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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 923 del 5 maggio 1995
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la proposizione della domanda, che può essere fatta direttamente dalla parte ai sensi dell'art. 645 c.p.p. richiamato dall'art. 315 n. 2 c.p.p., è cosa diversa dal deposito della stessa presso la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27350 del 23 marzo 2007
«Sussiste la legittimazione del difensore di fiducia, ancorché sprovvisto di procura speciale, a proporre istanza di restituzione nel termine per l' impugnazione della sentenza contumaciale, ex art. 175, comma secondo, c.p.p., considerato che non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11017 del 9 maggio 2013
«L'art. 2710 cod. civ., che attribuisce efficacia probatoria tra imprenditori, per i rapporti inerenti all'esercizio dell'impresa, ai libri regolarmente tenuti, individua l'ambito operativo della sua speciale disciplina nel riferimento,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1086 del 25 giugno 1993
«Sotto il primo profilo, si deve tener conto che nella fase iniziale delle indagini preliminari è possibile non disporre di prove sicure e spesso si dispone solo di ipotesi da verificare, onde ai fini della competenza speciale è sufficiente la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2934 del 16 novembre 1999
«La notifica dell'ordinanza che decide sulla domanda di riparazione per ingiusta detenzione è correttamente effettuata, secondo il disposto dell'art. 646 c.p.p., allorché, per la parte, avvenga presso il suo procuratore speciale, al quale con il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40293 del 29 ottobre 2008
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la relativa domanda è legittimamente presentata dal difensore costituito in maniera generica procuratore speciale dall'interessato nel mandato ad litem apposto a margine dell'istanza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5689 del 7 giugno 1996
«In tema di giudizio abbreviato, la definibilità del processo «allo stato degli atti», che costituisce la condizione per l'accesso al rito semplificato ai sensi del comma 1 dell'art. 440 c.p.p., è data dalla non suscettibilità di modificazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1445 del 30 maggio 2000
«In tema di patteggiamento la procedura dettata dagli artt. 444 e ss. c.p.p. è tale per cui la stipulazione del patto fra l'imputato, personalmente (o a mezzo di procuratore speciale), e il pubblico ministero, comporta implicitamente la rinuncia a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1014 del 6 aprile 1995
«Allorché l'imputato rilasci al difensore procura speciale per procedere al patteggiamento nella fase preliminare al dibattimento, acconsente implicitamente che questo si svolga in sua assenza, come previsto dall'art. 488 c.p.p., sicché egli è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1369 del 5 giugno 2000
«In tema di patteggiamento, la richiesta di applicazione della pena è atto dispositivo personalissimo dell'imputato, che deve essere manifestato con forme vincolate e predefinite; pertanto, la volontà dell'interessato deve essere necessariamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16838 del 3 maggio 2007
«Il difensore nominato procuratore speciale per proporre richiesta di pena patteggiata, ex articolo 446, comma 3, del c.p.p., in mancanza di volontà dell'imputato espressa nelle stesse forme previste per la procura speciale, non può farsi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11981 del 22 marzo 2007
«La richiesta di «patteggiamento» può essere proposta, oltre che dall'imputato personalmente, anche a mezzo di procuratore speciale; pertanto essa può essere presentata dal difensore soltanto se vi è abilitato a mezzo di procura speciale (articolo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6245 del 16 febbraio 1999
«In tema di patteggiamento, la procura speciale con la quale viene conferito al procuratore anche il potere di richiedere l'applicazione della pena si caratterizza per la discrezionalità riconosciuta allo stesso procuratore anche in questa materia,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11076 del 24 ottobre 1998
«La volontà dell'imputato rivolta al patteggiamento deve essere espressa personalmente o a mezzo di procuratore speciale: in quest'ultimo caso è consentito al procuratore speciale delegare altra persona qualora tale facoltà gli sia stata attribuita...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4675 del 22 febbraio 1997
«La richiesta di patteggiamento può essere accolta dal giudice ancorché la procura speciale rilasciata al difensore non contenga la specifica indicazione della pena di cui concordare l'applicazione. (Nell'affermare detto principio la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6193 del 27 maggio 1995
