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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24055 del 26 maggio 2004
«In tema di infortuni sul lavoro, l'esistenza sul cantiere di un preposto - salvo che non vi sia la prova rigorosa di una delega espressamente e formalmente conferitagli, con pienezza di poteri ed autonomia decisionale, e di una sua particolare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4981 del 6 febbraio 2004
«In quanto titolari di distinte posizioni di garanzia, rispondono del reato di omicidio colposo plurimo, per la morte dei pazienti avvenuta a causa del fuoco sviluppatosi all'interno della camera iperbarica in cui si trovavano per eseguire la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27975 del 1 luglio 2003
«Ne consegue che - nell'ipotesi di esposizione alle polveri di amianto protrattati per lungo tempo prima che l'imputato assumesse la posizione di garanzia - occorre accertare se il compimento dell'azione doverosa da parte dell'imputato avrebbe...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 679 del 17 marzo 1970
«La norma dell'art. 104 c.p., riguardante la dichiarazione di abitualità nelle contravvenzioni qualunque esse siano, trova applicazione quando il soggetto sia stato condannato alla pena dell'arresto per tre contravvenzioni della stessa indole e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3976 del 28 marzo 1988
«La libertà vigilata facoltativa può essere ordinata dal giudice, ai sensi dell'art. 229 n. 1 c.p., in correlazione al giudizio di pericolosità e indipendentemente da qualsiasi contestazione delle circostanze che possono importare la applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 867 del 29 gennaio 1992
«L'applicazione del condono di due anni sulla maggior pena inflitta, effettuata ai sensi del D.P.R. 22 dicembre 1990, n. 394, non incide sulla quantità della pena prevista dall'art. 230 c.p. per farsi luogo alla libertà vigilata e ciò sia perché,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27423 del 9 giugno 2005
«In tema di misure di sicurezza personali, deve escludersi che la previa imposizione della cauzione di buona condotta costituisca condizione indispensabile per la sostituzione, ai sensi dell'art. 231 c.p., della libertà vigilata con la casa di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7618 del 22 giugno 1987
«In tema di sfruttamento della prostituzione la misura di sicurezza detentiva può essere applicata, per il nuovo regime introdotto dalla L. 10 ottobre 1986, n. 663 «modifiche alla legge sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6369 del 18 maggio 1987
«Le misure di sicurezza conseguenti alla condanna per un delitto concernente lo sfruttamento della prostituzione non rientrano nel novero di quelle che possono essere ordinate in ogni tempo (art. 205 n. 3 c.p.), non essendo così stabilito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6459 del 15 febbraio 2007
«Non integra il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615 ter c.p.) — che ha per oggetto un sistema informatico protetto da misure di sicurezza e richiede che l'agente abbia neutralizzato tali misure — colui che, senza avere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12732 del 6 dicembre 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 615 ter c.p. (accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico), per la quale si richiede che il sistema sia «protetto da misure di sicurezza», non occorre che tali misure siano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22319 del 20 maggio 2003
«Non configura il reato di detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici e telematici (art. 615 quater c.p.) il possesso di un decodificatore di segnali satellitari e di schede per la ricezione degli stessi (c.d....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2959 del 18 luglio 1997
«Ai fini della configurabilità del reato di fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, non occorre stabilire se le definizioni di «materie esplodenti», usata dall'art. 678 c.p., e di «artifici e prodotti affini» e «giocattoli pirici»...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12190 del 1 dicembre 1998
«Qualora le parti del contratto abbiano espressamente subordinato l'operatività della garanzia assicurativa all'adozione, da parte dell'assicurato, di determinate misure di sicurezza, il giudice non può sindacare la loro concreta idoneità ad...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 17 luglio 1996
«La confisca prevista nell'ambito del procedimento di prevenzione nei confronti di persona indiziata di appartenere ad associazione di tipo mafioso non ha né il carattere sanzionatorio di natura penale, né quello di un provvedimento di prevenzione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4077 del 21 settembre 1995
