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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9303 del 26 agosto 1994
«Poiché la rinuncia all'impugnazione, ancorché limitata a taluno dei motivi dedotti, è, dall'art. 589 c.p.p., riservata all'imputato, il difensore non munito di mandato speciale non è legittimato a rinunciare all'impugnazione stessa.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41836 del 7 ottobre 2014
«In materia di estradizione per l'estero, l'autenticità dei titoli giustificativi della relativa domanda è garantita dal carattere ufficiale e pubblico della richiesta proveniente dallo Stato estero, alla quale siano state allegate le copie degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25909 del 18 giugno 2015
«In tema di mandato di arresto europeo, è inammissibile il ricorso per cassazione avverso la decisione con cui la Corte d'appello ha rifiutato la consegna a norma dell'art. 18, lett. r), della L. n. 69/2005, stabilendo l'esecuzione in Italia della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14880 del 10 aprile 2015
«In tema di mandato di arresto europeo, il principio di specialità, dettato dall'art. 32 della l. 22 aprile 2005, n. 69, non osta a che l'autorità giudiziaria italiana proceda nei confronti della persona consegnata a seguito di mandato d'arresto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12514 del 24 marzo 2015
«In tema di mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria italiana, il rispetto del principio di specialità riguarda esclusivamente i fatti anteriori alla consegna della persona richiesta, di tal che, in ipotesi di reato permanente,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 52054 del 15 dicembre 2014
«Il regime di detenzione differenziato previsto dall'art. 41 bis della legge 26 luglio 1975 n. 354, anche dopo la modifica normativa ad opera della legge 15 luglio 2009 n. 94, ha conservato la sua natura di istituto caratterizzato da finalità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16648 del 21 aprile 2015
«In materia di mandato di arresto europeo emesso dal giudice italiano, non trova applicazione la disciplina sulla inutilizzabilità degli atti prevista per le rogatorie all'estero dall'art. 729 c.p.p., con conseguente validità dei provvedimenti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1133 del 28 gennaio 1998
«Le disposizioni di cui all'art. 597 terzo comma c.p.p. (divieto di reformatio in peius) e 597 quarto comma (obbligo di diminuzione della pena complessiva irrogata, in caso di accoglimento di appello relativo a circostanze o a reati concorrenti)...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1272 del 20 settembre 1990
«È inammissibile la richiesta di riliquidazione della indennità di custodia dei veicoli sequestrati, formulata per causa sopravvenuta — richiamando la sent. n. 230 del 24 aprile 1989 della Corte cost. — che ha dichiarato la illegittimità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 669 del 22 gennaio 1996
«La sussistenza di una causa di inammissibilità originaria del ricorso per cassazione preclude di dichiarare l'estinzione del reato frattanto intervenuta. (Nella specie si trattava di prescrizione ed il gravame era affetto da una duplice causa di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4115 del 10 gennaio 1996
«Il vizio logico della motivazione, nelle sue varie concrete espressioni - contraddittorietà, illogicità, omessa considerazione di circostanze decisive e, pur anche, travisamento di fatto - deve essere riscontrato tra le varie proposizioni inserite...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7610 del 1 marzo 2005
«Nel giudizio di legittimità, non è deducibile il vizio di travisamento del fatto inteso come ipotesi di contrasto fra le argomentazioni del contesto motivazionale e gli atti processuali, sicché il controllo demandato alla Corte di cassazione non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8042 del 22 maggio 2003
«L'art. 56 legge fallimentare prevede, quale unico limite imprescindibile per la compensabilità dei debiti verso il fallito-creditore, l'anteriorità al fallimento del fatto genetico della situazione giuridica estintiva delle obbligazioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1528 del 23 gennaio 2013
«In tema di revocatoria ex art. 67, primo comma, n. 2, legge fall. del mandato rilasciato dal correntista alla banca per l'incasso di un credito, attraverso il quale l'istituto abbia inteso garantirsi il rientro anche di futuri finanziamenti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18945 del 1 settembre 2006
«Nell'azione revocatoria fallimentare avente ad oggetto, quale mezzo anormale di pagamento, il mandato irrevocabile all'incasso di crediti verso terzi, rilasciato dall'imprenditore insolvente alla banca sua creditrice, non costituisce domanda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4762 del 28 febbraio 2007
