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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 329 del 14 gennaio 1999
«Il principio secondo cui solo la notifica ad istanza di parte è idonea a determinare la decorrenza del termine breve per l'impugnazione delle sentenze (per cui deve escludersi che la loro conoscenza, acquisita aliunde, anche per iniziativa dovuta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 34 del 5 febbraio 1999
«Una volta che il giudice di primo grado abbia in modo espresso pronunciato sulla giurisdizione, tale questione non può più formare oggetto di rilievo d'ufficio nell'ulteriore corso del processo, ma solo di motivo di impugnazione; sicché...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 36 del 5 febbraio 1999
«Il giudicato interno sulla giurisdizione può formarsi o perché su di essa il giudice abbia espressamente pronunciato e su tale capo non vi sia stata impugnazione o perché, avendo il giudice pronunciato nel merito su più capi di domanda,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3663 del 14 aprile 1999
«... l'opposizione con cui il soggetto, assoggettato ad un'esecuzione forzata relativa ad un obbligo di fare o di non fare, deduca che l'esecuzione è iniziata senza la preventiva richiesta al pretore, da parte dell'esecutante, della determinazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3684 del 14 aprile 1999
«La falsità di un atto del processo (nella specie, concernente la relata di notifica dell'atto introduttivo del giudizio di primo grado) che faccia apparire come esistente un elemento in realtà mancante può configurare dolo revocatorio della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3725 del 15 aprile 1999
«In caso di impugnazione per nullità del loro arbitrale, il giudice deve esaminare, anche d'ufficio, il contenuto della clausola compromissoria onde stabilire se essa preveda la non impugnabilità della decisione degli arbitri, precludendo, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3928 del 21 aprile 1999
«L'errore di fatto che può legittimare la revocazione della sentenza di cassazione ai sensi dell'art. 395 n. 4 c.p.c., così come inciso dalle sentenze della Corte costituzionale 30 gennaio 1986, n. 17 e 31 gennaio 1991, n. 36, deve riguardare gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3975 del 21 aprile 1999
«Il provvedimento con il quale il pretore del lavoro, rilevato che il rapporto dedotto in causa non rientra tra quelli previsti dall'art. 409 c.p.c. e, disposto il mutamento del rito, rinvia la causa ad altra udienza per la precisazione delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 413 del 16 gennaio 1999
«Chi chiede il compenso di prestazioni eseguite nell'ambito di un rapporto di cosiddetta parasubordinazione (art. 409 n. 3 c.p.c.) non può limitarsi a provare l'esistenza di questo, ma deve provare le singole prestazioni che del diritto al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4521 del 5 maggio 1999
«Fra i rapporti di c.d. parasubordinazione, le cui controversie sono attribuite dall'art. 409 n. 3 c.p.c. alla competenza del giudice del lavoro, sono inclusi i rapporti aventi ad oggetto prestazioni riconducibili allo schema generale del lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4601 del 7 maggio 1999
«Per il combinato disposto del secondo comma dell'art. 814 e del secondo comma, prima ipotesi, dell'art. 810 c.p.c., la competenza in ordine alla liquidazione degli onorari e delle spese spettanti agli arbitri è attribuita al Presidente del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4913 del 20 maggio 1999
«A differenza dell'acquiescenza parziale, che può essere rilevata d'ufficio, in quanto rientra tra i poteri del giudice individuare i limiti dell'impugnazione, l'acquiescenza totale deve essere eccepita dalla parte interessata e non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4954 del 21 maggio 1999
«La parte totalmente vittoriosa in appello (o nell'unico grado di merito) è legittimata a proporre ricorso incidentale solo nella ipotesi in cui intenda riproporre in cassazione l'eccezione del giudicato interno, mentre in tutti gli altri casi è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 51 del 12 febbraio 1999
«La nullità della notificazione della sentenza eseguita da ufficiale giudiziario incompetente preclude il decorso del termine breve di impugnazione. (Nella specie la sentenza del Consiglio di Stato impugnata per cassazione era stata notificata in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5237 del 29 maggio 1999
«Se uno degli eventi di cui all'art. 300 c.p.c. (nella specie, perdita di capacità per fallimento della parte) si avvera o è notificato dopo la chiusura della discussione davanti al collegio, esso non produce effetti, salvo che sia riaperta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5358 del 2 giugno 1999
