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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5156 del 1 giugno 1990
«Nel giudizio per la dichiarazione della paternità naturale di minore, promosso dalla madre di quest'ultimo, e per il caso in cui la Suprema Corte abbia cassato con rinvio la sentenza d'appello, in accoglimento di ricorso di detta madre, la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21287 del 3 novembre 2005
«Contraddittori necessari, passivamente legittimati in ordine all'azione per la dichiarazione giudiziale di paternità naturale, sono, ai sensi dell'art. 276 c.c., in caso di morte del preteso genitore, esclusivamente i suoi eredi, e non anche gli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4258 del 13 aprile 1995
«Il limite previsto per la revoca del consenso alla adozione, che, ai sensi dell'art. 47, L. n. 184 del 1983, non può essere successivo al decreto che pronuncia l'adozione, non impedisce all'adottante di far valere, con il reclamo di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5649 del 8 novembre 1984
«Gli interessi su capitale del figlio minore, come in genere i frutti dei beni del medesimo, spettano al genitore esercente la potestà, ai sensi dell'art. 324 c.c. Pertanto, deve escludersi che il figlio, divenuto maggiorenne, sia legittimato ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14091 del 17 giugno 2009
«I provvedimenti modificativi, ablativi o restitutivi della potestà dei genitori, resi dal giudice minorile ai sensi degli artt. 330, 332, 333 e 336 c.c., configurano espressione di giurisdizione volontaria non contenziosa, perché non risolvono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6147 del 27 giugno 1994
«Il provvedimento della corte d'appello, Sezione minorenni, confermativo del decreto con il quale il Tribunale per i minorenni, a norma degli artt. 333 e 336, ultimo comma, c.c., ha disposto la somministrazione dei vaccini antipolio, antitetanico e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1540 del 14 giugno 1966
«Anche se il tutore abbia conferito a un terzo un mandato generale ad amministrare i beni dell'incapace — come tale nullo, perché comporterebbe la sostituzione, al di fuori dei casi e senza l'osservanza dei modi previsti dalla legge, del soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7068 del 24 marzo 2009
«A differenza dell'erede - il quale succede di diritto nella situazione possessoria del "de cuius", pur essendo tenuto all'accettazione dell'eredità - il legatario, che acquista il legato senza bisogno di accettazione, dipende dall'erede per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 541 del 15 febbraio 1969
«L'autorizzazione di competenza del tribunale, di cui il tutore deve munirsi, a norma dell'art. 375 c.c., per stipulare la vendita di beni del minore, deve essere preventiva rispetto all'atto autorizzato.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7355 del 4 luglio 1991
«Il decreto camerale di liquidazione di spese od indennità in favore del tutore dell'interdetto, nella parte in cui risolva questioni inerenti alla spettanza ed entità dei relativi crediti, ha natura decisoria, e, pertanto, non si sottrae...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13584 del 12 giugno 2006
«L'amministrazione di sostegno introdotta nell'ordinamento dall'art. 3 della legge 9 gennaio 2004, n. 6 ha la finalità di offrire a chi si trovi nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi uno strumento di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18322 del 30 agosto 2007
«Nel giudizio di interdizione è riservato al giudice del merito l'accertamento in concreto dell'esistenza e della misura della patologica alterazione delle capacità mentali e della conseguente incapacità, da parte dell'interdicendo, di provvedere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5652 del 18 dicembre 1989
«L'incapacità di provvedere ai propri interessi, contemplata dall'art. 414 c.c. al fine dell'interdizione dell'infermo di mente, va riguardata anche sotto il profilo degli interessi non patrimoniali, sempre che si tratti di interessi che possano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11175 del 17 luglio 2003
«L'intervento del pubblico ministero all'esame dell'interdicendo o dell'inabilitando costituisce — in considerazione delle conseguenze che il procedimento è diretto ad avere, a tutela degli interessi dell'interdicendo o dell'inabilitando, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1388 del 11 febbraio 1994
«A differenza dell'infermità mentale che viene in considerazione per la dichiarazione d'inabilitazione, consistente in un'alterazione delle facoltà mentali in un grado tale da determinare l'incapacità parziale di curare i propri interessi, per cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3665 del 14 febbraio 2011
