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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2163 del 27 febbraio 1998
«La collazione per imputazione costituisce una fictio iuris per effetto della quale il coerede, che, a seguito di donazione operata in vita dal de cuius , abbia già anticipatamente ricevuto una parte dei beni a lui altrimenti destinati solo con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1159 del 1 febbraio 1995
«In tema di divisione ereditaria e nel caso di collazione di immobile per imputazione l'equivalente pecuniario del valore del bene deve essere determinato con riferimento alla sua consistenza al tempo di apertura della successione (art. 747 c.c.),...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24657 del 28 novembre 2007
«I crediti del de cuius, a differenza dei debiti, non si ripartiscono tra i coeredi in modo automatico in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione ereditaria, essendo la regola della ripartizione automatica dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28 del 3 gennaio 2002
«Le spese per le onoranze funebri sono da comprendere tra i pesi ereditari, cioè tra quegli oneri che sorgono in conseguenza dell'apertura della successione e, pur dovendo essere distinti dai debiti ereditari — ossia dai debiti esistenti in capo al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7231 del 29 marzo 2006
«L'effetto dichiarativo-retroattivo della divisione — che poggia in via esclusiva sull'art. 757 c.c. e che l'art. 1116 c.c. estende al rapporto fra comproprietari che non sono coeredi — comporta che ciascun condividente sia considerato titolare ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 796 del 8 febbraio 1986
«Nella divisione dell'eredità fatta dal testatore, la circostanza che l'erede, dopo l'acquisto del bene attribuitogli (che si verifica dal momento dell'apertura della successione), subisca la perdita del bene medesimo, per effetto di esecuzione per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1299 del 7 febbraio 1991
«Anche nel caso in cui con riguardo alla divisione relativa ad una comunione ereditaria uno dei coeredi abbia provveduto al pagamento di un debito solidale contratto per la comunione, senza ottenerne il rimborso «pro quota» da parte degli altri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14562 del 30 luglio 2004
«Nel caso del legittimario — che è terzo rispetto al negozio di cessione dei beni ereditari compiuto dal de cuius (e rispetto all'accordo simulatorio) — il termine di prescrizione dell'azione di simulazione del contratto, esercitata in funzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7909 del 6 agosto 1990
«L'erede che agisca non quale legittimario ai fini del recupero o della reintegrazione della quota di riserva, assumendo veste di terzo rispetto al negozio di cessione di beni ereditari compiuto dal de cuius , del quale deduca la simulazione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6071 del 16 giugno 1990
«Ne consegue che un documento proveniente dal de cuius non può essere invocato agli effetti della norma citata nei confronti degli eredi, ancorchè suoi aventi causa, quando la situazione soggettiva dedotta in giudizio facente capo a questi ultimi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15687 del 3 luglio 2009
«La prescrizione quinquennale dei crediti acquistati "iure hereditatis" per un pregresso rapporto di lavoro decorre dalla data di apertura della successione e quindi di acquisizione del credito da parte dell'erede, mentre per il periodo in cui il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13520 del 27 luglio 2012
«Ne consegue che, ai sensi del primo comma dell'art. 747 c.p.c., la competenza spetta, sentito il giudice tutelare, al tribunale del luogo di apertura della successione, ove il procedimento dell'acquisto "iure hereditario" non si sia ancora...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4621 del 22 marzo 2012
«In tema di successioni per causa di morte, deve escludersi che chi non sia ancora concepito al momento dell'apertura della successione e, quindi, sia privo della capacità di rendersi potenziale destinatario della successione "ex lege" del "de...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 263 del 8 gennaio 2013
«...prima dell'accettazione dall'art. 460 c.c., travalica il semplice mantenimento dello stato di fatto esistente al momento dell'apertura della successione, e la cui proposizione dimostra, pertanto, l'avvenuta assunzione della qualità di erede.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 264 del 8 gennaio 2013
«Il vigente ordinamento giuridico non prevede due distinti ed autonomi diritti di accettazione dell'eredità, derivanti l'uno dalla delazione testamentaria e l'altro dalla delazione legittima, ma contempla - con riguardo al patrimonio relitto dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16426 del 27 settembre 2012
