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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46994 del 18 dicembre 2007
«In caso di reato continuato, ai fini dell'applicazione dell'indulto (nella specie di quello elargito con legge 31 luglio 2006 n. 241), il giudice dell'esecuzione è vincolato alla qualificazione dei reati operata nel provvedimento irrevocabile e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12750 del 26 marzo 2008
«In tema di reati concernenti la falsificazione e l'illecita acquisizione o utilizzazione di carte di credito o di pagamento e documenti che abilitano al prelievo di danaro contante (art. 12 D.L. 3 maggio 1991 n. 143, conv. in L. 5 luglio 1991 n....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16776 del 23 aprile 2008
«La querela presentata ad un organo di polizia da minore infraquattordicenne e sottoscritta da un genitore presente al fine di assisterlo « per ogni effetto di legge» rileva come querela presentata dal genitore ai sensi dell'art. 120, comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18382 del 7 maggio 2008
«In tema di prescrizione del reato, il deposito dell'atto di appello segna il momento nel quale si determina la pendenza del giudizio di secondo grado, che rappresenta il discrimine temporale per l'applicazione dei termini prescrizionali più...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2095 del 15 gennaio 2008
«La disciplina della continuazione attiene a un istituto di diritto sostanziale e, come tale, soggiace, in caso di sopravvenienza di disposizioni diverse, alle regole di cui all'art. 2 c.p. e non a quelle del diritto processuale, espresse nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25162 del 19 giugno 2008
«In tema di abuso d'ufficio, il requisito della violazione di norme di legge può essere integrato dall'inosservanza del principio costituzionale di imparzialità della P.A., per la parte in cui riguarda l'attività dei pubblici funzionari, poiché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25954 del 27 giugno 2008
«Una volta che nel giudizio di cognizione non sia stata formalmente contestata la circostanza aggravante di cui all'art. 7 D.L. 13 maggio 1991 n. 152 convertito nella legge 12 luglio 1991 n. 203, il giudice dell'esecuzione non può ritenerne la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30630 del 22 luglio 2008
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 81, comma quarto, c.p. aggiunto dalla legge n. 251 del 2005 nella parte in cui prevede che se i reati in concorso formale o in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36663 del 24 settembre 2008
«La sospensione condizionale della pena e l'indulto possono essere applicati congiuntamente, in quanto la prima estingue il reato nei termini e alle condizioni previsti dalla legge, mentre il secondo estingue immediatamente la pena.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37172 del 30 settembre 2008
«È configurabile il reato d'abuso d'ufficio per violazione di legge nella condotta del dirigente scolastico che qualifichi come ingiustificata l'assenza dal servizio di un insegnante, dovuta invece ad un precedente provvedimento di sospensione dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39401 del 21 ottobre 2008
«Sussistendo la causa di estinzione del reato della prescrizione, non è consentito al giudice esaminare il motivo di ricorso concernente la pretesa violazione del divieto di "bis in idem", ex art. 649 c.p.p., ai sensi e per gli effetti dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43372 del 20 novembre 2008
«La sospensione del termine di prescrizione disposta dal giudice su accordo delle parti, ma fuori dai casi previsti dalla legge, è priva di effetti.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5579 del 5 febbraio 2008
«In tema di applicazione nella fase esecutiva della disciplina del reato continuato, una volta ritenuta, da parte del giudice dell'esecuzione, l'unicità del disegno criminoso tra due fatti oggetto di due diverse sentenze e applicata agli stessi la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23121 del 4 giugno 2009
«La mancanza di una formale contestazione dell'aggravante di cui all'art. 7 del D.L. 13 maggio 1991 n. 152, convertito in L. 12 luglio 1991 n. 203 - contemplata per i delitti, punibili con pena diversa dall'ergastolo, commessi avvalendosi delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23866 del 10 giugno 2009
«Nell'ipotesi di esercizio di professione o mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'Autorità, la carica di lesività del bene giuridico protetto sia dall'art. 659, comma secondo, c.p., sia dall'art. 10, comma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38704 del 6 ottobre 2009
