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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44293 del 5 dicembre 2005
«In tema di bancarotta fraudolenta documentale, la responsabilità dell'amministratore che risulti essere stato soltanto un prestanome, nasce dalla violazione dei doveri di vigilanza e di controllo che derivano dalla accettazione della carica, cui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25303 del 7 giugno 2004
«In tema di successione di leggi processuali riguardanti le impugnazioni, in tutti quei casi in cui, al momento della proposizione dell'impugnazione, era consentito soltanto il ricorso per cassazione, non trova applicazione, in base al principio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3137 del 7 giugno 2000
«L'intervenuta abrogazione, per effetto dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, dell'art. 341 c.p. ha dato luogo non ad una pura e semplice abolitio criminis, disciplinata dall'art. 2, comma secondo, c.p., ma ad un fenomeno di successione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3165 del 7 giugno 2000
«L'intervenuta abrogazione, per effetto dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, previsto dall'art. 341 c.p., non ha dato luogo ad un fenomeno di successione di leggi penali nel tempo, quale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2716 del 31 maggio 2000
«L'intervenuta abrogazione, ad opera dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, previsto dall'art. 341 c.p. non ha dato luogo ad un fenomeno di successione di leggi penali nel tempo, quale previsto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2748 del 12 maggio 2000
«L'intervenuta abrogazione dell'art. 341 c.p. ha dato luogo non ad una pura e semplice abolitio criminis, disciplinata dall'art. 2, comma secondo, c.p., ma ad un fenomeno di successione di leggi nel tempo, inquadrabile nelle previsioni di cui al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1805 del 17 aprile 2000
«A seguito dell'entrata in vigore dell'art. 18 della L. n. 205 del 1999, il fatto costituente oltraggio deve ritenersi penalmente irrilevante, con la conseguente applicazione, ai procedimenti in corso, dell'art. 2, secondo comma, c.p., non potendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17533 del 26 luglio 2010
«In tema di riunione e separazione di cause, i processi in cui sono riunite più cause distinte, connesse ma autonome, possono essere legittimamente riassunti o proseguiti, dopo la dichiarazione di interruzione del procedimento, anche limitatamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9195 del 18 aprile 2007
«In tema di riassunzione del processo interrotto, la notificazione al soggetto colpito dall'evento interruttivo o ai suoi aventi causa è essenziale per la ricostituzione del rapporto processuale, mentre la notificazione alle altre parti assolve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4851 del 26 marzo 2012
«In tema di interruzione del processo per morte del procuratore costituito, non costituisce mezzo di conoscenza legale dell'evento interruttivo per le altre parti il telegramma inviato dalla parte rappresentata all'organo giudiziario per comunicare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10796 del 9 luglio 2003
«Il termine perentorio di un anno per la riassunzione della causa, ai sensi dell'art. 307, secondo comma, c.p.c., a seguito della cancellazione della causa dal ruolo, decorre in ogni caso dalla data dell'ordinanza di cancellazione, anche se essa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3558 del 7 aprile 1998
«Nel caso in cui, nel corpo di una stessa sentenza, siano contenute autonome statuizioni, ciascuna delle quali sottoposta ad un proprio, peculiare e diverso regime di impugnazione, ognuna di esse può formare oggetto di impugnazione esclusivamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6949 del 22 maggio 2001
«Nel caso in cui l'estinzione di una società per incorporazione in un'altra, verificatasi nel corso del giudizio di primo grado non sia stata dichiarata ai sensi dell'art. 300 c.p.c. dal difensore munito di procura anche per il giudizio di appello,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5768 del 8 novembre 1979
«Più cause, tra loro distinte per oggetto e per titolo e riunite nello stesso processo, non perdono la loro autonomia, e, pertanto, autonome, ancorché contestuali, restano le relative decisioni, onde una parte non è legittimata ad impugnare la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26245 del 6 dicembre 2011
«La sentenza pronunciata nei confronti di una società in nome collettivo - la quale, ancorché priva di personalità giuridica, costituisce, in ragione della propria autonomia patrimoniale, un centro di imputazione di rapporti distinto da quello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5836 del 23 novembre 1985
