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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12741 del 29 dicembre 1995
«L'interdizione temporanea dai pubblici uffici, ai sensi dell'art. 29 c.p., consegue a condanna alla reclusione per tempo non inferiore a tre anni di reclusione. Detta pena, in caso di reati unificati per continuazione, è quella irrogata per quello...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46340 del 16 dicembre 2008
«Ai fini dell'applicazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, il giudice deve tener conto dell'entità della pena principale irrogata dalla sentenza di condanna, anche all'esito delle eventuali diminuzioni processuali.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5567 del 13 maggio 1998
«Ai fini dell'applicazione dell'interdizione dai pubblici uffici, nel caso di condanna conseguente a giudizio abbreviato, poiché le pene accessorie assumono carattere di automatismo in rapporto all'entità del trattamento sanzionatorio, il limite di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8263 del 11 settembre 1997
«Ai fini dell'applicazione della pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, occorre far riferimento alla pena alla quale l'imputato è stato condannato e cioè a quella in concreto comminata dopo il computo di tutte le attenuanti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4951 del 28 maggio 1997
«Ai fini della applicazione della interdizione dai pubblici uffici, nel caso di condanna conseguente a giudizio abbreviato, il limite di pena di cui all'art. 29 c.p. va individuato non con riguardo alla pena irrogata in concreto, dopo la riduzione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3716 del 16 aprile 1996
«Al fine di stabilire se alla condanna debba conseguire o meno l'interdizione dai pubblici uffici, e se questa debba essere perpetua o soltanto temporanea, occorre considerare l'entità della pena irrogata in concreto, come risultante a seguito del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4914 del 31 gennaio 1995
«Ai fini dell'irrogazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici il giudice deve tenere conto dell'entità della pena quale risulta dalla condanna, senza poter distinguere tra attenuanti di merito, che incidono sulla effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4327 del 13 aprile 1994
«Poiché la diminuente prevista per la celebrazione del processo con il rito abbreviato ha genesi e finalità meramente processuali che la rendono non assimilabile ad una circostanza attenuante del reato, i limiti di pena fissati dall'art. 29 c.p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11633 del 4 dicembre 1992
«Ai fini dell'applicazione della pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, occorre avere riguardo non alla pena totale inflitta per più reati, bensì a quella irrogata per ogni singolo reato, senza tener conto di eventuali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21212 del 24 maggio 2001
«In tema di pene accessorie, qualora sia applicata dal giudice di merito erroneamente la sanzione disciplinare dell'interdizione dalla professione prevista dall'art. 8 della legge n. 175 del 1992 (che attribuisce espressamente agli ordini e collegi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2066 del 23 febbraio 1996
«La sospensione cautelare dall'esercizio della professione forense adottata dall'Ordine degli avvocati e procuratori non ha alcuna comunanza con la pena accusatoria dell'interdizione dall'esercizio di una professione di cui all'art. 30 c.p.: mentre...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1450 del 19 gennaio 2011
«La pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici è applicabile in caso di condanna per un reato di falso commesso da un pubblico ufficiale, anche se non sia stata contestata la circostanza aggravante dell'abuso di pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14238 del 21 aprile 2006
«Il delitto di violazione dei sigilli commesso dal custode rientra nella categoria dei delitti perpetrati con abuso di poteri o con la violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o ad un pubblico servizio, sicché alla condanna segue...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44758 del 20 novembre 2003
«La pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici ex art. 31 c.p. consegue alla condanna per il delitto di falsa testimonianza, rientrando questo tra i delitti commessi con la violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1508 del 9 febbraio 1998
«La pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici ex art. 31 c.p. consegue ad ogni condanna per il delitto di violazione dei sigilli commesso dal custode, rientrando questo tra i delitti commessi con l'abuso dei poteri o con la violazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 2196 del 17 settembre 1996