«In tema di contratti bancari, il «bonifico» (ossia l'incarico del terzo dato alla banca di accreditare al cliente correntista la somma oggetto della provvista) costituisce un ordine (delegazione) di pagamento che la banca delegata, se accetta, si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1060 del 19 gennaio 2006
«L'inclusione da parte di una banca nel conto corrente del cliente di somme ad essa rimesse da terzi, per effetto di mandato all'incasso (sia esso o non in rem propriam) conferitole dal cliente medesimo, non realizza un'obbligazione autonoma della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6192 del 7 marzo 2008
«In tema di revocatoria fallimentare, ai sensi dell'art. 67, primo comma, n. 2, legge fall. (nel testo, applicabile ratione temporis anteriore al D.L. 14 marzo 2005, n. 35 del 2005), degli atti solutori anomali connessi all'esecuzione di un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 10800 del 26 maggio 2015
«Nel caso di convenzione contenente una clausola compromissoria stipulata prima della dichiarazione di fallimento di una delle parti (nella specie, una clausola di arbitrato internazionale), il mandato conferito agli arbitri non è soggetto alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8095 del 28 aprile 2004
«La decadenza dal potere di insinuazione tardiva nello stato passivo del fallimento, per abbandono dell'istanza, da parte di un creditore, ai sensi dell'art. 98, terzo comma, l. fall., applicabile anche alla domanda tardiva, ne preclude la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 18272 del 16 settembre 2016
«La competenza per territorio in ordine alla procedura di tutela dell'incapace di cui all'art. 343 c.c. si radica nel luogo in cui si trova la sede principale degli affari e degli interessi dell'interdetto alla data della sua apertura, restando...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2828 del 12 febbraio 2016
«La qualificazione di un rapporto come mandato o come agenzia va operata avendo riguardo principalmente al criterio della stabilità ed alla natura dell'incarico, che nel contratto di agenzia ha ad oggetto tipicamente la promozione di affari, sicché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 474 del 14 gennaio 2016
«Il mandatario, in forza di una procura generale o speciale "ad negotia", può esercitare tutti i poteri e le facoltà spettanti al mandante inerenti e necessarie all'esecuzione del mandato ricevuto, compresa quella di instaurare un giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 861 del 19 gennaio 2016
«L'approvazione tacita dell'esecuzione del mandato, ai sensi dell'art. 1712, comma 2, c.c., presuppone la precisa indicazione, nella comunicazione fatta dal mandatario, dell'operazione compiuta al di fuori del mandato, essendo a tal fine necessaria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20659 del 13 ottobre 2016
«In caso di stipulazione di un contratto di organizzazione di viaggio, da parte di un agente intermediario per conto del viaggiatore, tra costoro sorge un rapporto di mandato con rappresentanza, da cui consegue che il viaggiatore è tenuto, ex art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17443 del 31 agosto 2016
«Nella perizia contrattuale la revoca ex art. 1726 c.c. del mandato collettivo conferito ai periti può avvenire, oltre che sul comune accordo di tutti i mandanti, anche su iniziativa di alcuni soltanto di essi, con effetti estintivi immediati "ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22302 del 3 novembre 2016
«Il compimento di un'attività negoziale in favore di un soggetto che versi in situazione (ancorché transitoria) di incapacità naturale, va qualificato, ove ricorra l'ulteriore requisito dell'"utiliter coeptum", come gestione di affari altrui, la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 3449 del 22 febbraio 2016
«L'esazione delle imposte pubbliche viene espletata attraverso l'affidamento del servizio ad un ente privato in forza di un atto amministrativo avente natura di concessione, sicché quello che si instaura tra tale soggetto e l'ente impositore non è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1949 del 17 gennaio 2017
«È configurabile l'aggravante dell'abuso dei poteri o della violazione dei doveri inerenti alla qualità di ministro di un culto, non solo quando il reato sia commesso nella sfera tipica e ristretta delle funzioni e dei servizi propri del ministero,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9187 del 24 febbraio 2017
«In tema di formalità della querela, l'autenticazione della firma del querelante da parte di un avvocato deve ritenersi valida solo nel caso in cui questi sia nominato difensore della parte offesa, a norma degli articoli 101, comma primo, e 96,...»