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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9105 del 29 agosto 1995
«...la quale aveva dichiarato inammissibile il motivo d'appello per non avere l'appellante prospettato le questioni difensive che si assumevano pretermesse da parte del primo giudice, affinché fossero esaminate nel merito del giudizio di gravame).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10288 del 22 novembre 1996
«...fattispecie il giudice d'appello, ai fini della pronuncia sulla competenza, aveva accertato l'insussistenza del dedotto rapporto di lavoro perché le prestazioni del socio di società cooperativa integravano adempimento del contratto societario).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10441 del 25 novembre 1996
«Pertanto in controversia soggetta al rito del lavoro il giudice d'appello può sempre ammettere il suddetto giuramento ove ritenga la domanda o le eccezioni non pienamente provate ma non del tutto sfornite di prova, senza incontrare impedimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2264 del 18 marzo 1996
«...del giudice d'appello (art. 437 c.p.c.), atteso che tali poteri riguardano il processo del lavoro limitatamente ai primi due gradi di giudizio e non si estendono anche al grado di cassazione, del quale il giudizio di rinvio costituisce uno stadio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5313 del 7 giugno 1996
«Proposta in primo grado dall'Inps domanda di pagamento dei contributi previdenziali e delle relative sanzioni sui compensi per lavoro straordinario erogati dal datore di lavoro, la successiva domanda con cui in grado d'appello l'istituto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8492 del 26 settembre 1996
«...il giudice d'appello deve ordinare, anche d'ufficio, a pena di nullità, l'integrazione del contraddittorio ex art. 331 c.p.c. nei confronti degli altri coeredi, anche quando manchi la successione nel diritto posto a fondamento della domanda.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11110 del 10 novembre 1997
«...2, c.p.c., rimane attribuita alla competenza del medesimo benché l'art. 9 della legge n. 29 del 1990 abbia attribuito tutte le controversie in materia di contratti agrari alle sezioni specializzate agrarie presso i tribunali e le corti d'appello.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11149 del 12 novembre 1997
«...il fatto che la parte, nel termine previsto dall'art. 353 c.p.c., avesse riassunto il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo innanzi al tribunale, che la corte d'appello aveva dichiarato fornito della giurisdizione a decidere nel merito).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1121 del 6 febbraio 1997
«Il vizio dell'irregolare costituzione del contraddittorio per difetto del potere di rappresentanza in capo ad una delle parti essenziali del processo, configura una situazione di insanabilità assoluta del procedimento che dà luogo a vera e propria...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1311 del 13 febbraio 1997
«L'eccezione di incompetenza «per materia» sollevata dalla parte – la quale in grado d'appello disconosca la competenza funzionale del giudice originariamente adito, ma escluda tuttavia la possibilità di utilizzare il criterio della materia ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2678 del 26 marzo 1997
«Il principio secondo cui l'art. 346 c.p.c. (decadenza dalle domande ed eccezioni non riproposte in appello) non si applica con riferimento alle questioni rilevabili d'ufficio, deve coordinarsi con il sistema delle preclusioni e con l'art. 342...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5002 del 5 giugno 1997
«...che nella sopraindicata ipotesi il ricorso per cassazione contro la sentenza d'appello deve essere rivolto al tutore e notificato al procuratore costituito nel giudizio d'appello a norma dell'art. 330 primo comma, seconda parte, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8437 del 3 settembre 1997
«...giudizio nel termine di un anno dalla data di pubblicazione della sentenza; termine che, in conformità di quanto prevede il terzo comma del citato art. 353 c.p.c., resta interrotto se la sentenza d'appello sia impugnata con ricorso per cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9073 del 13 settembre 1997
«Qualora una sentenza statuisca su una molteplicità di domande indipendenti, decidendone talune nel merito e per altre, previa declaratoria di incompetenza per materia, fissando un termine per la riassunzione davanti al giudice individuato come...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9095 del 13 settembre 1997
«...ipotesi l'annullamento travolge la valutazione dei fatti compiuta in sede d'appello, onde il giudice di rinvio è libero di riesaminare ex novo tutte le risultanze processuali e di risolvere le questioni devolutegli senza limitazione di sorta.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9345 del 22 settembre 1997