«Dalla applicazione diretta degli artt. 2, 9 e 42 Cost. si ricava il principio della tutela della personalità umana e del suo corretto svolgimento, nell'ambito dello Stato sociale, anche in relazione al "paesaggio", con specifico riferimento non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10157 del 26 giugno 2003
«L'attribuzione a privati dell'utilizzazione di beni del demanio o del patrimonio indisponibile dello Stato o dei comuni, quale che sia la terminologia adottata nella convenzione ed ancorché essa presenti elementi privatistici, è sempre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28234 del 26 novembre 2008
«In tema di accesso al fondo altrui per l'esecuzione di interventi edilizi (nella specie realizzazione di una canna fumaria), ai fini della verifica delle condizioni di cui all'art. 843 c.c., la valutazione comparativa dei contrapposti interessi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13334 del 29 novembre 1999
«In tema di immissioni in alienum , il criterio del contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, posto dall'art. 844, secondo comma, c.c., non implica che nelle zone a prevalente vocazione industriale debbano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3401 del 23 maggio 1981
«Ai fini della valutazione della liceità o meno delle immissioni, il criterio della priorità dell'uso ha natura secondaria e facoltativa, dovendo il limite della tollerabilità accertarsi tenendo conto, anzitutto, della situazione dei luoghi e della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4664 del 8 marzo 2004
«I consorzi di bonifica (anche se talvolta ricondotti dalla legge al settore agricolo ai fini previdenziali) non sono imprenditori agricoli, ed hanno natura industriale avendo per oggetto il raggiungimento di fini generali di carattere pubblico e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5750 del 13 giugno 1990
«L'approvazione di un nuovo statuto dei consorzi di miglioramento fondiario non richiede il consenso unanime di tutti i consorziati, atteso che a tali consorzi (art. 863 c.c.), i quali perseguono interessi che superano quelli dei singoli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1316 del 22 febbraio 1990
«Con riguardo ai comparti edificatori, di cui agli artt. 870 c.c., 23 della L. 17 agosto 1942, n. 1150 e 13 della L. 28 gennaio 1977, n. 10, i comuni sono muniti di poteri autoritativi, a difesa di esigenze generali, pure per quanto attiene al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24769 del 7 ottobre 2008
«Le norme che tutelano interessi pubblicistici sono per ciò stesso imperative ed inderogabili non solo nei rapporti tra P.A. e privato ma anche nei rapporti tra privati; pertanto, i vincoli posti dalle disposizioni urbanistiche - e tali sono quelle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4353 del 26 luglio 1985
«Alla distinzione tra le norme, che integrano o modificano le disposizioni del codice sui rapporti di vicinato, dalle norme che, se pure dirette incidentalmente ad assicurare una migliore coesistenza e una più razionale utilizzazione delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12464 del 7 luglio 2004
«Le norme che disciplinano le distanze, ancorché inserite in strumenti urbanistici, quali il piano regolatore generale, contenenti «di regola» solo disposizioni volte a tutelare interessi generali, come il paesaggio o l'assetto del territorio,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5892 del 15 febbraio 1995
«Ai fini della individuazione del magistrato di sorveglianza territorialmente competente a provvedere sulla richiesta di conversione della pena pecuniaria per insolvibilità del condannato, deve in ogni caso farsi riferimento al luogo di residenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7044 del 14 aprile 2004
«In tema di condominio le norme sulle distanze, rivolte fondamentalmente a regolare con carattere di reciprocità i rapporti fra proprietà individuali, contigue e separate, sono applicabili anche tra condomini di un edificio condominiale, purché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1673 del 16 febbraio 1995
«Quando due fabbricati sono in aderenza, il proprietario di uno di essi non può validamente dolersi della costruzione da parte del proprietario dell'altro di un muro sul confine, al di sopra del fabbricato (nella specie sul lastrico solare, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1073 del 16 gennaio 2009
«In tema di distanze legali, sono da ritenere integrative delle norme del codice civile solo le disposizioni dei regolamenti edilizi locali relative alla determinazione della distanza tra i fabbricati in rapporto all'altezza e che regolino con...»