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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10447 del 21 ottobre 1998
«Nell'ipotesi in cui la sentenza contro la quale è stato proposto gravame contenga un errore materiale, l'istanza di correzione dello stesso, non essendo rivolta ad una vera e propria riforma della decisione, non deve necessariamente formare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9659 del 3 ottobre 1997
«Per «determinate operazioni», a norma dell'art. 2320, secondo comma, s'intendono o singole operazioni o categorie della medesima operazione, e sempre che le operazioni indicate consentano di essere individuate con precisione nella loro effettiva...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4019 del 27 aprile 1994
«Con riguardo a società in accomandita semplice, l'art. 2320 c.c., facendo divieto al socio accomandante non soltanto del compimento di atti di amministrazione o di conclusione di affari in nome della società stessa, ma anche di semplici...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9454 del 10 agosto 1992
«Con riguardo alla società in accomandita semplice la mancanza dell'autorizzazione del socio accomandante prevista nell'atto costitutivo per il compimento di determinati atti da parte del socio accomandatario amministratore e, più in generale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 508 del 19 gennaio 1991
«La situazione di socio occulto di una società in accomandita semplice, la quale è caratterizzata dall'esistenza di due categorie di soci, che si diversificano a seconda del livello di responsabilità (illimitata per gli accomandatari e limitata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20893 del 31 luglio 2008
«In tema di cessione di quote di società, la successione nella titolarità della partecipazione si perfeziona, in base al principio consensualistico, alla data della stipulazione del contratto, sulla cui valididtà ed efficacia inter partes...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21803 del 11 ottobre 2006
«Nella società in accomandita semplice, in caso di sopravvenuta mancanza di tutti i soci accomandatari, l'art. 2323 c.c., nel prevedere la sostituzione dei soci venuti meno e la nomina in via provvisoria di un amministratore per il compimento degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2059 del 23 febbraio 2000
«In tema di cessione di quote di una società di persone (nella specie, sas) il cui oggetto sociale risulti l'esercizio di un'attività commerciale (nella specie, bar tabaccheria), allorché l'acquisto delle quote sia chiaramente finalizzato, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12906 del 18 dicembre 1995
«La clausola cosiddetta di continuazione automatica prevista nell'atto costitutivo di società in accomandita semplice — in forza della quale gli eredi del socio accomandante defunto subentrano, per intero, nella posizione giuridica del loro dante...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 15067 del 7 luglio 2011
«Nella società in accomandita semplice, in caso di sopravvenuta mancanza di tutti i soci accomandatari, l'art. 2323 cod. civ., nel prevedere la sostituzione dei soci venuti meno e la nomina in via provvisoria di un amministratore per il compimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12732 del 28 novembre 1992
«In tema di società in accomandita semplice, qualora l'unico socio accomandatario venga giudizialmente privato della facoltà di amministrare, non può applicarsi analogicamente l'art. 2323, secondo comma, c.c. (a norma del quale, ove vengano meno...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8174 del 7 aprile 2006
«Al fine di stabilire se un provvedimento abbia natura di sentenza o di ordinanza, è decisiva non già la forma adottata ma il suo contenuto (cosiddetto principio della prevalenza della sostanza sulla forma), di modo che allorquando il giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 804 del 25 gennaio 2000
«Gli istituti dell'autonomia patrimoniale e della distinta personalità giuridica della società di capitali (nella specie, società per azioni) rispetto ai soci comportano la esclusione della riferibilità a costoro del patrimonio (ivi compresi i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26683 del 13 dicembre 2006
«L'interpretazione dell'atto costitutivo e dello statuto di una società, così come quella di ogni atto contrattuale, richiedendo l'accertamento della volontà degli stipulanti, in relazione al contenuto del negozio, si traduce in un'indagine di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7445 del 9 agosto 1997
«L'omologazione dell'atto costitutivo di una società (o delle sue successive variazioni) è devoluta al tribunale del luogo dell'ufficio del registro delle imprese presso cui l'atto stesso deve essere depositato ed iscritto, ancorché diverso dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12302 del 17 novembre 1992