«È ammissibile il ricorso per cassazione dell'imputato nei confronti della sentenza di condanna emessa in appello, proposto per l'unico motivo della violazione di legge consistente nell'omessa immediata dichiarazione della causa estintiva della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3879 del 28 gennaio 2009
«La rilevanza a fini penali dell'affinità in grado omologo a quello parentale è testualmente circoscritta dalla legge, oltre che al coniuge, ai soli ascendenti o discendenti e fratelli o sorelle, e non si estende agli zii e nipoti, sicchè, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41964 del 30 ottobre 2009
«L'esclusione della prescrizione dei delitti per i quali la legge prevede la pena dell'ergastolo, quantunque oggetto di formalizzazione con L. 5 dicembre 2005 n. 251 (modifiche al c.p. e alla L. 26 luglio 1975 n. 354, in materia di attenuanti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49670 del 28 dicembre 2009
«Integra il delitto di tentato furto la condotta dei due soggetti che, precludendo la vista dei movimenti delle proprie mani attraverso la particolare giubba indossata, si siano avvicinati alla spalle della vittima, iniziando a spingerla con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7105 del 29 gennaio 2009
«Integra l'elemento oggettivo del delitto di abuso d'ufficio la violazione delle norme di legge inerente al vizio di incompetenza cosiddetta "relativa", prevista dall'art. 21 octies L. n. 241 del 1990, che determina l'illegittimità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9862 del 4 marzo 2009
«Integra la violazione di legge, rilevante ai fini della configurabilità del reato di abuso d'ufficio, l'inosservanza da parte del giudice del principio di imparzialità. (Fattispecie in cui è stato configurato il reato di cui all'art. 323 c.p. in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10009 del 11 marzo 2010
«Integra il delitto di abuso d'ufficio la condotta del sindaco che ometta intenzionalmente di attivare le specifiche procedure di garanzia atte a porre rimedio alla mancata esecuzione dolosa da parte dei funzionari comunali, competenti per legge in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10243 del 15 marzo 2010
«L'aggravante del "metodo mafioso", di cui all'art. 7 del D.L. 13 maggio 1991 n. 152, convertito nella legge 12 luglio 1991 n. 203, essendo prevista esclusivamente in relazione ai delitti, non può trovare applicazione rispetto alle contravvenzioni.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10412 del 16 marzo 2010
«Nel concorso di diverse cause estintive della pena, opera quella di dette cause che sia sorta per prima. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto applicabile l'indulto, poiché la relativa legge concessiva era intervenuta prima della maturazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21631 del 8 giugno 2010
«Non sono punibili a norma dell'art. 600 quater, c.p. (pornografia virtuale), i fatti commessi in data antecedente all'entrata in vigore della L. 6 febbraio 2006, n. 38, in quanto detta fattispecie, introdotta dall'art. 4 della citata legge,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24803 del 1 luglio 2010
«Il reato di associazione di tipo mafioso è configurabile anche con riferimento a sodalizi criminosi a matrice straniera costituiti prima dell'entrata in vigore della L. 12 luglio 2008 n. 125, di conversione in legge del D.L. 23 maggio 2008 n. 92...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27588 del 15 luglio 2010
«Il delitto di atti sessuali con minorenne si configura a prescindere o meno dal consenso della vittima, non soltanto perché la violenza è presunta dalla legge, ma anche perché la persona offesa è considerata immatura ed incapace di disporre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31697 del 11 agosto 2010
«Il giudice dell'esecuzione ha il dovere di ridurre entro i limiti di legge l'indulto applicato, con più sentenze di condanna, in misura eccedente quella fissata dal provvedimento di clemenza, perché il giudicato si forma solo sul diritto al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32586 del 1 settembre 2010
«Non dà luogo a nullità, per assenza di previsione di legge, l'omessa specificazione, nell'applicazione della pena per reato continuato, degli aumenti correlati ad ogni singolo reato, una volta che sia stato individuato il reato più grave.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34382 del 23 settembre 2010
«In tema di reato continuato, per la determinazione della violazione più grave il giudice deve fare riferimento alla pena edittale prevista per ciascuno dei reati, con la conseguenza che più grave deve essere considerata la violazione punita più...»