-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21070 del 19 ottobre 2015
«Nel caso di litisconsorzio cosiddetto "processuale", qualora l'impugnazione non risulti proposta nei confronti di tutti i partecipanti al giudizio di primo grado, la mancata integrazione del contraddittorio nel giudizio di appello (sempre che si...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18713 del 23 settembre 2016
«La formazione della cosa giudicata su un capo della sentenza per mancata impugnazione può verificarsi solo con riferimento ai capi che siano completamente autonomi perché fondati su distinti presupposti di fatto e di diritto, sicché l'acquiescenza...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19285 del 29 settembre 2016
«Ai fini della condanna ex art. 96, comma 3, c.p.c., costituisce abuso del diritto all'impugnazione, integrante "colpa grave", la proposizione di un ricorso per cassazione basato su motivi manifestamente infondati, giacché ripetitivi di quanto già...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21739 del 27 ottobre 2016
«In tema di arbitrato, è inammissibile il ricorso per cassazione ex art. 111, comma 7, Cost. avverso il provvedimento della corte d'appello che, in sede di reclamo, abbia negato l'esecutorietà del lodo; invero, anche se la decisione incide sul...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22279 del 3 novembre 2016
«La nullità, ex art. 164 c.p.c., dell'atto di appello per violazione del termine a comparire di cui all'art. 163 bis c.p.c., va rilevata d'ufficio dalla corte d'appello, non potendosi considerare sanata dalla costituzione in giudizio di alcuni...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23531 del 18 novembre 2016
«...di revoca della pensione nel senso dell'improponibilità della domanda giudiziale per difetto di domanda amministrativa, laddove la corte d'appello aveva dichiarato la decadenza ex art. 42 del d.l. n. 269 del 2003, conv. in l. n. 326 del 2003).»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 26479 del 21 dicembre 2016
«In tema di revocazione di sentenze della Corte di cassazione, l'omessa percezione di questioni sulle quali il giudice d'appello non si è pronunciato in quanto ritenute, anche implicitamente, assorbite configura un errore di fatto denunciabile ex...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3860 del 17 marzo 1990
«Ai fini della concessione della circostanza attenuante della riparazione del danno, di cui all'art. 62, n. 6, c.p., è correttamente negato dal giudice d'appello qualsiasi valore probatorio alla esibita copia informale di un atto di transazione e...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1164 del 7 febbraio 1992
«...questa Corte ha dichiarato inammissibile il motivo con il quale si deduceva difetto assoluto di motivazione in ordine alla mancata riduzione della misura di sicurezza della libertà vigilata, anche perché non proposto nei motivi d'appello).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11945 del 15 dicembre 1992
«A seguito della sent. 10 ottobre 1990, n. 435 della Corte costituzionale, la corte d'appello provvede in camera di consiglio solo nei casi previsti dall'art. 599, primo comma c.p.p. Di conseguenza, non può in appello applicarsi il rito camerale...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4789 del 28 aprile 1992
«La nullità di una decisione emessa sulla base degli artt. 599, quarto e quinto comma e 602 secondo comma del nuovo codice di procedura penale, dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale con sentenza 10 ottobre 1990, n. 435, non può essere...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1370 del 19 maggio 1993
«La regola dettata dall'art. 568, quinto comma, seconda parte, c.p.p., secondo cui, nel caso che l'impugnazione sia stata proposta ad un giudice incompetente, questi trasmette gli atti al giudice competente, non può trovare applicazione nel caso di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3658 del 1 settembre 1994
«...sua formale manifestazione. (Fattispecie nella quale è stata dichiarata inammissibile la richiesta, avanzata da una corte d'assise d'appello, di correggere l'errore nel quale la Suprema Corte era incorsa nella designazione del giudice di rinvio).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5637 del 22 febbraio 1994
«...sulla misura della pena non in maniera diretta, ma quale effetto di detto intervento, la competenza in sede esecutiva appartiene al giudice di appello. (Nella specie la corte d'appello aveva concesso le attenuanti generiche, riducendo la pena).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11503 del 28 novembre 1995
«Ne consegue che l'unicità del disegno criminoso può ravvisarsi anche nella commissione di fatti tra loro distanziati nel tempo. (Nella fattispecie la corte ha annullato con rinvio la sentenza della corte d'appello che aveva escluso la...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5978 del 23 maggio 1995
