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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6335 del 19 marzo 2014
«La denuncia di violazione o di falsa applicazione dei contratti o accordi collettivi di lavoro, ai sensi dell'art. 360, primo comma, n. 3 cod. proc. civ., come modificato dall'art. 2 del d.lgs. 2 febbraio 2006 n.40, è parificata sul piano...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6330 del 19 marzo 2014
«L'art. 360, primo comma, n. 4, cod. proc. civ., nel consentire la denuncia di vizi di attività del giudice, non tutela l'interesse all'astratta regolarità dell'attività giudiziaria, ma garantisce solo l'eliminazione del pregiudizio subito dal...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 91 del 7 gennaio 2014
«Il controllo di logicità del giudizio di fatto, consentito dall'art. 360, primo comma, n. 5 cod. proc. civ., non equivale alla revisione del "ragionamento decisorio", ossia dell'opzione che ha condotto il giudice del merito ad una determinata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2630 del 5 febbraio 2014
«L'interpretazione della domanda spetta al giudice del merito, per cui, ove questi abbia espressamente ritenuto che una certa domanda era stata avanzata - ed era compresa nel "thema decidendum" - tale statuizione, ancorché in ipotesi erronea, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2886 del 10 febbraio 2014
«È inammissibile il ricorso per cassazione ove la parte lamenti l'insufficiente motivazione della sentenza gravata per avere il giudice di merito rigettato la domanda anziché dichiarare la nullità del ricorso introduttivo (dalla stessa redatto),...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3224 del 12 febbraio 2014
«In tema di impugnazione per cassazione, ed in applicazione del principio di autosufficienza del ricorso, la parte che alleghi la mancata valutazione delle consulenze tecniche d'ufficio espletate nei gradi di merito, ha l'onere di indicare...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 5457 del 10 marzo 2014
«In tema di giudizio per cassazione, allorché il ricorrente abbia eletto domicilio in Roma, indicando altresì l'indirizzo di posta elettronica certificata, il controricorso può essere indifferentemente notificato sia presso il detto domicilio, sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7469 del 31 marzo 2014
«Nell'ipotesi in cui il ricorrente per cassazione non alleghi che la sentenza impugnata gli è stata notificata, la Corte di cassazione deve ritenere che lo stesso ricorrente abbia esercitato il diritto di impugnazione entro il cosiddetto termine...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4130 del 21 febbraio 2014
«In tema di impugnazione per cassazione, la parte, interamente vittoriosa nel giudizio di merito, che intende risollevare questioni già prospettate in appello, e non esaminate o ritenute assorbite dal giudice, ha l'onere di proporre ricorso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4074 del 20 febbraio 2014
«In caso di declaratoria di inefficacia del ricorso principale, il ricorso incidentale tardivo è inefficace ai sensi dell'art. 334, secondo comma, cod. proc. civ., con la conseguenza che la soccombenza va riferita alla sola parte ricorrente in via...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1770 del 28 gennaio 2014
«In tema di giudizio per cassazione, la procura rilasciata in epoca successiva alla notificazione del ricorso incidentale, ma depositata insieme a quest'ultimo ai sensi dell'art. 370, terzo comma, cod. proc. civ., pur non impedendo la dichiarazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2125 del 31 gennaio 2014
«In tema di ricorso per cassazione, il divieto di cui all'art. 372 cod. proc. civ. di produrre nuovi documenti nel giudizio di cassazione - fatta eccezione per quelli che riguardano la nullità della sentenza impugnata e l'ammissibilità del ricorso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11261 del 21 maggio 2014
«Nel giudizio di legittimità, l'attività di notificazione dell'elenco delle produzioni, di cui all'art. 372 cod. proc. civ., deve essere effettuata su impulso del difensore munito della procura speciale e non di quello soltanto domiciliatario, con...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 6152 del 17 marzo 2014
«In tema di giudizio civile di cassazione, per effetto delle modifiche introdotte dagli artt. 75 e 81 del d.l. 21 giugno 2013, n. 69, conv. in legge 9 agosto 2013, n. 98, non è più obbligatoria la partecipazione del P.M. in tutte le udienze che si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5265 del 5 giugno 1996
«Ai sensi dell'art. 389 c.p.c., secondo cui, dopo l'annullamento di una sentenza in sede di legittimità, al giudice di rinvio possono essere rivolte le domande di restituzione e di riduzione in pristino nonché ogni altra conseguente alla sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38071 del 19 ottobre 2005
