applicazione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2352 del 2 febbraio 2010
«Nel rapporto gerarchico professionale tra il primario di un reparto ospedaliero e l'aiuto anziano operante nel reparto, l'accertamento del demansionamento di fatto per oltre cinque anni di quest'ultimo, determinato dalla condotta del primario che,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1017 del 10 aprile 1973
«Per sede principale dell'impresa deve intendersi il luogo nel quale l'imprenditore svolge la sua prevalente attività di direzione e di amministrazione dell'azienda, e non quello in cui si trovano i beni, né quello in cui risieda il professionista...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4489 del 24 febbraio 2010
«In tema di contratto di prestazione d'opera professionale, titolare del rapporto è colui che conferisce l'incarico. in nome proprio, ovvero colui che, munito di procura, agisce in nome e per conto del mandante, sicché, ove difetti la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22233 del 25 novembre 2004
«Nel contratto di prestazione di opera professionale la qualità di cliente può non coincidere con quella del soggetto a favore del quale l'opera del professionista deve essere svolta, di tal che chiunque può, per le più svariate ragioni, dare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1040 del 28 gennaio 1995
«Se è vero che obbligazioni inerenti all'esercizio di un'attività professionale sono generalmente obbligazioni di mezzi, in determinate circostanze esse assumono le caratteristiche delle obbligazioni di risultato in cui il professionista si impegna...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9829 del 18 settembre 1995
«In tema di compenso per l'attività svolta dal professionista, il giudice, indipendentemente dalla specifica richiesta del medesimo, a fronte di risultanze processuali carenti sul quantum ed in difetto di tariffe professionali e di usi, non può...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15781 del 28 luglio 2005
«Le disposizioni dell'art. 2226 c.c., in tema di decadenza e prescrizione dell'azione di garanzia per vizi dell'opera, sono inapplicabili alla prestazione d'opera intellettuale, ed in particolare alla prestazione del professionista che abbia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8033 del 19 luglio 1993
«Poiché l'obbligazione di redigere un progetto di costruzione è di risultato, impegnando il professionista alla prestazione di un progetto concretamente realizzabile, il committente, in base al principio inadimplenti non est adimplendum , ha...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12820 del 1 dicembre 1992
«Mentre nella progettazione di un edificio è ravvisabile una obbligazione di risultato, risolvendosi l'attività del professionista nel mettere a disposizione del proprio cliente un determinato bene avente un'autonoma utilità, nella direzione dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9844 del 6 luglio 2002
«In tema di contratti aventi ad oggetto prestazioni di opera intellettuale invalidi per difetto di iscrizione del professionista all'albo, l'accertamento in ordine alla sussistenza in concreto di un rapporto di prestazione d'opera professionale il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5873 del 9 maggio 2000
«La violazione delle norme imperative sui limiti dei poteri del professionista stabiliti dalla legge professionale (nella specie l'art. 16 R.D. 274/1929, che consente al geometra la progettazione, la direzione e la vigilanza di modeste costruzioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8850 del 10 maggio 2004
«Il mandato professionale può essere conferito anche in forma verbale, dovendo in tal caso la relativa prova risultare, quantomeno in via presuntiva, da idonei indizi plurimi, precisi e concordanti; né, sotto altro profilo, la prova dell'attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7309 del 2 giugno 2000
«Cliente del professionista non è necessariamente il soggetto nel cui interesse viene eseguita la prestazione d'opera intellettuale, ma colui che, stipulando il relativo contratto, ha conferito l'incarico al professionista ed è, conseguentemente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1244 del 4 febbraio 2000
«Il rapporto di prestazione d'opera professionale la cui esecuzione sia dedotta dal professionista come titolo del diritto al compenso, postula l'avvenuto conferimento del relativo incarico in qualsiasi forma idonea a manifestare inequivocabilmente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2345 del 1 marzo 1995
«Presupposto essenziale ed imprescindibile dell'esistenza di un rapporto di prestazione d'opera professionale, la cui esecuzione sia dedotta dal professionista come titolo del suo diritto al compenso, è l'avvenuto conferimento del relativo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14085 del 11 giugno 2010
«L'esecuzione di una prestazione d'opera professionale di natura intellettuale effettuata da chi non sia iscritto nell'apposito albo previsto dalla legge dà luogo, ai sensi degli artt. 1418 e 2231 c.c., a nullità assoluta del rapporto tra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11947 del 2 dicembre 1993
«Per il disposto dell'art. 2231 c.c. l'esecuzione di una prestazione d'opera professionale di natura intellettuale effettuata da chi non sia iscritto nell'apposito albo previsto dalla legge, dà luogo a nullità assoluta del rapporto tra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3108 del 17 marzo 1995
«La «collaborazione», di cui parla l'art. 2232 c.c. - là ove contempla la possibilità che il prestatore d'opera professionale si avvalga, nella esecuzione dell'incarico, «sotto la propria direzione e responsabilità, di sostituti e ausiliari» -...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5248 del 27 agosto 1986
«In tema di prestazione d'opera intellettuale, la facoltà per il professionista di servirsi, ai sensi dell'ari. 2232 c.c., della collaborazione di sostituti od ausiliari non comporta mai che costoro diventino parti del rapporto di clientela,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2404 del 6 aprile 1983
«Nel rapporto di prestazione d'opera intellettuale avente ad oggetto un progetto di costruzione o ristrutturazione edilizia, il professionista non può invocare una diminuzione della propria responsabilità verso il cliente per il solo fatto che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8546 del 22 aprile 2005
«In tema di responsabilità del prestatore di opera intellettuale, poiché l'art. 1176 c.c. fa obbligo al professionista di usare, nell'adempimento delle obbligazioni inerenti la sua attività professionale, la diligenza del buon padre di famiglia, il...»