«...motivi dell'imputato. (Nell'occasione la Corte ha altresì precisato che il giudice d'appello, in applicazione del principio devolutivo, non può intervenire su elementi di pena relativi a capi o a punti in nessun modo coinvolti nell'impugnazione).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1027 del 5 aprile 1996
«Ne deriva che, nell'ipotesi di ricorso pendente innanzi alla Cassazione, deve decidere il giudice, che ha pronunziato il provvedimento impugnato, e, quindi, qualora sia stato proposto gravame avverso sentenza della corte d'appello, è quest'ultima...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4895 del 15 maggio 1996
«Le sentenze che possono dar luogo a conflitti di giurisdizione o di competenza a norma dell'art. 28 c.p.p., pur non essendo impugnabili, non si sottraggono all'ulteriore controllo giurisdizionale, perché, qualora diano concretamente luogo al...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5291 del 24 gennaio 1996
«...non intenda accogliere la richiesta di archiviazione del P.M. deve fissare la data dell'udienza in camera di consiglio, dandone avviso al P.M., al sottoposto alle indagini, alla persona offesa e al procuratore generale presso la corte d'appello.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2638 del 19 marzo 1997
«Cade in un grave vizio logico e viola le regole processuali il giudice d'appello che, nel giudizio di rinvio a seguito di annullamento da parte della cassazione, equipari le eccezioni ritenute assorbite dalla corte in sede di annullamento con...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4053 del 7 maggio 1997
«Nell'ipotesi in cui la corte d'appello, rigettata la richiesta di pena concordata, non dia, neppure implicitamente, l'ordine di prosecuzione del dibattimento previsto dall'art. 602 c.p.p. e pronunci immediatamente il dispositivo, la sentenza è...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3208 del 25 giugno 1998
«La norma di cui all'art. 666, secondo comma, c.p.p., che prevede come causa di inammissibilità la mera riproposizione di una richiesta già rigettata, basata sui medesimi elementi, costituisce principio di carattere generale, applicabile anche al...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6563 del 4 giugno 1998
«Il pubblico ufficiale, ritenuto responsabile in primo grado, veniva assolto dalla corte d'appello a seguito della entrata in vigore della nuova formulazione dell'art. 323 c.p., essendo venuto a mancare, ex lege, il requisito della patrimonialità...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13281 del 17 novembre 1999
«...anche di aver guidato sprovvisto di valida patente di guida. Conseguentemente, risultando implicitamente investita anche in relazione alla contravvenzione, la Corte d'appello avrebbe dovuto dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28867 del 29 luglio 2002
«Nei giudizi d'appello che si svolgono in camera di consiglio secondo il disposto dell'art. 599 c.p.p., compresi quelli relativi alle impugnazioni delle sentenze pronunciate in primo grado nei giudizi abbreviati, l'imputato ristretto nella libertà...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30190 del 30 agosto 2002
«...presupposti che lo consentono, da parte del procuratore generale della Repubblica presso la corte d'appello a un magistrato della procura della Repubblica, della delega all'esercizio delle funzioni di pubblico ministero nel giudizio di appello.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19691 del 28 aprile 2003
«Nel caso di nullità non assolute attinenti al diritto di difesa dell'imputato, la deducibilità della relativa eccezione è soggetta alla preclusione di cui all'art. 182, comma 2, prima parte, c.p.p., alla sola condizione, necessaria e sufficiente,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35127 del 4 settembre 2003
«Integra il reato di cui all'art. 323 c.p. la condotta di un magistrato della Procura generale della Repubblica presso la Corte d'appello, che incaricato dal dirigente dell'ufficio di svolgere una indagine amministrativa diretta ad acquisire...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45723 del 26 novembre 2003
«...contro il decreto della corte d'appello confermativo dell'applicazione di una delle suddette norme, esclude la ricorribilità in cassazione per vizio di illogicità manifesta della motivazione, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31702 del 29 luglio 2008
«La presenza del giudizio d'appello, rilevante, secondo la normativa transitoria dettata dall'art. 10, comma 3, L. n. 251 del 2005 (come interpretato dalla Corte costituzionale a seguito della declaratoria di incostituzionalità di cui alla sentenza...»