«La condanna per il delitto di frode in commercio importa la pena accessoria della pubblicazione della sentenza e dell'interdizione da una professione o arte, in applicazione degli artt. 30, 31 e 518 c.p. Tali pene vanno inflitte anche con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9297 del 1 settembre 1995
«L'interdizione temporanea dall'esercizio della professione, conseguente ad ogni condanna per delitti commessi con l'abuso di una professione riguarda nel suo complesso l'attività il cui legittimo esercizio esige una speciale abilitazione e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5960 del 13 febbraio 2002
«Al condannato, ancorché ammesso al programma di protezione per i collaboratori di giustizia, legalmente interdetto ai sensi dell'art. 32 c.p., è inibita l'iscrizione presso la Camera di commercio per lo svolgimento di un'attività di impresa....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11238 del 28 dicembre 1996
«Nell'ipotesi di condanna con rito abbreviato per stabilire se il giudice debba o meno applicare la pena accessoria dell'interdizione legale di cui all'art. 32 c.p. deve aversi riguardo alla pena determinata per il reato giudicato, quale risultante...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17680 del 20 luglio 1995
«Al cosiddetto «patteggiamento in appello», previsto dall'art. 599, comma 4, c.p.p. non sono applicabili le norme che regolano l'applicazione della pena su richiesta prevista dall'art. 444 c.p.p. (Affermando siffatto principio la Cassazione ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8951 del 22 ottobre 1984
«Le pene accessorie dell'interdizione temporanea o sospensione dalla professione, arte, industria, commercio o mestiere non sono applicabili nei confronti di colui che abbia venduto o messo in vendita merci ovvero che abbia offerto od eseguito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9530 del 18 settembre 1986
«La pena accessoria (sospensione, dall'esercizio degli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese) prevista dall'art. 35 bis, introdotto con l'art. 123 L. 24 novembre 1981, n. 689, sulle modifiche al sistema penale, è applicabile per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11383 del 11 marzo 2003
«Qualora la condanna inflitta per i delitti di cui agli artt. 314 e 317 c.p. sia inferiore ai tre anni di reclusione, la pena accessoria da irrogare è la interdizione temporanea, commisurata alla pena principale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12057 del 21 novembre 1998
«In tema di delitti contro l'onore, perché possa ricorrere la scriminante prevista dall'art. 598 c.p. (relativa alle offese eventualmente contenute in scritti presentati o discorsi pronunciati dalle parti o dai loro difensori in procedimenti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44023 del 18 novembre 2009
«La pronuncia della sentenza di patteggiamento per il reato di violenza sessuale comporta obbligatoriamente l'applicazione della pena accessoria dell'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela ed alla curatela, trattandosi di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17844 del 5 maggio 2008
«In tema di reati sessuali, le pene accessorie dell'interdizione dai pubblici uffici e dall'esercizio della tutela e della curatela (art. 6, L. 20 febbraio 1958, n. 75 ) si applicano anche in caso di condanna per il delitto di prostituzione...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 10187 del 10 maggio 2011
«È inammissibile il ricorso per cassazione, a norma dell'art. 720 bis, ultimo comma, c.p.c., avverso i provvedimenti emessi in sede di reclamo in tema di rimozione e sostituzione ad opera del giudice tutelare di un amministratore di sostegno,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10425 del 3 dicembre 1994
«L'art. 75 c.p.c., nell'escludere la capacità processuale delle persone che non hanno il libero esercizio dei propri diritti, si riferisce solo a quelle che siano state legalmente private della capacità di agire con una sentenza di interdizione o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7477 del 31 marzo 2011
«È conforme al disposto dell'art. 132, secondo comma, n. 4, c.p.c., con riferimento al requisito dell'esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione, la sentenza di merito la cui motivazione, pur riportando ampi stralci del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 823 del 27 gennaio 1996
«Qualora nella sentenza di merito sia stata erroneamente disposta l'applicazione delle pene accessorie dell'interdizione dai pubblici uffici e dell'interdizione legale in relazione a condanna a pena detentiva che non la consente (nella specie a due...»