«Il principio che non è configurabile la simulazione di una società di capitali iscritta nel registro delle imprese, in considerazione delle particolari e inderogabili formalità che presiedono alla sua organizzazione, non trova deroga con riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5735 del 14 maggio 1992
«In tema di nullità del contratto sociale, l'ultimo comma dell'art. 2332 c.c. - in base al quale la nullità stessa non può essere dichiarata quando sia stata eliminata per effetto di una modificazione dell'atto costitutivo iscritta nel registro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9975 del 20 settembre 1995
«In tema di contratti cosiddetti «parasociali», il patto, in virtù del quale alcuni soci di una spa si vincolino a fare sì che coloro che detengono o deterranno le partecipazioni azionarie, in loro possesso all'atto della conclusione del patto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16393 del 24 luglio 2007
«I versamenti in conto capitale costituiscono conferimenti volti a incrementare il patrimonio netto della società e non sono imputabili a capitale, salvo che, con apposita delibera assembleare di modifica dell'atto costitutivo, non ne venga...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25005 del 24 novembre 2006
«Il socio di società per azioni è legittimato ad agire per la dichiarazione di nullità del contratto di sottoscrizione di azioni di nuova emissione, stipulato dalla società con i sottoscrittori delle stesse, ove deduca la violazione dell'art. 2342,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4236 del 24 aprile 1998
«In tema di società. di capitali, nella ipotesi di sottoscrizione di un aumento del capitale sociale, l'oggetto del conferimento, da parte del socio, non deve, necessariamente, identificarsi in un bene suscettibile di espropriazione forzata, bensì...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9260 del 14 dicembre 1987
«Con riguardo al conferimento in natura del socio, la stima contemplata dall'art. 2343 cod. civ rileva nel rapporto fra il socio medesimo e la società, mentre non spiega effetti vincolanti nei confronti dei terzi (ivi inclusa l'amministrazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11555 del 9 maggio 2008
«In tema di società cooperativa, in difetto di una clausola statutaria che attribuisca detto potere o comunque preveda la possibilità di chiedere contributi finanziari per l'espletamento dell'attività della cooperativa e per il perseguimento dello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2557 del 21 marzo 1997
«Le prestazioni espletate dal socio di una cooperativa di lavoro, che non sono riconducibili ad un rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato, sicché non trova applicazione la disciplina delle mansioni dettate dall'art. 2103 c.c., non possono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2959 del 11 marzo 1993
«In tema di società per azioni, il diritto individuale del singolo azionista a conseguire l'utile di bilancio sorge soltanto se e nella misura in cui la maggioranza assembleare ne disponga l'erogazione ai soci, mentre, prima di tale momento, vi è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 693 del 2 marzo 1976
«Il biglietto di ammissione all'assemblea di società per azioni, rilasciato all'atto del deposito delle azioni, è nominativo e, pertanto, legittima il possessore all'esercizio dei diritti ad esso inerenti, solo se il possessore stesso si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10144 del 12 luglio 2002
«Il creditore pignoratizio delle azioni ancorché, ai sensi dell'art. 2352 c. c., a lui competa, in luogo del socio suo debitore, il diritto di voto (anche) nelle deliberazioni concernenti il cambiamento dell'oggetto o del tipo della società o il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2053 del 10 marzo 1999
«Ai fini del raggiungimento dei "quorum" costitutivo dell'assemblea di una società per azioni, sono legittimamente computabili le azioni del socio datore di pegno, quand'anche questi risulti titolare di gran parte del capitale sociale, considerato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1361 del 20 gennaio 2011
«Ai fini del rispetto del limite del dieci per cento del capitale sociale, posto dal terzo comma dell'art. 2357 c.c. (nella formulazione vigente prima delle modifiche apportate dal d.l.vo 4 agosto 2008, n. 142, applicabile nella specie "ratione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 123 del 21 gennaio 1970
«L'espressione «far prestiti» usata dall'art. 2358 c.c. deve intendersi tanto nel generico significato di obbligarsi ad una prestazione, quanto nel senso tecnico di dare a mutuo. A questo ultimo va accomunata la fideiussione, nel senso che, come...»