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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7297 del 23 gennaio 1998
«In tema di costituzione di parte civile, se è vero che la revoca della costituzione medesima determina, senza necessità di apposita dichiarazione di esclusione, l'estinzione del rapporto processuale civile inserito nel processo penale con la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3438 del 27 giugno 1998
«In conformità al disposto dell'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p., il difetto di motivazione valutabile in cassazione può consistere solo in una mancanza (o in una manifesta illogicità) della motivazione stessa, ma esclusivamente se il vizio...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1282 del 13 dicembre 1996
«La disposizione generale di cui all'art. 24 att. c.p.p., secondo la quale la nomina di ulteriori difensori si considera senza effetto finché la parte non provvede alla revoca delle nomine precedenti che risultino in eccedenza rispetto al numero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6361 del 30 dicembre 1997
«Qualora la richiesta di riesame, nell'interesse di imputato assistito da due difensori, sia stata avanzata da uno soltanto di costoro, unicamente a tale difensore, e non anche all'altro, è dovuto l'avviso di udienza previsto dall'art. 309, comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17865 del 10 maggio 2002
«In tema di patrocinio a spese dello Stato, non va computata al fine della determinazione del reddito rilevante per l'ammissione al beneficio l'indennità di accompagnamento istituita dall'art. 1 della legge 11 febbraio 1980 n. 18, non costituendo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17540 del 16 aprile 2004
«In tema di liquidazione di compensi ai difensori di soggetti ammessi al patrocinio a spese dello Stato, deve ritenersi che gli importi di cui al punto cinque della vigente tariffa penale, riguardante l'onorario «per la partecipazione e la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14115 del 10 dicembre 1999
«In tema di poteri del sostituto del difensore di fiducia, l'art. 102 c.p.p. non riconoscendo rilevanza ad eventuali limitazioni apposte dal difensore di fiducia alla designazione del suo sostituto, prevede che quest'ultimo possa esercitare tutti i...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3513 del 22 maggio 1997
«Il processo verbale è nullo qualora non vi sia almeno in sigla la sottoscrizione del pubblico ufficiale che lo ha compilato, e non quando il nome e cognome di questo non risultino in alcuna parte del verbale medesimo; ed è irrilevante che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 570 del 16 marzo 1994
«Il termine perentorio di dieci giorni entro il quale il tribunale del riesame deve decidere sulla richiesta avanzata dall'interessato secondo il combinato disposto del nono e decimo comma dell'art. 309 c.p.p. inizia a decorrere dal momento in cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 658 del 29 gennaio 1997
«Per aversi incompatibilità del difensore, in relazione all'assunzione da parte sua della difesa di più imputati nello stesso procedimento, occorre che sussista una situazione di interdipendenza di posizioni processuali per la quale un imputato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1121 del 23 maggio 1992
«Ancorché la mancanza di data nella relazione di notifica non costituisca, secondo l'elencazione fatta dall'art. 171 c.p.p. causa di nullità della notifica stessa, tuttavia, nel caso di notificazione di un decreto penale di condanna all'imputato la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1324 del 6 ottobre 1994
«Nel caso in cui sulla copia consegnata all'imputato appaia dubbia l'identificazione della data di notificazione che fa decorrere il termine per opporsi al decreto penale di condanna - nella specie la data, scritta a mano, era leggibile come 17...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45189 del 23 novembre 2004
«Ai fini dell'utilizzabilità degli esiti di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni in procedimento diverso da quello nel quale esse furono disposte, non occorre la produzione del relativo decreto autorizzativo, essendo sufficiente il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1662 del 4 luglio 1995
«Il divieto, posto dall'art. 270, comma 1, c.p.p., di utilizzare i risultati delle intercettazioni in procedimenti diversi da quelli nei quali tali intercettazioni sono state disposte, (salvo il caso della loro indispensabilità per l'accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1998
«In tema di procedimento per la riparazione dell'ingiusta detenzione, la disposizione di cui al primo comma dell'art. 315 c.p.p., che prevede la sanzione di inammissibilità della domanda soltanto con riferimento alla mancata osservanza del termine...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 16 giugno 1995
