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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9291 del 13 settembre 1991
«Poiché il termine «ricezione» di cui all'art. 648 c.p. è comprensivo di qualsiasi possesso della cosa proveniente da reato, dovendosi intendere in tale senso il termine «acquisto» che si ritrova nel testo del citato articolo, ne discende la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2002 del 21 febbraio 1992
«Il corpus del possesso della fauna selvatica — di proprietà dello Stato giusto il disposto dell'art. 1 della legge quadro sulla caccia — è costituito dalla presenza della stessa sul territorio nazionale (art. 2 della predetta legge), mentre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3320 del 23 marzo 1992
«La sottrazione abusiva di energia elettrica mediante rottura del piombo copri morsetti ed innesto all'interno di un ponticello tra l'entrata e l'uscita della fase del contatore, sia che faccia registrare un consumo minore di quello effettuato e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5548 del 12 maggio 1992
«L'impossessamento della fauna selvatica — parte integrante del patrimonio dello Stato — pur quando sia stato realizzato in violazione alle disposizioni che regolano l'esercizio dell'attività venatoria, ovvero quando abbia avuto a oggetto esemplari...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7251 del 24 giugno 1992
«Il furto d'uso, come quello comune, consiste nell'ingiusto impossessamento di una cosa, con la correlativa lesione dell'interesse del precedente possessore. Ne consegue che quando l'azione del soggetto sia rivolta all'uso temporaneo di una cosa, è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7855 del 8 luglio 1992
«L'abbattimento e l'impossessamento di un fringuello non integra il reato di furto in base a quanto disposto dall'art. 30, comma primo, lett. b), e comma terzo, L. 11 febbraio 1992, n. 157, il quale punisce con l'ammenda solo chi abbatte o cattura,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1771 del 23 febbraio 1993
«La violenza che, al pari della minaccia, è tra gli elementi costitutivi del delitto di rapina, può essere esercitata direttamente contro il possessore ovvero nei confronti di altra persona diversa dal detentore della cosa, purché tra la violenza e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2622 del 19 marzo 1993
«In tema di furto sono irrilevanti sia il criterio spaziale e quello temporale, sia la durata del possesso dell'agente. Ai fini della determinazione dell'impossessamento, che segna il momento consumativo del reato è sufficiente, infatti, che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 398 del 18 gennaio 1993
«Ai fini della distinzione tra furto consumato e furto tentato, non hanno rilevanza né il criterio spaziale, né il criterio temporale. Perché il reato possa dirsi consumato, dunque, è sufficiente la sottrazione della cosa alla disponibilità del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3596 del 25 marzo 1994
«Per la configurabilità del tentativo di rapina occorre che la condotta dell'agente sia potenzialmente idonea a produrre l'impossessamento della cosa mobile altrui, mediante violenza o minaccia e che la direzione univoca degli atti, desumibile da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4853 del 29 aprile 1994
«Ai fini della delimitazione dei confini tra il reato di furto e quello di appropriazione indebita, possono rientrare nella nozione di possesso vari casi di detenzione, ma deve comunque trattarsi di detenzione nomine proprio e non in nomine alieno,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4308 del 21 gennaio 1996
«Per la sussistenza del delitto di estorsione non si richiede che la volontà del soggetto passivo, per effetto della minaccia, sia completamente esclusa, ma che, residuando la possibilità di scelta fra l'accettare le richieste dell'agente o subire...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3478 del 20 marzo 1998
«L'elemento differenziale tra il furto aggravato dal mezzo fraudolento e la truffa consiste nel fatto che nel furto l'oggetto del reato viene sottratto al detentore eludendone la vigilanza contro la sua volontà, mentre nella truffa il possesso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8309 del 10 luglio 1998
«Il profitto dei delitti di furto o di rapina è costituito dal bene oggetto di sottrazione — al momento del cui impossessamento il reato si perfeziona — e non dalla diversa utilità da esso ricavabile mediante un'attività successiva, che non può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2877 del 3 marzo 1999
«Chi si sia impossessato, mediante furto, di una carta di credito o analogo documento, non può rispondere, per il solo fatto dell'acquisito possesso, anche del reato di cui all'art. 12 del D.L. 3 maggio 1991, n. 143, conv. con modif. in legge 5...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 467 del 30 marzo 1999
