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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31211 del 15 luglio 2004
«Nel determinare, ai sensi dell'art. 663 c.p.p., la pena da eseguirsi nel caso di esistenza, a carico del medesimo soggetto, di pene temporanee detentive concorrenti, il giudice dell'esecuzione, a norma degli artt. 78 e 80 c.p., deve dapprima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 383 del 9 gennaio 2004
«Anche dopo la depenalizzazione — ad opera dell'art. 1 del D.L.vo n. 480 del 1994 — del reato di inottemperanza all'invito a presentarsi all'autorità di pubblica sicurezza previsto dall'art. 15 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46236 del 29 novembre 2004
«La sospensione condizionale della pena può essere concessa dal giudice dell'esecuzione non soltanto nelle ipotesi di riconoscimento del concorso formale o della continuazione ai sensi dell'art. 671, comma primo, c.p.p., ma anche nel caso di revoca...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23639 del 23 giugno 2005
«La liberazione condizionale postula un giudizio prognostico circa la condotta della persona condannata tale escludere ragionevolmente la persistenza di un apprezzabile grado di pericolosità sociale e la conseguente probabilità di reiterazione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24823 del 5 luglio 2005
«Nel procedimento di esecuzione, quando riconosca il vincolo della continuazione tra reati considerati in più sentenze o decreti di condanna, il giudice è soggetto nella determinazione della pena al limite indicato nell'art. 671, comma secondo,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47165 del 23 dicembre 2005
«In tema di reato continuato, non è motivo di nullità l'omessa specificazione dell'aumento di pena per ogni singolo reato, una volta individuato il reato più grave, in quanto nel corso dell'esecuzione il cumulo giuridico delle pene irrogate è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11583 del 31 marzo 2006
«Il giudice dell'esecuzione che riconosca l'esistenza del vincolo della continuazione tra una pluralità di condanne, tra le quali solo alcune condizionalmente sospese, qualora ridetermini la pena nei limiti per cui diviene possibile concedere la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11587 del 3 aprile 2006
«In sede di applicazione della continuazione ex art. 671 c.p.p. il giudice dell'esecuzione è tenuto ad individuare il reato più grave e ad operare l'aumento di pena per la ritenuta continuazione con gli altri reati per i quali vi è stata condanna...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31429 del 21 settembre 2006
«In tema di continuazione, attesa l'ampiezza dei poteri cognitivi riconosciuti in via eccezionale al giudice dell'esecuzione, è legittimo che, nel determinare la pena complessiva conseguente all'applicazione della continuazione, il giudice possa,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7628 del 2 marzo 2006
«Ne consegue che, ai sensi dell'art. 2, comma secondo, c.p., da un lato non è punibile la condotta di chi in precedenza, quando detto servizio era obbligatorio, ha rifiutato di prestarlo e, dall'altro, vengono a cessare l'esecuzione e gli effetti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46994 del 18 dicembre 2007
«In caso di reato continuato, ai fini dell'applicazione dell'indulto (nella specie di quello elargito con legge 31 luglio 2006 n. 241), il giudice dell'esecuzione è vincolato alla qualificazione dei reati operata nel provvedimento irrevocabile e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2095 del 15 gennaio 2008
«Ne consegue che, una volta ritenuta l'unicità del disegno criminoso tra fatti commessi tutti in data anteriore all'entrata in vigore dell'art. 5 della legge 5 dicembre 2005 n. 251 (modifiche al c.p. in materia di attenuanti generiche, di recidiva,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44323 del 27 novembre 2008
«Nell'emettere l'ordine di esecuzione di una sentenza di condanna a pena detentiva, il P.M. deve tener conto nella determinazione della pena ancora da espiare, ai fini dell'art. 656 c.p.p., comma quinto, del beneficio dell'indulto, anche se non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5579 del 5 febbraio 2008
«In tema di applicazione nella fase esecutiva della disciplina del reato continuato, una volta ritenuta, da parte del giudice dell'esecuzione, l'unicità del disegno criminoso tra due fatti oggetto di due diverse sentenze e applicata agli stessi la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4853 del 4 febbraio 2010
«In tema di sospensione condizionale della pena, è illegittimo il rigetto della relativa richiesta se motivato esclusivamente in ragione del fatto che la pena pecuniaria irrogata congiuntamente a quella detentiva, una volta ragguagliata ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8100 del 1 marzo 2010
