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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13413 del 12 aprile 2005
«In tema di misure di prevenzione e disposizioni contro la mafia, l'applicazione della confisca, che determina la successione dello Stato, a titolo particolare, nella titolarità del bene, non comporta l'estinzione dei diritti reali di garanzia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20044 del 13 giugno 2006
«La novella dell'art. 671, primo comma, c.p.p. ad opera dell'art. 4 vicies D.L. n. 272 del 2005, convertito con L. n. 49 del 2006, con la previsione che tra gli elementi che incidono sull'applicazione della continuazione in fase esecutiva vi è la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35797 del 25 ottobre 2006
«...tale congiunta previsione deve essere ricavata, di regola, anche in caso di riconoscimento in sede esecutiva, da indici esteriori che siano significativi, alla luce dell'esperienza, del dato progettuale sottostante alle condotte poste in essere.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4692 del 6 febbraio 2007
«In tema di applicazione della disciplina del reato continuato in sede esecutiva, l'interesse del condannato alla riconsiderazione dei fatti giudicati agli effetti dell'art. 671 c.p.p. sussiste anche se non determina immediate e concrete...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 179 del 7 gennaio 2008
«...presupponendo l'art. 174 c.p. («nel concorso di più reati, l'indulto si applica una sola volta dopo cumulate le pene, secondo le norme concernenti il concorso dei reati») che l'applicazione dello stesso, in tal caso, vada fatta in sede esecutiva.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2095 del 15 gennaio 2008
«...soggiace, in caso di sopravvenienza di disposizioni diverse, alle regole di cui all'art. 2 c.p. e non a quelle del diritto processuale, espresse nella formula tempus regit actum a nulla rilevando che la sua applicazione avvenga in sede esecutiva.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36919 del 26 settembre 2008
«L'integrazione della desistenza volontaria, ex art. 56, comma terzo, c.p. richiede che il soggetto attivo arresti, per volontaria iniziativa, la propria condotta delittuosa prima del completamento dell'azione esecutiva, impedendo l'evento....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5579 del 5 febbraio 2008
«In tema di applicazione nella fase esecutiva della disciplina del reato continuato, una volta ritenuta, da parte del giudice dell'esecuzione, l'unicità del disegno criminoso tra due fatti oggetto di due diverse sentenze e applicata agli stessi la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7133 del 14 febbraio 2008
«Qualora per difetto di conoscenza dell'effettiva ed attuale posizione esecutiva del condannato l'indulto sia stato applicato, sia pure in sede esecutiva, in misura inferiore a quella consentita, è possibile disporne l'applicazione in misura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43241 del 12 novembre 2009
«L'omessa pronuncia, nella sentenza di condanna, in ordine alla sussistenza della continuazione, in assenza della relativa richiesta, non integra l'espressa esclusione del vincolo ostativa alla valutazione della medesima questione in sede esecutiva.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8738 del 26 febbraio 2009
«L'espressa adesione alla partecipazione ad un "processo camorristico", nel quale sia previsto l'uso di armi da sparo per l'esecuzione della eventuale condanna degli accusati, implica il consenso preventivo all'uso cruento e illimitato delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9825 del 4 marzo 2009
«Il condannato ha interesse al riconoscimento in sede esecutiva del vincolo di continuazione anche se non ne derivano immediate e concrete conseguenze sull'entità della pena da espiare.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13158 del 8 aprile 2010
«La continuazione già ritenuta dal giudice della cognizione, anche se tra reati non omogenei, non può essere rimessa in discussione in sede esecutiva.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14188 del 14 aprile 2010
«Ai fini del riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, l'onere di allegazione gravante sul condannato deve ritenersi soddisfatto anche con la semplice indicazione o produzione delle sentenze relative ai reati di cui si richiede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20007 del 26 maggio 2010
«Il riconoscimento in sede esecutiva della continuazione tra i reati oggetto di condanne emesse all'esito di distinti giudizi abbreviati comporta, previa individuazione del reato più grave, la determinazione della pena base nella sua entità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20567 del 1 giugno 2010