«L'estinzione del reato, a norma dell'art. 210 c.p., impedisce di per sè l'applicazione della misura di sicurezza, e ne fa cessare l'applicazione. Ne consegue che, poiché, nel caso di assoluzione (nella specie, in appello) da uno dei reati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5473 del 5 febbraio 2003
«Ai fini dell'individuazione del giudice dell'esecuzione e, conseguentemente, del pubblico ministero competente ad eseguire la condanna, si deve avere riguardo alla regola stabilita dall'art. 665, comma 2, c.p.p. anche nel caso di cd....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2685 del 20 agosto 1998
«La regola stabilita dall'art. 665, comma 3, c.p.p., ultima parte, secondo cui, quando vi è stato annullamento con rinvio, giudice dell'esecuzione competente è quello di rinvio, non opera nel caso in cui, essendo stata annullata con rinvio una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4001 del 29 gennaio 2014
«Il principio generale posto dall'art. 568, comma quinto cod. proc. pen., che prevede la conversione "ope legis" dell'impugnazione proposta mediante un mezzo diverso da quello prescritto e la trasmissione di ufficio degli atti al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9986 del 27 gennaio 2009
«In tema di successione di leggi nel tempo, il principio di irretroattività della legge penale opera con riguardo alle norme incriminatrici e non anche alle misure di sicurezza, sicché la confisca obbligatoria del veicolo, con il quale sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34620 del 21 agosto 2003
«Nel caso di imprese gestite da società di capitali, gli obblighi concernenti l'igiene e la sicurezza del lavoro gravano su tutti i componenti del consiglio di amministrazione. La delega di gestione in proposito conferita ad uno o più...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8355 del 13 giugno 1989
«Ne consegue che la circostanza che in occasione di visite ispettive non siano stati mossi rilievi in ordine alla sicurezza di una macchina, o alla regolarità di impianti, non può essere invocata per escludere la responsabilità del datore di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7402 del 24 giugno 2000
«Il datore di lavoro deve ispirare la sua condotta alle acquisizioni della migliore scienza ed esperienza per fare in modo che il lavoratore sia posto nelle condizioni di operare con assoluta sicurezza. Pertanto, non è sufficiente che una macchina...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1298 del 10 febbraio 1993
«In tema di imputabilità, posto che la capacità di intendere e di volere dell'adulto (a differenza di quanto si verifica nel caso del minore ultraquattordicenne), forma oggetto di una vera e propria presunzione, sia pure iuris tantum, l'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2731 del 18 maggio 1999
«I ricoveri previsti dall'art. 148 c.p. costituiscono modalità di esecuzione della pena detentiva, e non misure di sicurezza. Pertanto essi sono disposti senza previo accertamento della pericolosità sociale, comportano il mantenimento dello stato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1058 del 29 marzo 1999
«Le misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario possono essere concesse solo con riferimento alla esecuzione delle “pene” e non anche per le misure di sicurezza disciplinate dagli artt. 199 e ss. c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13039 del 7 aprile 2005
«Il disposto dell'art. 200, comma primo, c.p. — secondo cui le misure di sicurezza sono regolate dalla legge in vigore al momento della loro applicazione — deve essere interpretato nel senso che, mentre non può applicarsi una misura di sicurezza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11097 del 16 marzo 2002
«Il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgano manifestazioni agonistiche e la concomitante imposizione dell'obbligo di presentarsi all'autorità di polizia — che costituiscono l'oggetto del provvedimento deliberato dal questore ex art. 6 della L....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7045 del 14 giugno 2000
«Poiché, a norma dell'art. 200 c.p., le misure di sicurezza sono regolate dalla legge in vigore al tempo della loro applicazione, la modificazione, ad opera dell'art. 1 del decreto legislativo n. 113 del 1999, dell'art. 12, comma quarto, del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3651 del 6 marzo 1997
«In virtù del combinato disposto degli artt. 199 e 200 c.p. e dei principi affermati dall'art. 25 Cost., deve escludersi che in tema di applicazione delle misure di sicurezza operi il principio di irretroattività della legge di cui all'art. 2 c.p.,...»