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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 82 del 11 gennaio 1990
«In tema di nesso di causalità, la colpa della vittima non può costituire causa unica e determinante dell'evento in una situazione di pericolo posta in essere dall'imputato; la causa sopravvenuta, infatti, può essere considerata causa esclusiva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10706 del 22 luglio 2002
«Il datore di lavoro, nel caso in cui sia accertata la violazione delle norme poste a tutela dell'integrità fisica del lavoratore, non può invocare il concorso di colpa del lavoratore non solo con riferimento all'incidente a lui occorso - avendo il...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1584 del 21 aprile 2016
«In sede di risarcimento dei danni nei confronti della P.A., la sussistenza del requisito della colpa della P.A. stessa non può essere dichiarata in base al solo dato oggettivo della illegittimità del provvedimento adottato o dell'illegittimo ed...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36723 del 31 luglio 2018
«In tema di successione di leggi in materia di responsabilità penale dell'esercente la professione sanitaria, in caso di errore dovuto ad imperizia non grave intervenuto nella fase esecutiva delle raccomandazioni previste dalle linee guida adeguate...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26906 del 18 giugno 2019
«Risponde di omicidio colposo per imperizia, nell'accertamento della malattia, e per negligenza, per l'omissione delle indagini necessarie, il medico che, in presenza di sintomatologia idonea a porre una diagnosi differenziale, rimanga arroccato su...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27646 del 30 ottobre 2018
«Ai fini della responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c., il ricorso per cassazione può considerarsi temerario solo allorquando, oltre ad essere erroneo in diritto, appalesi consapevolezza della non spettanza della prestazione richiesta o evidenzi...»
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Corte dei Conti, sentenza n. 137 del 31 luglio 2015
«In base all'art. 300 del D.Lgs. 152/2006, il legislatore italiano ha fornito per la prima volta una definizione di danno ambientale, statuendo che "È danno ambientale qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 699 del 21 gennaio 1995
«L’inosservanza di una norma di circolazione stradale, pur comportando responsabilità sotto altro titolo per l’infrazione commessa, non è di per sé sufficiente a determinare la responsabilità civile per l’evento dannoso, ove questo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3868 del 28 aprile 1983
«In tema di esercitazioni di guida, di cui all’art. 83 D.P.R. 15 giugno 1959, n. 393 sulla circolazione stradale, l’allievo conducente non va ritenuto responsabile degli eventi dannosi, verificatisi in dipendenza della circolazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20151 del 18 maggio 2001
«Nella vigenza del nuovo codice della strada il reato di fuga, in caso di sinistro, è punibile solo a titolo di dolo con la conseguenza che ogni inosservanza del precetto descritto nei commi 1 e 6 dell’art. 189 deve...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20731 del 1 agosto 2019
«In tema di determinazione del reddito di impresa costituiscono spese di rappresentanza, ai sensi dell'art. 108 del d.P.R. n. 917 del 1986 (nella formulazione vigente "ratione temporis"), i costi sostenuti per accrescere il prestigio della società...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45241 del 19 ottobre 2021
«In tema di lesioni personali volontarie seguite dal decesso della vittima, l'eventuale negligenza o imperizia dei medici, ancorché di elevata gravità, non elide, di per sé, il nesso causale tra la condotta lesiva e l'evento morte, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18396 del 4 aprile 2022
«In tema di lesioni personali volontarie seguite dal decesso della vittima, l'eventuale negligenza o imperizia dei medici, ancorché di elevata gravità, non elide ex se il nesso causale tra la condotta lesiva e l'evento morte, in quanto l'intervento...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 37708 del 1 dicembre 2021
«Il proprietario o gestore di un campo da gioco è responsabile, ai sensi dell'art. 2051 c.c., degli infortuni occorsi ai fruitori di quest'ultimo, ove non alleghi e non provi l'elisione del nesso causale tra la cosa e l'evento, quale può aversi, in...»