«L'illegittima estromissione di una parte, che ai sensi dell'art. 354 c.p.c. impone la rimessione della causa dal giudice d'appello a quello di primo grado, si realizza solo quando quest'ultimo emetta una sentenza a contraddittorio non integro, per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12618 del 17 dicembre 1998
«Qualora non vi sia stata una pronuncia esplicita sulla giurisdizione, o anche implicita (per essere passata in giudicato almeno una parte della pronuncia di merito) è ammissibile ricorrere alle Sezioni Unite civili avverso una sentenza d'appello,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12640 del 17 dicembre 1998
«Correttamente il giudice d'appello si limita alla conferma della sentenza di primo grado ove il lavoratore appellante abbia domandato la determinazione di rivalutazione monetaria ed interessi legali maturati successivamente a tale sentenza, per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3166 del 25 marzo 1998
«Costituisce legittimo uso dei poteri istruttori riservati al giudice nel rito del lavoro, il nuovo esame in grado d'appello di una teste e l'integrazione, prima dell'espletamento della prova, del capo della deposizione con la precisazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5593 del 6 giugno 1998
«La perdita o l'acquisto della capacità di stare in giudizio non assumono rilevanza processuale se non sono portate a conoscenza della controparte o del giudice; pertanto deve ritenersi ritualmente eseguita la notifica dell'atto d'appello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6272 del 24 giugno 1998
«Solo riguardo a queste ultime, rimesse esclusivamente al potere dispositivo della parte, vale nel rito del lavoro l'onere di allegazione e di prova in primo grado, e la preclusione ex art. 437 c.p.c. in grado d'appello, ampliandosi con la loro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6897 del 14 luglio 1998
«...salvo che nell'ulteriore corso del giudizio, eventualmente anche in grado d'appello, la parte non precisi la propria eccezione con riferimento ad altra, più breve, prescrizione, così facendo venir meno il presupposto della detta presunzione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7283 del 24 luglio 1998
«A norma dell'art. 330, comma 1, c.p.c., l'impugnazione, sia nel caso in cui non sia stata preceduta dalla notificazione della sentenza sia nell'ipotesi che nell'atto di notificazione di questa ultima manchi l'indicazione della residenza e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7339 del 27 luglio 1998
«L'art. 353 c.p.c. — disponendo la regressione della causa al primo giudice, quando questi abbia negato la giurisdizione affermata invece, dal giudice d'appello — è una norma di carattere eccezionale e, quindi di stretta interpretazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11050 del 5 ottobre 1999
«L'atto di appello notificato, in violazione dell'art. 330, primo comma, c.p.c., alla parte personalmente e non presso il procuratore costituito nel giudizio di primo grado è affetto da nullità; se il giudice d'appello non prevede a rilevare il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12538 del 12 novembre 1999
«Ne discende che, in un giudizio di opposizione avverso un lodo arbitrale straniero iniziato successivamente all'entrata in vigore della suddetta legge, erroneamente la corte d'appello avanti alla quale è stata proposta l'opposizione, reputa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12840 del 19 novembre 1999
«Non è, invece, vietato alla parte, allegando con l'appello fatti non dedotti in primo grado, chiedere che il giudice d'appello pronunci su questioni sulle quali il giudice di primo grado avrebbe dovuto e potuto pronunciarsi anche d'ufficio se i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13056 del 24 novembre 1999
«Se il giudice d'appello accerti la nullità della notificazione dell'atto di citazione per il giudizio di primo grado, nel quale il convenuto, dichiarato contumace per omesso rilievo del vizio invalidante, si sia costituito dopo la prima udienza e,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14068 del 14 dicembre 1999
«...della parte, bensì al procuratore che aveva sostituito il primo nell'udienza di discussione innanzi al giudice d'appello e, quindi, in relazione ad una specifica attività processuale, aveva assunto la rappresentanza in giudizio della parte).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 34 del 5 febbraio 1999
«Una volta che il giudice di primo grado abbia in modo espresso pronunciato sulla giurisdizione, tale questione non può più formare oggetto di rilievo d'ufficio nell'ulteriore corso del processo, ma solo di motivo di impugnazione; sicché...»