«Il reato di peculato e quello di furto sono strutturalmente diversi quanto ad elementi costitutivi. Infatti nel furto l'impossessamento della cosa altrui avviene invito domino, vale a dire, attraverso la sottrazione della res a chi la detiene; nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12341 del 29 novembre 2000
«In tema di rapina impropria, il requisito dell'immediatezza della violenza o della minaccia indicato nell'art. 628, comma 2, c.p. non deve essere inteso in senso rigorosamente letterale, e cioè, nel senso che la violenza o la minaccia debbano...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21580 del 28 maggio 2001
«In tema di impossessamento di beni archeologici o artistici, il reato previsto dall'art. 67 della legge 1 giugno 1939, n. 1089 è fattispecie autonoma e distinta dal reato di furto, richiamato solo per la determinazione della pena; pertanto, non si...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28044 del 10 luglio 2001
«In tema di rapina impropria, una lettura logico sistematica e non meramente letterale del dato normativo induce a ritenere che sussiste la suddetta figura di reato, in forma tentata, nell'ipotesi in cui l'agente, prima dell'impossessamento della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41671 del 31 ottobre 2003
«È configurabile il tentativo di rapina impropria quando l'autore, dopo aver compiuto atti idonei ad impossessarsi della cosa altrui, i quali si sono arrestati in itinere per cause indipendenti dalla sua volontà, adopera violenza o minaccia al fine...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47086 del 9 dicembre 2003
«Si configura il tentativo di rapina impropria anche quando la violenza o la minaccia siano esercitate al fine di assicurarsi il possesso o l'impunità, nel corso degli atti diretti all'impossessamento della cosa, non realizzatosi per l'intervento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47680 del 12 dicembre 2003
«Integra il delitto di furto aggravato dall'uso del mezzo fraudolento l'impossessamento di un telefono cellulare, ottenuto mediante il raggiro consistito nella falsa prospettazione al legittimo detentore di averne necessità per un'emergenza familiare.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49406 del 24 dicembre 2003
«In tema di beni culturali, il reato presupposto del delitto di ricettazione di reperti archeologici consiste nel delitto di illecito impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato (c.d. furto archeologico, previsto dall'art. 125 D.L.vo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26877 del 15 giugno 2004
«Il prelievo abusivo di acque dal sottosuolo — in virtù dell'art. 23 del D.L.vo n. 152 del 1999, che ha sostituito l'art. 17 del R.D. n. 1775 del 1933, disponendo che la derivazione o l'utilizzazione dell'acqua pubblica per uso industriale, senza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37880 del 24 settembre 2004
«Il delitto di sequestro di persona concorre con quelli di violenza sessuale o di rapina nel caso in cui la privazione della libertà personale non si esaurisce nel tempo occorrente a commettere i delitti stessi: per la precisione, relativamente al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7235 del 19 febbraio 2004
«Costituisce furto consumato e non tentato il sottrarre merce dai banchi di esposizione di un supermercato ove si pratichi il sistema del cosiddetto self service evitando il pagamento alla cassa. Il momento consumativo del reato, in tal caso, è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 788 del 12 gennaio 2004
«In tema di rapina, il profitto ingiusto può consistere anche nella temporanea utilizzazione della cosa, oltre che nell'impossessamento definitivo di essa. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto la sussistenza del delitto di rapina nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9262 del 1 marzo 2004
«È configurabile il tentativo nel delitto di rapina impropria là dove la mancata sottrazione della cosa è accompagnata dalla successiva violenza esercitata per procurarsi l'impunità, in quanto la complessiva condotta non resta avulsa dal modello...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12618 del 5 aprile 2005
«Il possesso di oggetti di interesse artistico storico o archeologico si deve ritenere illegittimo a meno che il detentore non dimostri di averli legittimamente acquistati. Tali oggetti, invero, sono di proprietà dello stato sin dalla loro scoperta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15262 del 22 aprile 2005
«È configurabile l'aggravante della destrezza (art. 625, comma primo, n. 2, c.p.) allorché l'attività di sottrazione sia caratterizzata da una particolare abilità dell'agente (anche espressa attraverso astuzia e rapidità), tale da menomare...»