«La richiesta di applicazione della pena è atto riservato personalmente all'imputato; essa non compete al difensore, il quale può proporla soltanto se vi è specificamente abilitato a mezzo di procura speciale. Al procuratore speciale non è però...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8253 del 30 agosto 1993
«La procura speciale prevista dall'art. 446, terzo comma, c.p.p. per l'applicazione della pena su richiesta (cosiddetto patteggiamento) non richiede alcuna formula sacramentale, ma la chiara e univoca volontà dell'imputato di conferire al difensore...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 8 giugno 1993
«La presenza dell'imputato e del pubblico ministero all'udienza nella quale è stata formulata oralmente la richiesta delle parti di applicazione della pena, ai sensi dell'art. 444 c.p.p, comporta l'attribuibilità ad entrambe le parti della loro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 617 del 25 gennaio 1993
«In tema di patteggiamento, il potere dell'imputato di manifestare il suo intento attraverso un procuratore speciale non può, certo, qualificarsi generico o indeterminato quando nella procura non venga indicata la misura della pena. Al contrario,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7523 del 26 giugno 1992
«Nella procura speciale finalizzata al cosidetto patteggiamento deve necessariamente ritenersi ricompresa la volontà di accettazione della misura della pena. Questa, infatti, proprio perché applicabile all'esito di un accordo fra le parti, non può...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«Ai sensi dell'art. 37 c.p.p., il giudice può essere ricusato soltanto dalla parte, per cui è da escludere un'autonoma parallela legittimazione del difensore il quale, pur potendo validamente proporre l'atto di ricusazione, deve avere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3009 del 4 luglio 1994
«Ciò perché le norme riguardanti la detta opposizione non apportano alcuna deroga alla regola stabilita dall'art. 438, comma 3, c.p.p., secondo la quale la scelta del procedimento speciale da parte dell'imputato dev'essere espressa personalmente o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1764 del 30 maggio 1994
«...faccia presumere di essere stata all'uopo autorizzata. (Nella fattispecie era stata dichiarata dal Gip l'inammissibilità dell'opposizione perché presentata dal marito dell'imputata, e non da questa o da un suo procuratore speciale).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3769 del 5 aprile 1995
«Il sostituto del difensore della parte civile può svolgere nel dibattimento ogni attività riservata al sostituito, indipendentemente dal fatto che questi si sia o meno costituito parte civile come procuratore speciale della persona offesa. Fra le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1960 del 22 febbraio 1995
«Anche al contratto di assicurazione stipulato in riferimento alla disciplina che ha reso obbligatoria l'assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti (legge 24 dicembre 1969, n. 990 e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34196 del 13 agosto 2003
«Poichè la domanda di riparazione per ingiusta detenzione costituisce atto personale della parte che l'abbia indebitamente sofferta, la relativa presentazione deve avvenire a cura dell'interessato o di un procuratore speciale nominato nelle forme...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2243 del 28 ottobre 1997
«È inammissibile la domanda di riparazione per l'ingiusta detenzione trasmessa a mezzo del servizio postale, dovendo la stessa essere presentata personalmente o a mezzo di procuratore speciale.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 428 del 20 marzo 1997
«La domanda di riparazione per l'ingiusta detenzione deve essere sottoscritta personalmente dall'istante (ovvero dal procuratore speciale all'uopo nominato), non essendo sufficiente una generica delega a margine dell'atto introduttivo, da altri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4606 del 23 maggio 1997
«...in tal caso la speciale ipotesi di domiciliazione presso l'Ufficio Centrale Italiano, prevista dall'art. 6 della legge stessa (tanto nel testo modificato per effetto dell'art. 1 L. 7 agosto 1990, n. 242, quanto in quello anteriormente vigente).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5410 del 17 giugno 1997
«...e alle conseguenze dell'inadempimento del debitore - perché presupposto indefettibile di detta misura cautelare speciale è che tale offerta vi sia stata, ma non sia stata accettata perché inidonea o controversi l'obbligo o il modo del pagamento.»