«Qualora l'impugnazione sia stata proposta da uno soltanto dei coobbligati soccombenti a tutela di propri interessi, l'esercizio del potere di impugnazione non può essere riferito anche agli altri suoi litisconsorti in primo grado, che, notificati...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11394 del 19 dicembre 1996
«In caso di morte della parte, avvenuta dopo la pubblicazione della sentenza di primo grado e prima della notifica della stessa ai fini della decorrenza del termine breve per l'impugnazione, questa va instaurata e deve svolgersi da e contro i...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 12190 del 2 luglio 2004
«Le domande di restituzione o di riduzione in pristino della parte che ha eseguito una prestazione in base ad una sentenza poi cassata (nella specie, sentenza del giudice ordinario di condanna al pagamento di somma di denaro) può essere proposta,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12160 del 22 dicembre 1990
«La parte che abbia fatto riserva di appello differito contro una sentenza non definitiva è obbligata a proporre l'appello in dipendenza dell'appello di altro soccombente, senza alcuna possibilità di potersi giovare della riserva di gravame in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18310 del 30 agosto 2007
«Allorché la sentenza di primo grado pronunci sulla domanda in base ad una pluralità di autonome ragioni, ciascuna di per sé sufficiente a giustificare la decisione, come al giudice è consentito, qualora egli, ritenendo di poter fondare la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7809 del 8 giugno 2001
«Allorché la sentenza di primo grado pronunci sulla domanda in base ad una pluralità di autonome ragioni, ciascuna di per sé sufficiente a giustificare la decisione, come al giudice è consentito, qualora egli, ritenendo di poter fondare la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12655 del 28 maggio 2009
«Nella citazione in appello di una persona giuridica, tanto l'inesatta ed incompleta indicazione della sua denominazione, quanto l'errata o l'omessa individuazione del legale rappresentante di essa incidono sulla validità dell'atto soltanto ove le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4035 del 21 febbraio 2007
«L'erronea indicazione nell'atto di appello della data di nascita della parte appellata non determina la configurazione di un valido motivo di nullità o addirittura di inesistenza dell'atto stesso e della relativa notificazione trattandosi di una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25999 del 23 dicembre 2010
«La controversia tra due associazioni, in ordine alla nullità di una deliberazione assunta dagli organi di una terza associazione estranea al giudizio, è utilmente decisa sulla base di accertamenti che acquistano l'efficacia del giudicato soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21663 del 9 ottobre 2006
«Nel caso in cui l'Avvocatura dello Stato si avvalga dei mezzi di telecomunicazione, ai sensi dell'art. 7 della legge 15 ottobre 1986, n. 664, per la trasmissione a distanza degli atti relativi agli affari contenziosi, l'illeggibilità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18241 del 10 settembre 2004
«La circostanza che la sottoscrizione del ricorso per cassazione, da parte del difensore munito di valida procura speciale (ed il cui nome completo risulti specificato tanto nell'intestazione dell'atto quanto nella procura speciale), sia...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 9091 del 5 giugno 2012
«È inammissibile, ai sensi dell'art. 77 c.p.c., il ricorso per cassazione proposto nell'affermata qualità di procuratore di una società, in tale veste sottoscrivendo altresì il mandato al difensore, ove non siano indicati gli estremi della procura,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14190 del 27 giugno 2011
«In relazione ad un ricorso per cassazione proposto da una società o da altro ente collettivo, qualora né dall'intestazione del ricorso, né dalla procura alle liti risulti il nome della persona fisica che l'ha conferita (perché non nominativamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8320 del 3 maggio 2004
«Nel ricorso per Cassazione proposto da un Comune, l'illeggibilità della sottoscrizione della procura alle liti e la mancata indicazione nel ricorso del nome del sindaco che l'ha conferita non comporta la nullità della procura (e l'inammissibilità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3484 del 9 aprile 1999
«Non può ritenersi idonea la procura in calce al ricorso per cassazione — e deve quindi dichiararsi l'inammissibilità del ricorso — qualora essa sia rilasciata, in nome e per conto di una società di capitali, da soggetto che, pur qualificandosi...»