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 76 e 77 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 305 c.p.p. prospettata sul rilievo dell'eccesso di delega in relazione alla direttiva 61 comma 3 della legge 16 febbraio 1987...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 8 giugno 1999
«L'applicazione della confisca non determina l'estinzione del preesistente diritto di pegno costituito a favore di terzi sulle cose che ne sono oggetto quando costoro, avendo tratto oggettivamente vantaggio dall'altrui attività criminosa, riescano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2383 del 5 giugno 1998
«Non costituisce causa di inutilizzabilità, ai fini cautelari, dei risultati di intercettazioni telefoniche, la mancata trasmissione, da parte del pubblico ministero al giudice, con la richiesta di applicazione della misura cautelare, anche dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16886 del 9 aprile 2004
«Al giudice dell'impugnazione è consentito motivare per relationem il provvedimento gravato purchè egli si attenga al rispetto di criteri specifici in ossequio ai quali: 1) ogni riferimento risulti ad un atto legittimo del procedimento la cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12719 del 18 marzo 2003
«Qualora il provvedimento del questore che impone l'obbligo di comparizione personale, nell'ufficio o comando di polizia competente, a soggetto destinatario di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (art. 6, comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4007 del 11 marzo 1999
«La preminente funzione di garanzia che è alla base dei decreti di autorizzazione di intercettazioni telefoniche, impone che la motivazione di essi sia rigorosa e puntuale e non si esaurisca in una mera perifrasi della norma di legge, occorrendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 754 del 22 marzo 1999
«A differenza delle sentenze, per le quali, in caso di contrasto tra motivazione e dispositivo, vige il principio della prevalenza di quest'ultimo, in tema di ordinanze e decreti vale il principio secondo cui occorre stabilire quale sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4057 del 6 ottobre 1999
«In tema di decreti autorizzativi di intercettazioni (telefoniche od ambientali) la motivazione può essere la minima necessaria a chiarire le ragioni del provvedimento, in ordine alla indispensabilità del mezzo probatorio richiesto, ai fini della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14 del 22 febbraio 1993
«Il procedimento in camera di consiglio innanzi alla Cassazione relativamente ai ricorsi in materia di sequestri deve svolgersi nelle forme di cui all'art. 127 c.p.p. e non in quelle di cui all'art. 611 dello stesso codice. (A sostegno del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 26156 del 18 giugno 2003
«Il procedimento in camera di consiglio davanti alla Corte d'appello chiamata a deliberare sulla richiesta di revoca o sostituzione della misura coercitiva disposta nei confronti dell'estradando deve svolgersi nelle forme “partecipate” previste...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42 del 6 febbraio 1995
«Deve ritenersi suscettibile di confisca obbligatoria, ai sensi del primo comma dell'art. 301 D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 (T.U. delle disposizioni legislative in materia doganale), un'autovettura assoggettata a sequestro, che, in quanto cosa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2443 del 24 settembre 1996
«Il decreto del tribunale che disponga l'accompagnamento coattivo dell'imputato per essere sottoposto a perizia psichiatrica in dibattimento incide sulla libertà personale; ne consegue che avverso tale provvedimento, non essendo previsto alcun...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9370 del 31 agosto 1994
«Ai fini dell'ascrivibilità dell'aggravante, prevista dall'art. 74, comma 4, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, dell'essere l'associazione armata, la quale va valutata a carico dell'agente secondo il disposto dell'art. 59, comma 2, c.p., non è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11313 del 21 marzo 2001
«In mancanza di una specifica e tempestiva richiesta di parte, l'eventuale mancata trasmissione al tribunale del riesame dei decreti autorizzativi all'effettuazione di intercettazioni di comunicazioni, non determina, di per sè, la inutilizzabilità...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41461 del 24 ottobre 2012
«In tema di nullità del verbale, perché possa ritenersi sussistere incertezza assoluta sulle persone intervenute è necessario che l'identità del soggetto partecipante all'atto non solo non sia documentata nella parte del verbale specificamente...»