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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49406 del 24 dicembre 2003
«In tema di beni culturali, il reato presupposto del delitto di ricettazione di reperti archeologici consiste nel delitto di illecito impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato (c.d. furto archeologico, previsto dall'art. 125 D.L.vo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49547 del 31 dicembre 2003
«In tema di reati di corruzione, deve ritenersi sussistente il reato di corruzione di cui all'art. 319 c.p. ogni qual volta la dazione in favore del pubblico ufficiale costituisca il compenso del favore ottenuto, a nulla rilevando che si sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49554 del 31 dicembre 2003
«In tema di abuso di ufficio, il vantaggio patrimoniale considerato tra gli elementi essenziali della fattispecie di cui all'art. 323 c.p.p., va riferito al complesso dei rapporti giuridici a carattere patrimoniale e quindi non solo quando l'abuso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5147 del 4 febbraio 2003
«In tema di frode nell'esercizio del commercio, al fine di configurare la responsabilità del titolare dell'esercizio commerciale in caso di consegna effettuata da personale dipendente, occorre accertare, tenuto conto delle dimensioni e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5391 del 5 febbraio 2003
«È configurabile il reato di falsità ideologica, previsto dall'art. 479 c.p., nella condotta del pubblico impiegato che inserisca la scheda magnetica (c.d. badge) di un altro dipendente nell'apposita apparecchiatura elettronica predisposta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 62 del 8 gennaio 2003
«Ai fini dell'integrazione del reato di abuso d'ufficio (art. 323 c.p.) è necessario che sussista la c.d. doppia ingiustizia, nel senso che ingiusta deve essere la condotta, in quanto connotata da violazione di legge, ed ingiusto deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7025 del 12 febbraio 2003
«Il potere del sindaco di emettere ordinanze contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli, che minaccino l'incolumità dei cittadini, non è delegabile, in base all'art. 54 del D.L. 18 agosto 2002, n. 267 (che sul punto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 960 del 13 gennaio 2003
«Commette il reato di cui all'art. 323 c.p. il medico di una struttura pubblica il quale rappresenti al paziente l'imminenza di un pericolo per la sua salute (nel caso di specie un ictus in tempi brevi) e l'impossibilità di un ricovero tempestivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11367 del 10 marzo 2004
«In tema di violazione dei precetti contenuti in un'ordinanza sindacale, l'ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p. è configurabile soltanto quando si tratti di provvedimenti contingibili ed urgenti, adottati in relazione a situazioni non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13349 del 18 marzo 2004
«Nell'ambito dell'associazione a delinquere di stampo mafioso denominata «Cosa Nostra» la semplice appartenenza dei cosiddetta «capi-mandamento» all'organismo collegiale centrale (denominato «commissione»), composto da un numero ristretto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14541 del 25 marzo 2004
«In tema di reato di associazione di tipo mafioso, la condotta di concorso cosiddetto «esterno» nel reato consiste in un apporto, apprezzabile per concretezza, specificità e rilevanza, di rafforzamento o di consolidamento dell'associazione o di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15018 del 29 marzo 2004
«In tema di sospensione condizionale della pena, le precedenti condanne relative a fatti non più costituenti reato per abolitio criminis non sono preclusive della concessione del beneficio, che può essere riconosciuto anche dal giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15066 del 29 marzo 2004
«In tema di smaltimento di rifiuti, poiché il Presidente della Provincia è il solo organo preposto a disporre il divieto di inizio o di prosecuzione delle operazioni di recupero dei rifiuti stessi, qualora il relativo provvedimento sia emesso, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15287 del 30 marzo 2004
«La fattispecie di cui all'art. 609 quater c.p., che incrimina gli atti sessuali con minorenne, tutela il corretto sviluppo della personalità sessuale del minore stabilendo la sua assoluta intangibilità sessuale (per il minore di quattordici anni)...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15476 del 24 febbraio 2004
«Le dichiarazioni rese innanzi alla polizia giudiziaria da una persona non sottoposta ad indagini, ed aventi carattere autoindiziante, non sono utilizzabili contro chi le ha rese, ma sono pienamente utilizzabili contro i terzi. Pertanto la qualità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15889 del 2 aprile 2004