«...di estinzione per prescrizione del reato oggetto della sentenza definitiva di condanna, pur se la prescrizione sia maturata prima del passaggio in giudicato della sentenza, in ragione della immodificabilità, in sede esecutiva, del giudicato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33518 del 13 settembre 2010
«In tema di riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, lo "status" di tossicodipendente può essere preso in considerazione per giustificare l'unicità del disegno criminoso con riferimento ai reati che siano collegati e dipendenti dallo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33535 del 13 settembre 2010
«L'applicazione in sede esecutiva della continuazione, che è istituto ispirato al principio del "favor rei", comporta, ove non determini una diminuzione della pena complessiva invece quantificata nel massimo consentito dalla somma delle pene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8242 del 2 marzo 2010
«L'intervento di una causa estintiva della pena inflitta per uno dei reati non fa venir meno l'interesse dell'imputato alla dichiarazione in sede esecutiva della continuazione tra gli stessi. (La Corte ha precisato che lo scopo può essere quello di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13609 del 5 aprile 2011
«Non è configurabile la continuazione tra il reato associativo e quei reati fine che, pur rientrando nell'ambito delle attività del sodalizio criminoso ed essendo finalizzati al rafforzamento del medesimo, non erano programmabili "ab origine"...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18794 del 29 aprile 2013
«La richiesta di riconoscimento in sede esecutiva della continuazione tra più reati oggetto di sentenze di applicazione della pena, è subordinata alla previa indicazione della entità della pena e alla acquisizione del consenso, o del dissenso, del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45259 del 8 novembre 2013
«Il riconoscimento della continuazione tra più reati in sede esecutiva, con la conseguente determinazione di una pena complessiva inferiore a quella risultante dal cumulo materiale, non comporta che la differenza così formatasi sia automaticamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45292 del 8 novembre 2013
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena illegittimamente concesso può essere revocato nella fase esecutiva limitatamente al caso in cui l'elemento ostativo non sia stato conoscibile dal giudice nella fase della cognizione, dovendo,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19461 del 12 maggio 2014
«...profitto conseguito dall'imputato, il giudice deve fornire una specifica motivazione di tale impossibilità, restando comunque salva la possibilità di disporre tale misura ablatoria nella fase esecutiva. (Fattispecie in tema di reati tributari).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40380 del 8 ottobre 2015
«...di concorso nel reato i terzi, estranei all'accordo originario, che intervengono dando impulso alla procedura esecutiva per il recupero dei crediti rimasti inadempiuti e per il conseguimento dell'illecito vantaggio usurario dagli stessi preteso.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44088 del 18 ottobre 2016
«...dell'impugnazione, atteso il principio della ragionevole durata del processo, che impone di evitare una pronunzia di inammissibilità che avrebbe quale unico effetto un rinvio della soluzione alla fase esecutiva. (Fattispecie in tema di ingiuria).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17188 del 28 giugno 2018
«...del suo recepimento in Italia, trattandosi di direttiva non immediatamente esecutiva, ma da attuarsi entro il termine di recepimento dalla stessa previsto (18 aprile 2016), rispettato dallo Stato italiano con l'adozione del d.lgs. n. 50 del 2016.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1116 del 18 febbraio 2019
«...del requisito in capo ad una delle imprese del raggruppamento non incide sfavorevolmente soltanto qualora intervenga in fase esecutiva, come attualmente codificato dall'art. 48 del D.Lgs. n. 50 del 2016, come modificato dal D.Lgs. n. 56 del 2017.»
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Tribunale civile Napoli, sentenza n. 129 del 28 marzo 2001
«Del pari, la mancanza (ovvero la omessa o irrituale notifica) della c.d. autodichiarazione ex art. 1, comma terzo, D.L. n. 32/2000 (conv. in L. n. 97/2000) afferendo unicamente al corretto modus di esercizio dell’azione esecutiva, costituisce...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2543 del 19 aprile 2019
«...ordinario, perché attinenti alla fase esecutiva e per la ragione che l'atto risolutivo va qualificato come una forma di autotutela contrattuale riconosciuta alla pubblica amministrazione che incide sul diritto soggettivo del contraente privato.»