«In tema di truffa in danno dell'ENEL, per effetto della trasformazione di questo da ente pubblico in società per azioni ad opera dell'art. 15 D.L. 11 luglio 1992, n. 333, conv. in L. 8 agosto 1992, n. 359, non è più configurabile l'aggravante...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10259 del 12 novembre 1993
«Ciò che rileva ai fini della configurabilità del reato di truffa, dell'individuazione dell'interesse tutelato e conseguentemente del titolare di detto interesse, è la diminuzione patrimoniale, cui corrisponde il conseguimento dell'ingiusto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7391 del 11 luglio 1986
«Poiché la recidiva costituisce circostanza aggravante, il delitto di truffa aggravato dalla recidiva è perseguibile d'ufficio e non a querela di parte, secondo il nuovo testo dell'art. 640 c.p., così modificato dall'art. 98 L. 24 novembre 1981, n....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7922 del 6 ottobre 1983
«Qualora sia stata contestata la truffa aggravata a nulla rileva, ai fini della procedibilità a querela di parte ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 640 c.p., che sia stata ritenuta in sentenza l'equivalenza tra l'aggravante contestata e le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5535 del 10 marzo 2014
«Il giudice di rinvio non può procedere ad unica, globale, liquidazione per le spese di giudizio di cassazione e le spese del giudizio di rinvio, ma deve procedere a liquidazione distinta per ciascuno di tali giudizi, in modo da consentire alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12000 del 28 maggio 2014
«In tema di revocazione, ai sensi dell'art. 395, n. 3, cod. proc. civ., la forza maggiore si concreta nell'ignoranza assoluta ed incolpevole del documento, requisito insussistente ove il documento, nella disponibilità della parte e da questa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10416 del 14 maggio 2014
«In materia di revocazione ordinaria, nessuna disposizione del codice di procedura civile inibisce alla parte, che pure abbia ottenuto la sospensione del termine per la proposizione dell'impugnazione ex art. 398 cod. proc. civ., di svolgere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2397 del 4 febbraio 2014
«Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario e costituisce controversia individuale di lavoro, ex art. 409 cod. proc. civ., la domanda proposta da un dipendente pubblico - il cui rapporto risulti, "ratione temporis", contrattualizzato -...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5950 del 14 marzo 2014
«Nel rito del lavoro, qualora la parte abbia, con l'atto introduttivo del giudizio, proposto capitoli di prova testimoniale mediante indicazione specifica dei fatti, formulati in articoli separati, ma omettendo l'enunciazione delle generalità delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4717 del 27 febbraio 2014
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, la parte, la cui prova non sia stata ammessa nel giudizio di primo grado, deve dolersi di tale mancata ammissione attraverso un apposito motivo di gravame, senza che possa attribuirsi significato di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4587 del 26 febbraio 2014
«Anche nel rito del lavoro è ammissibile una sentenza di condanna generica (non limitata alle ipotesi di sentenza non definitiva con rinvio della liquidazione del "quantum" alla prosecuzione del giudizio), ben potendo la domanda essere limitata fin...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4854 del 28 febbraio 2014
«Nel rito del lavoro, il divieto di "nova" in appello, ex art. 437 cod. proc. civ., non riguarda soltanto le domande e le eccezioni in senso stretto, ma è esteso alle contestazioni nuove, cioè non esplicitate in primo grado, sia perché l'art. 416...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 6264 del 18 marzo 2014
«L'esistenza del requisito contributivo delle prestazioni previdenziali giudizialmente pretese deve essere provata dall'assicurato e verificata anche d'ufficio dal giudice, mentre la sua negazione da parte dell'istituto assicuratore convenuto, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8898 del 16 aprile 2014
«In tema di infortuni sul lavoro, va qualificata come domanda di garanzia propria quella proposta dal datore di lavoro, convenuto in sede di regresso dall'INAIL, per essere garantito dal proprio assicuratore o dall'impresa committente i lavori, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4127 del 21 febbraio 2014
«In tema di domande nuove in fase di appello, nel rito del lavoro, l'erronea interpretazione di norme giuridiche può essere prospettata per la prima volta in fase d'impugnazione, non trattandosi di eccezione in senso proprio preclusa dall'art. 437...»