«Il problema della configurabilità della continuazione tra reato associativo e reati-fine non va impostato in termini di compatibilità strutturale, in quanto nulla si oppone a che, sin dall'inizio, nel programma criminoso dell'associazione, si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16486 del 9 aprile 2004
«Ai fini della configurabilità, nella condotta criminosa, della circostanza aggravante prevista dall'art. 7 D.L. 13 maggio 1991 n. 152, convertito in legge 12 luglio 1991 n. 203 (aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni previste...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17264 del 14 aprile 2004
«In tema di rapina impropria, sussiste l'ipotesi del tentativo, e non il diverso reato di tentato furto seguito da minacce o percosse, allorché l'agente tiene a fini d'impunità una condotta minacciosa o violenta immediatamente dopo l'azione diretta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17664 del 16 aprile 2004
«In tema di delitti contro l'onore, non integra il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) l'espressione «sei un ladro di strade» pronunciata nel contesto di una controversia sorta per l'uso di una strada e volta a sottolineare lo ius excludendi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18033 del 19 aprile 2004
«Qualora un reato continuato sia attribuito ad un soggetto che era ancora minorenne all'inizio dell'attività criminosa poi protrattasi con ulteriori reati aventi distinta autonomia, ma unificati dall'identità del disegno criminoso, è possibile...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18037 del 19 aprile 2004
«La unicità del disegno criminoso, necessaria per la configurabilità del reato continuato e per l'applicazione della continuazione in fase esecutiva, non può identificarsi con la generale tendenza a porre in essere determinati reati o comunque con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19658 del 28 aprile 2004
«Commette il reato di esercizio abusivo di una professione (nella specie, quella di procuratore legale) colui il quale, pur avendo superato l'esame di Stato necessario a conseguire la relativa abilitazione, non sia (o non sia più) iscritto al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21090 del 5 maggio 2004
«La persona offesa dal reato titolare del diritto di querela a norma dell'art. 120 c.p. deve essere individuata nel soggetto titolare dell'interesse direttamente protetto dalla norma penale e la cui lesione o esposizione a pericolo costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21091 del 5 maggio 2004
«Ai fini della sussistenza dell'elemento soggettivo nel delitto di abuso di ufficio di cui all'art. 323 c.p., non è sufficiente nè il dolo eventuale — e cioè l'accettazione del rischio del verificarsi dell'evento nè quello diretto — e cioè la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21110 del 5 maggio 2004
«La violazione di norme igienico-sanitarie da parte di ditta aggiudicataria della gara di appalto per la refezione nelle scuole comunali non realizza uno dei presupposti necessari per la configurabilità del reato di abuso di ufficio in capo al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23274 del 19 maggio 2004
«In tema di successione di leggi penali, ai fini dell'individuazione della normativa di favore per il reo, non si può procedere a una combinazione delle disposizioni più favorevoli della nuova legge con quelle più favorevoli della vecchia, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23804 del 24 maggio 2004
«In tema di corruzione propria, l'espressione «atto di ufficio» non è sinonimo di atto amministrativo ma designa ogni comportamento del pubblico ufficiale posto in essere nello svolgimento del suo incarico e contrario ai doveri del pubblico ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23855 del 25 maggio 2004
«Sussiste concorso tra il reato di ricettazione e quello di cui all'art. 171 ter della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive modificazioni quando l'agente, oltre ad acquistare videocassette e musicassette contraffatte, le detenga a fine di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24597 del 28 maggio 2004
«Nell'applicazione in fase esecutiva degli istituti del concorso formale o della continuazione, il giudice, una volta individuata la violazione più grave, deve ad essa collegare la stessa pena già fissata nella sede cognitiva, procedendo ad una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25707 del 8 giugno 2004
«Integra il reato di cui all'art. 23 D.P.R. 29 marzo 1973, che punisce, ai sensi dell'art. 635, n. 3 c.p. chiunque esplichi attività che rechi, in qualsiasi modo, danno ai servizi postali e di telecomunicazioni ed alle opere ed agli oggetti ad essi...»