«In tema di differimento facoltativo dell'esecuzione della pena, è contraria al senso di umanità la detenzione di un soggetto affetto da patologia cerebrale cronica su base degenerativa - vascolare che gli impedisca di percepire il senso stesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 733 del 14 gennaio 2011
«In sede di esecuzione, ai fini della determinazione del trattamento sanzionatorio conseguente al riconoscimento del vincolo della continuazione tra più reati che hanno formato oggetto di giudizio abbreviato, la riduzione di pena conseguente alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7980 del 2 marzo 2011
«In tema di danneggiamento, l'aggravante speciale configurata per il fatto commesso con violenza alla persona o con minaccia (art. 635, comma secondo, n. 1, c.p.) sussiste in ogni caso nel quale vi sia stata contestualità tra l'azione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16743 del 12 aprile 2013
«Le condizioni o gli obblighi cui può essere subordinato l'indulto possono essere previsti, ai sensi degli artt. 174, comma terzo, e 151 c.p., solo dalla legge che concede la causa estintiva della pena e non dal giudice che applica il beneficio....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35999 del 4 settembre 2015
«La continuazione, quale istituto di carattere generale, è applicabile in ogni caso in cui più reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno criminoso, anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e puniti con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35809 del 30 agosto 2016
«Ai fini della revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena per inadempimento dell'obbligo di prestazione di attività non retribuita in favore della collettività, il giudice dell'esecuzione non può limitarsi alla mera presa d'atto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47216 del 9 novembre 2016
«La modalità di pubblicazione della sentenza penale di condanna nel sito internet del Ministero della giustizia, con esecuzione d'ufficio ed a spese del condannato, a norma dell'art. 36 cod. pen., può essere disposta esclusivamente nei casi in cui...»
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Consiglio di Stato, sentenza n. 3152 del 15 maggio 2019
«Infatti, le obbligazioni nascenti a carico delle parti a seguito della consegna anticipata, pur se di carattere preparatorio e temporaneo in quanto destinate a restare definitivamente suggellate nel contratto, sono effettivamente sorte, né...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 30 gennaio 2014
«Con riferimento alla necessità che il ricorso incidentale sia sempre esaminato prima del ricorso principale quando prospetti carenze oggettive dell'offerta dell'impresa non aggiudicataria, il discrimine è rintracciato nella introduzione, da parte...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3339 del 19 giugno 2013
«Tale strumento, c.d. astreinte, è esperibile anche in caso di condanna pecuniaria, giacché la penalità di mora assolve ad una finalità sanzionatoria e non risarcitoria, in quanto non è volto a riparare il pregiudizio cagionato dalla non esecuzione...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1400 del 28 febbraio 2019
«Il giudizio di ottemperanza ha la finalità di ottenere l'adempimento dell'obbligo della pubblica amministrazione di conformarsi, per quanto riguarda il caso deciso, al giudicato, sicché il giudizio di ottemperanza in relazione al giudicato del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4414 del 21 settembre 2015
«Va pertanto riformata una sentenza che, nell'accogliere un ricorso per esecuzione del giudicato (nella specie formatosi relativamente a crediti formatisi per irragionevole durata del processo - cd. legge Pinto), ha condannato la P.A. a pagare una...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6688 del 20 dicembre 2011
«In tema di procedimento del giudizio di ottemperanza, l'art. 114, comma 4, lettera e) c.p.a., ha introdotto, in via generale l'istituto della cd. penalità di mora (che presenta una portata applicativa più ampia che nel processo civile, dove è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13660 del 21 maggio 2019
«L'affidamento in via provvisoria del servizio di raccolta e trasporto di rifiuti urbani, prima che sia portata a termine la gara, non esclude la qualificazione giuridica della fattispecie in termini di appalto di pubblico servizio, anche se il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14598 del 20 febbraio 2018
«In tema di successione di leggi nel tempo, il principio di irretroattività della legge penale opera con riguardo alle norme incriminatrici e non anche alle misure di sicurezza, sicché le prescrizioni di cui all'art. 609-nonies, comma terzo, cod....»