«In tema di successioni per causa di morte, l'art. 480 c.c. pone un'eccezione alla regola che si desume dal combinato disposto dell'art. 2935 c.c., in relazione alla decorrenza della prescrizione, e dell'art. 523 c.c., circa l'ordine della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5152 del 30 marzo 2012
«In tema di successioni legittime, il chiamato all'eredità nel possesso dei beni ereditari ha l'onere di redigere l'inventario entro il termine di tre mesi dal giorno dell'apertura della successione, anche se sia di grado successivo rispetto ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6625 del 30 aprile 2012
«...sulla casa adibita a residenza familiare, si configura come un legato "ex lege", che viene acquisito immediatamente da detto coniuge, secondo la regola di cui all'art. 649, secondo comma, c.c., al momento dell'apertura della successione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12919 del 24 luglio 2012
«In tema di successione necessaria, per accertare la lesione della quota di riserva va determinato il valore della massa ereditaria, quello della quota disponibile e della quota di legittima. A tal fine, occorre procedere alla formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14358 del 6 luglio 2013
«La disposizione testamentaria con cui il testatore abbia lasciato ad un legatario le somme ricavabili dalla vendita dei beni mobili presenti nella propria abitazione alla data dell'apertura della successione, nonché le somme risultanti a credito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8511 del 18 settembre 1996
«Invero, l'autorizzazione alla riapertura delle indagini, rimuovendo gli effetti della precedente valutazione di infondatezza della notizia di reato e quindi ponendosi giuridicamente come atto equipollente alla revoca, non può che provenire dallo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2249 del 1 marzo 2000
«In tema di competenza territoriale, ai fini dell'applicabilità della disciplina ex art. 22 c.p.c., che demanda alla competenza del giudice del luogo dell'apertura della successione ogni altra causa tra i coeredi, fino alla divisione, deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 474 del 15 febbraio 1973
«Perché gli inventari di tutela, di eredità beneficiata o fallimentare o fatti in seguito ad apposizione di suggelli, disposta dall'autorità giudiziaria immediatamente dopo l'apertura della successione, possano ritenersi idonei a vincere la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1593 del 18 marzo 1981
«Anche dopo la riforma del diritto di famiglia, la competenza ad autorizzare la vendita di beni immobili ereditari del minore soggetto alla potestà dei genitori appartiene al giudice tutelare del luogo di residenza del minore, a norma del terzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16219 del 16 giugno 2008
«Ne consegue che resta in facoltà del giudice della divisione formare i lotti anche in maniera diversa, là dove ritenga che l'interesse dei condividenti sia meglio soddisfatto attraverso l'attribuzione di un intero immobile, piuttosto che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2148 del 31 gennaio 2014
«Il coerede che abbia goduto in via esclusiva dei beni ereditari è obbligato, agli effetti dell'art. 723 cod. civ., per il fatto oggettivo della gestione, sia al rendiconto che a corrispondere i frutti agli altri eredi a decorrere dalla data di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15233 del 12 luglio 2011
«Al contrario, quando sia applicabile almeno uno dei criteri di collegamento stabiliti dal citato art. 50, quali la cittadinanza italiana del "de cuius" e l'apertura della successione in Italia, deve essere dichiarata la giurisdizione del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13738 del 27 giugno 2005
«In tema di legitimatio ad causam colui che promuove l'azione (o specularmente vi contraddica) nell'asserita qualità di erede di altro soggetto indicato come originario titolare del diritto (nella specie rivendicazione della proprietà) deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20143 del 3 settembre 2013
«In considerazione dell'autonomia e della diversità dell'azione di divisione ereditaria rispetto a quella di riduzione, il giudicato sullo scioglimento della comunione ereditaria in seguito all'apertura della successione legittima non comporta un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5659 del 20 marzo 2015
«...apertura della successione, viene sin da quel momento a far parte della massa ereditaria in sostituzione del bene donato, costituendo in tal modo "ab origine" un debito di valuta a carico del donatario, cui si applica il principio nominalistico.»