«La impugnazione del lodo per nullità non si configura come giudizio di gravame, bensì di nullità. Ne consegue che colui che impugna la sentenza arbitrale ha l'onere di identificare il principio di diritto che assume violato, e non soltanto il capo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5888 del 14 giugno 1999
«Qualora il giudice di primo grado abbia emesso una sentenza contenente un errore materiale in ordine all'identificazione di una delle parti e dopo oltre un anno dalla pubblicazione della sentenza e la proposizione dell'appello lo stesso giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5897 del 14 giugno 1999
«La sentenza di cassazione con rinvio è vincolante anche con riguardo all'individuazione delle parti del processo, e, pertanto, rende inammissibile l'atto di riassunzione in sede di rinvio, ove proposto da un soggetto che in base ad essa risulti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5914 del 14 giugno 1999
«Il principio secondo cui nei processi con pluralità di parti il termine per l'impugnazione decorre nei confronti di tutte dalla notificazione della sentenza da chiunque effettuata, trova applicazione quando la decisione incida su di un unico...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 614 del 1 settembre 1999
«In caso di discordanza fra i dati emergenti dall'atto restituito a colui che ha chiesto la notificazione e quelli emergenti dalla copia dell'atto consegnato al destinatario, per stabilire se si sia verificata una decadenza a carico del primo deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6344 del 22 giugno 1999
«L'inosservanza del termine perentorio fissato dal giudice d'appello per rinnovare la notifica del decreto presidenziale di fissazione della comparizione delle parti in camera di consiglio per la decisione sull'istanza di sospensione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6573 del 26 giugno 1999
«La formulazione letterale dell'art. 395, n. 1, c.p.c., che limita la proponibilità dell'impugnazione per revocazione della statuizione che sia stata effetto del dolo di una delle parti in danno dell'altra alle sole sentenze pronunciate in unico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6614 del 26 giugno 1999
«Essendo il giudizio di cassazione un giudizio a «critica limitata», cioè con un ambito oggettivo delimitato dai motivi di impugnazione formulati dal ricorrente, l'applicazione di norme sopravvenute può venire in considerazione solo se si tratta di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6894 del 3 luglio 1999
«Intervenuta la morte della parte costituita nel corso del giudizio di primo grado senza che il procuratore la dichiari o la notifichi, qualora la procura comprenda il potere di proporre impugnazione, lo stesso è pienamente abilitato a proporre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7182 del 9 luglio 1999
«L'errore di fatto (di cui all'art. 395, n. 4 c.p.c.) idoneo a determinare la revocabilità (tra le altre) delle sentenze della Corte di cassazione ex art. 391 bis c.p.c. consiste in un errore di percezione, o in una mera svista materiale, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7282 del 10 luglio 1999
«Il termine assegnato ex art. 331 c.p.c. per l'integrazione del contraddittorio in sede di impugnazione ha carattere perentorio e, pertanto, il suo inutile decorso, senza che alcuna delle parti abbia provveduto all'integrazione, importa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 796 del 29 gennaio 1999
«L'ordinanza di assegnazione di crediti, costituendo l'atto conclusivo dell'esecuzione forzata per espropriazione di crediti e, quindi, essa stessa atto esecutivo, deve essere impugnata con il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi, quando si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8387 del 3 agosto 1999
«La rinuncia agli atti del giudizio – ammissibile anche in appello ex artt. 359 e 306 c.p.c. – va tenuta distinta dalla rinuncia all'azione (o rinuncia all'impugnazione se interviene dopo il giudizio di primo grado) la quale è rinunzia di merito ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8847 del 24 agosto 1999
«Il provvedimento con il quale il pretore, adito ai sensi dell'art. 704, secondo comma, c.p.c., in pendenza del giudizio petitorio per il rilascio di un immobile, abbia ordinato la reintegrazione nella detenzione qualificata dello stesso, con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 905 del 17 dicembre 1999
«La proposizione di istanza di regolamento preventivo di giurisdizione a norma dell'art. 367 c.p.c. nel testo modificato dall'art. 61 L. n. 353 del 1990, non produce più la sospensione del processo pendente, potendo questa essere disposta dal...»